Afa, sete, salutismo, tredicesime rilanciano le vendite nel CAR di cocomeri e di meloni

    Afa, sete, salutismo, tredicesime rilanciano le vendite nel CAR di cocomeri e di meloniarticolo20150708Il caldo afoso, rilancia le vendite nel CAR di cocomeri e meloniGuidonia, 8 luglio 2015. Rotolando dai camion dei coltivatori alle celle frigorifere dei grossist...Cocomecar

    Pallottini: “Il mercato svegliato da una filiera locale che funziona benone”
    I grossisti: “I consumi d’angurie moltiplicati dalle vendite a taglio per strada di notte”  


    Guidonia, 8 luglio 2015. Rotolando dai camion dei coltivatori alle celle frigorifere dei grossisti, per salire poi nei furgoni dei dettaglianti e scendere infine nei capanni stradali ove di notte si vendono a fette, i cocomeri e i meloni in questo torrido inizio di luglio hanno ridato volume e sostanza economica agli scambi dei grossisti del Centro Agroalimentare Roma. E’ bastato, infatti, solo un paio di giorni – con i termometri schizzati fin quasi ai 40 gradi, con l’umidità vicina al 50%, l’afa che mozza il fiato, la sudorazione eccessiva che disidrata l’organismo – perché la quotidiana domanda di rifornimenti dei dettaglianti dei mercati rionali ridestasse il commercio di ortofrutta nel CAR. Solo cinque giorni fa, l’Ufficio Studi dell’Agromercato nel sito web istituzionale rilevava malinconicamente una chiara e persistente stagnazione della domanda. Agli innegabili strascichi della caduta dei consumi (causata dalla crisi economica) facevano riscontro una forte flessione dei volumi di vendita e nei listini un drastico calo dei prezzi rispetto alle aspettative e alle previsioni stagionali. Ma complice o meno la maggior disponibilità economica seguita al pagamento delle tredicesime, negli ultimi giorni un vero e proprio boom mercantile dei cocomeri (e in parte dei meloni) – di gran lunga i prodotti di maggior successo in estate – ha riavviato il motore commerciale e distributivo del CAR, creando nuovo interesse per i pomodori, le albicocche, le pesche, i cetrioli. “Non è esagerato parlare di un’impennata – spiega il topmanager Massimo Pallottini – che ci risulta trascinata (più che in passato) da un boom dei cocomeri. Vuoi per l’afa, le tredicesime, l’informazione salutista di portare a 4 o a 5 le porzioni dei consumi giornalieri di ortofrutta, fatto sta che si è risvegliato il mercato. Solo i prezzi all’ingrosso sono bloccati cautamente dai grossisti, in quanto hanno i box stracolmi e l’abbondanza sconsiglia i rincari. Anzi, mai come in questa fase la filiera romano-laziale, dai produttori ai grossisti e dai distributori ai consumatori, sta premiando le famiglie in termini di qualità, di convenienza, di servizio”. Nella stessa filiera, però, autorizzati dai Municipi, si sono inseriti i capanni stradali che specie di notte vendono nelle vie di Roma (con margini di ricarico astronomici) angurie Tigrate e Sweet Krimson a fette. “Queste attività di somministrazione – ammette il grossista del CAR Damiano Ferrara – sono una grande risorsa per le nostre aziende”. Ma Pallottini respinge ogni responsabilità sul fenomeno  precisando che “non spetta al CAR concedere i permessi, né controllarne i prezzi”.

    Anche questa estate, invece, l’Ufficio studi del CAR si fa carico di un’opera di orientamento dei consumatori con alcune regole di scelta, acquisto, consumo del “fresco”. Ad esempio, la verdura si può mangiare a volontà, mentre della frutta si ricorda il forte apporto zuccherino che dovrebbe limitare a 150 grammi i vari spuntini giornalieri. Sugli eccessi di sudorazione, si ricorda che ogni sforzo prolungato (un allenamento, una corsa, una camminata veloce con un pacco) per 3 o 4 ore può causare forti perdite di sali minerali. I più utili nel metabolismo sono il magnesio e il potassio che - nei mercati rionali – si possono facilmente recuperare da molti prodotti. Per il fabbisogno quotidiano di magnesio (fra 350 e 400 milligrammi), il CAR mette a disposizione carciofi, spinaci, ostriche, sardine, bruscolini, arachidi, mandorle, noci, pinoli, verdure a foglia. Quanto al potassio (il fabbisogno quotidiano è di 800 milligrammi circa), il CAR è ben fornito di verdure (bieta) e ortaggi (patata dolce, barbabietola, cavolo, pomodoro), legumi (fagiolo bianco), di frutta (fichi, datteri, prugne), frutta secca (uvetta e noci), coquillage (vongole). Ricca di potassio, magnesio, fosforo pure l’anguria fa bene. “E’ chiaro però – precisa Pallottini – che queste norme alimentari non sostituiscono il medico”.

