Al CAR scoppia la rivolta contro il “super balzello” del casello di Settecamini

    Al CAR scoppia la rivolta contro il “super balzello” del casello di Settecaminiarticolo20140127Forte presa di posizione del CAR contro gli aumenti delle tariffe autostradaliPallottini

    Guidonia, 27 gennaio 2013. Il Corriere della Sera ha tenuto conto dell'appello del CAR contro gli aumenti tariffari delle autostrade. Di seguito l'articolo apparso sul quotidiano il 27 gennaio.

    Al Centro Agroalimentare Roma le prime manifestazioni di rabbia sono esplose una ventina di giorni fa, quando anche per il pedaggio del tratto del l'A/24 compreso tra il Gra e Settecamini sono scattate le nuove tariffe: da 90 centesimi a 1 euro per auto, furgoni e camioncini, con il maggiore incremento fino a 2,40 euro per i camion a cinque o più assi a partire dal 1 gennaio. Un rincaro giustificato dalla necessità di rientrare dei soldi investiti da Strada dei Parchi (società che gestisce la Roma-L'Aquila) per la manutenzione viaria e le nuove complanari, che potrebbe però mettere a rischio le sorti del CAR la più grande piazza per il commercio e lo smistamento all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli ed ittici della Capitale, sorta in prossimità del casello di Settecamini, due chilometri dall'uscita del Raccordo.
    Con un accesso di 3.500 veicoli al giorno per un totale di 2 milioni di ingressi e uscite l'anno tra fornitori, compratori, lavoratori e visitatori le nuove tariffe portano in proiezione una spesa di almeno 1 milione e 140 mila euro l'anno in pedaggi. Prezzo forse troppo caro per chi ha la possibilità di rivolgersi ad altri offerenti. “Siamo in preda a un accanimento tariffario con un aumento del 10% (rispetto all'8,28% delle altre concessionarie), che costringerà chi ci viene a trovare a pagare dai 2 ai 4,80 euro per percorrere poca strada - spiega l'amministratore delegato del Massimo Pallottini -. I grossisti finiranno per alzare i prezzi, i mercati rionali andranno a rifornirsi dai nostri colleghi in città e noi perderemo in competitività”. Di fatto, secondo le stime del CAR il “Superbalzello di Settecammi” andrebbe a penalizzare 400 aziende, 2.500 addetti ai lavori, 90 grossisti ortofrutticoli e 35 del settore ittico, con pesanti contraccolpi economici e sociali non solo per la struttura ma per l'intera filiera. Senza considerare che al momento, con i cantieri ancora aperti, al rincaro tariffario “corrisponde un peggioramento del servizio tra restringimenti continui della carreggiata, scarsa illuminazione notturna e spostamenti improvvisi della segnaletica che provocano disagi ai veicoli e ostacolano, il traffico”, aggiunge Pallottini. E lo stesso a indicare le contromisure per contribuire al rilancio dell'A/24 con un appello a Campidoglio e Regione per evitare il tracollo dell'azienda partecipata: ”ll nuovo tariffario va rivisto e condiviso nel rispetto di territorio, occupazione e tutela dei consumatori - sostiene Pallottini -. La concessionaria azzeri il pedaggio o almeno i recenti rincari, altrimenti li rinvii alla chiusura dei cantieri. Si potrebbe pensare anche a sconti o abbonamenti per i clienti. E a un'accelerata per l'apertura del passante sulla Fr2 con binari per le merci del CAR”.

    caselloPUBLIC6.0a.deamicis2014012715261720140205115944


    Al CAR scoppia la rivolta contro il “super balzello” del casello di Settecaminiarticolo20140127Forte presa di posizione del CAR contro gli aumenti delle tariffe autostradaliPallottini

    Guidonia, 27 gennaio 2013. Il Corriere della Sera ha tenuto conto dell'appello del CAR contro gli aumenti tariffari delle autostrade. Di seguito l'articolo apparso sul quotidiano il 27 gennaio.

    Al Centro Agroalimentare Roma le prime manifestazioni di rabbia sono esplose una ventina di giorni fa, quando anche per il pedaggio del tratto del l'A/24 compreso tra il Gra e Settecamini sono scattate le nuove tariffe: da 90 centesimi a 1 euro per auto, furgoni e camioncini, con il maggiore incremento fino a 2,40 euro per i camion a cinque o più assi a partire dal 1 gennaio. Un rincaro giustificato dalla necessità di rientrare dei soldi investiti da Strada dei Parchi (società che gestisce la Roma-L'Aquila) per la manutenzione viaria e le nuove complanari, che potrebbe però mettere a rischio le sorti del CAR la più grande piazza per il commercio e lo smistamento all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli ed ittici della Capitale, sorta in prossimità del casello di Settecamini, due chilometri dall'uscita del Raccordo.
    Con un accesso di 3.500 veicoli al giorno per un totale di 2 milioni di ingressi e uscite l'anno tra fornitori, compratori, lavoratori e visitatori le nuove tariffe portano in proiezione una spesa di almeno 1 milione e 140 mila euro l'anno in pedaggi. Prezzo forse troppo caro per chi ha la possibilità di rivolgersi ad altri offerenti. “Siamo in preda a un accanimento tariffario con un aumento del 10% (rispetto all'8,28% delle altre concessionarie), che costringerà chi ci viene a trovare a pagare dai 2 ai 4,80 euro per percorrere poca strada – spiega l'amministratore delegato del Massimo Pallottini -. I grossisti finiranno per alzare i prezzi, i mercati rionali andranno a rifornirsi dai nostri colleghi in città e noi perderemo in competitività”. Di fatto, secondo le stime del CAR il “Superbalzello di Settecammi” andrebbe a penalizzare 400 aziende, 2.500 addetti ai lavori, 90 grossisti ortofrutticoli e 35 del settore ittico, con pesanti contraccolpi economici e sociali non solo per la struttura ma per l'intera filiera. Senza considerare che al momento, con i cantieri ancora aperti, al rincaro tariffario “corrisponde un peggioramento del servizio tra restringimenti continui della carreggiata, scarsa illuminazione notturna e spostamenti improvvisi della segnaletica che provocano disagi ai veicoli e ostacolano, il traffico”, aggiunge Pallottini. E lo stesso a indicare le contromisure per contribuire al rilancio dell'A/24 con un appello a Campidoglio e Regione per evitare il tracollo dell'azienda partecipata: ”ll nuovo tariffario va rivisto e condiviso nel rispetto di territorio, occupazione e tutela dei consumatori – sostiene Pallottini -. La concessionaria azzeri il pedaggio o almeno i recenti rincari, altrimenti li rinvii alla chiusura dei cantieri. Si potrebbe pensare anche a sconti o abbonamenti per i clienti. E a un'accelerata per l'apertura del passante sulla Fr2 con binari per le merci del CAR”.

    caselloPUBLIC6.0a.deamicis2014012715261720140205115944