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    Afa, sete, salutismo, tredicesime rilanciano le vendite nel CAR di cocomeri e di meloniarticolo20150708Il caldo afoso, rilancia le vendite nel CAR di cocomeri e meloniGuidonia, 8 luglio 2015. Rotolando dai camion dei coltivatori alle celle frigorifere dei grossist…Cocomecar

    Pallottini: “Il mercato svegliato da una filiera locale che funziona benone”
    I grossisti: “I consumi d’angurie moltiplicati dalle vendite a taglio per strada di notte”  

    Guidonia, 8 luglio 2015. Rotolando dai camion dei coltivatori alle celle frigorifere dei grossisti, per salire poi nei furgoni dei dettaglianti e scendere infine nei capanni stradali ove di notte si vendono a fette, i cocomeri e i meloni in questo torrido inizio di luglio hanno ridato volume e sostanza economica agli scambi dei grossisti del Centro Agroalimentare Roma. E’ bastato, infatti, solo un paio di giorni – con i termometri schizzati fin quasi ai 40 gradi, con l’umidità vicina al 50%, l’afa che mozza il fiato, la sudorazione eccessiva che disidrata l’organismo – perché la quotidiana domanda di rifornimenti dei dettaglianti dei mercati rionali ridestasse il commercio di ortofrutta nel CAR. Solo cinque giorni fa, l’Ufficio Studi dell’Agromercato nel sito web istituzionale rilevava malinconicamente una chiara e persistente stagnazione della domanda. Agli innegabili strascichi della caduta dei consumi (causata dalla crisi economica) facevano riscontro una forte flessione dei volumi di vendita e nei listini un drastico calo dei prezzi rispetto alle aspettative e alle previsioni stagionali. Ma complice o meno la maggior disponibilità economica seguita al pagamento delle tredicesime, negli ultimi giorni un vero e proprio boom mercantile dei cocomeri (e in parte dei meloni) – di gran lunga i prodotti di maggior successo in estate – ha riavviato il motore commerciale e distributivo del CAR, creando nuovo interesse per i pomodori, le albicocche, le pesche, i cetrioli. “Non è esagerato parlare di un’impennata – spiega il topmanager Massimo Pallottini – che ci risulta trascinata (più che in passato) da un boom dei cocomeri. Vuoi per l’afa, le tredicesime, l’informazione salutista di portare a 4 o a 5 le porzioni dei consumi giornalieri di ortofrutta, fatto sta che si è risvegliato il mercato. Solo i prezzi all’ingrosso sono bloccati cautamente dai grossisti, in quanto hanno i box stracolmi e l’abbondanza sconsiglia i rincari. Anzi, mai come in questa fase la filiera romano-laziale, dai produttori ai grossisti e dai distributori ai consumatori, sta premiando le famiglie in termini di qualità, di convenienza, di servizio”. Nella stessa filiera, però, autorizzati dai Municipi, si sono inseriti i capanni stradali che specie di notte vendono nelle vie di Roma (con margini di ricarico astronomici) angurie Tigrate e Sweet Krimson a fette. “Queste attività di somministrazione – ammette il grossista del CAR Damiano Ferrara – sono una grande risorsa per le nostre aziende”. Ma Pallottini respinge ogni responsabilità sul fenomeno  precisando che “non spetta al CAR concedere i permessi, né controllarne i prezzi”.

    Anche questa estate, invece, l’Ufficio studi del CAR si fa carico di un’opera di orientamento dei consumatori con alcune regole di scelta, acquisto, consumo del “fresco”. Ad esempio, la verdura si può mangiare a volontà, mentre della frutta si ricorda il forte apporto zuccherino che dovrebbe limitare a 150 grammi i vari spuntini giornalieri. Sugli eccessi di sudorazione, si ricorda che ogni sforzo prolungato (un allenamento, una corsa, una camminata veloce con un pacco) per 3 o 4 ore può causare forti perdite di sali minerali. I più utili nel metabolismo sono il magnesio e il potassio che – nei mercati rionali – si possono facilmente recuperare da molti prodotti. Per il fabbisogno quotidiano di magnesio (fra 350 e 400 milligrammi), il CAR mette a disposizione carciofi, spinaci, ostriche, sardine, bruscolini, arachidi, mandorle, noci, pinoli, verdure a foglia. Quanto al potassio (il fabbisogno quotidiano è di 800 milligrammi circa), il CAR è ben fornito di verdure (bieta) e ortaggi (patata dolce, barbabietola, cavolo, pomodoro), legumi (fagiolo bianco), di frutta (fichi, datteri, prugne), frutta secca (uvetta e noci), coquillage (vongole). Ricca di potassio, magnesio, fosforo pure l’anguria fa bene. “E’ chiaro però – precisa Pallottini – che queste norme alimentari non sostituiscono il medico”.

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