Aumenti per le ciliegie avviate verso la fine della produzione. Prezzi stabili per meloni e angurie

    Aumenti per le ciliegie avviate verso la fine della produzione. Prezzi stabili per meloni e anguriearticolo20140630Aumenti per le ciliegie avviate verso la fine della produzione. Prezzi stabili per meloni e angurieCiliegie_MOF

    Guidonia, 30 giugno 2014. Nei campi agricoli italiani, la settimana è stata contraddistinta da frequenti temporali che hanno causato danni ad alcuni prodotti, ed in particolar modo ad albicocche, nettarine, pesche e susine. Anche gli ortaggi a foglia hanno risentito del maltempo. Infatti nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, per questi ultimi, si è verificata una riduzione dell’offerta con un conseguente, seppur lieve, aumento dei prezzi.

    Per quanto riguarda gli agrumi, si sono registrati leggeri aumenti di 0,10 €/kg per il limone (0,90 €/kg) mentre sono risultati stabili, i prezzi dei pompelmi provenienti dal Sud Africa 0,90 €/kg.

    Nel settore della frutta, si sono registrati lievi cali di 0,10 €/kg per l’actinidia Hayward proveniente dal Cile (2,10-2,20 €/kg), mentre per le ciliegie, che oramai volgono verso la fine della produzione, si sono registrati rialzi fino a 0,50 €/kg per i calibri maggiori. Le angurie hanno mostrato prezzi stabili, ad eccezione del calo di 0,10 €/kg per il calibro maggiore (0,30-0,40 €/kg). Sostanzialmente stabili anche i prezzi dei meloni, che hanno presentato una buona produzione e consumi sostenuti: si è registrato solo un calo di 0,40 €/kg per il calibro 1000-1250 gr di produzione nazionale (0,50-0,80 €/kg).  Per quanto riguarda le mele, la produzione italiana verrà lentamente sostituita da quella estera. Contrazioni hanno interessato le pere, per le quali si è riscontrata una buona disponibilità di prodotto in mercato ed una bassa richiesta (1,20 €/kg per le Coscia del Cile). Si sono registrati lievi cali di 0,10 €/kg per i prezzi delle albicocche, sia Errani (1,10 €/kg) che Tipo Cott (1,30 €/kg). Contrazioni di simili entità anche per le pesche a pasta gialla. Cali fino 0,40 €/kg hanno interessato le nettarine (0,60 €/kg per il calibro 61-67(B)). Non si sono verificate variazioni di rilievo per la frutta secca ed esotica.

    Per quanto riguarda gli ortaggi, come già preannunciato, le cattive condizioni meteorologiche hanno determinato una riduzione dell’offerta di quelli a foglia, che hanno registrato incrementi di 0,10 €/kg. Elevata è anche la produzione di fagiolini, di cui è presente prodotto laziale e siciliano: in particolare, si è osservato un calo di 0,30 €/kg per i fagiolini siciliani raccolti a mano (1,20-1,80 €/kg). Molto elevati i prezzi dei peperoni di produzione olandese. Al contrario, i pomodori hanno mostrato flessioni fino a 0,40 €/kg a causa del forte aumento della produzione in tutte le zone produttive. Stabili su livelli molto bassi melanzane e zucchine, con un ulteriore calo di 0,10 €/kg per le zucchine costolute con fiore (0,70-0,90 €/kg).

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    Aumenti per le ciliegie avviate verso la fine della produzione. Prezzi stabili per meloni e anguriearticolo20140630Aumenti per le ciliegie avviate verso la fine della produzione. Prezzi stabili per meloni e angurieCiliegie_MOF

    Guidonia, 30 giugno 2014. Nei campi agricoli italiani, la settimana è stata contraddistinta da frequenti temporali che hanno causato danni ad alcuni prodotti, ed in particolar modo ad albicocche, nettarine, pesche e susine. Anche gli ortaggi a foglia hanno risentito del maltempo. Infatti nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, per questi ultimi, si è verificata una riduzione dell’offerta con un conseguente, seppur lieve, aumento dei prezzi.

    Per quanto riguarda gli agrumi, si sono registrati leggeri aumenti di 0,10 €/kg per il limone (0,90 €/kg) mentre sono risultati stabili, i prezzi dei pompelmi provenienti dal Sud Africa 0,90 €/kg.

    Nel settore della frutta, si sono registrati lievi cali di 0,10 €/kg per l’actinidia Hayward proveniente dal Cile (2,10-2,20 €/kg), mentre per le ciliegie, che oramai volgono verso la fine della produzione, si sono registrati rialzi fino a 0,50 €/kg per i calibri maggiori. Le angurie hanno mostrato prezzi stabili, ad eccezione del calo di 0,10 €/kg per il calibro maggiore (0,30-0,40 €/kg). Sostanzialmente stabili anche i prezzi dei meloni, che hanno presentato una buona produzione e consumi sostenuti: si è registrato solo un calo di 0,40 €/kg per il calibro 1000-1250 gr di produzione nazionale (0,50-0,80 €/kg).  Per quanto riguarda le mele, la produzione italiana verrà lentamente sostituita da quella estera. Contrazioni hanno interessato le pere, per le quali si è riscontrata una buona disponibilità di prodotto in mercato ed una bassa richiesta (1,20 €/kg per le Coscia del Cile). Si sono registrati lievi cali di 0,10 €/kg per i prezzi delle albicocche, sia Errani (1,10 €/kg) che Tipo Cott (1,30 €/kg). Contrazioni di simili entità anche per le pesche a pasta gialla. Cali fino 0,40 €/kg hanno interessato le nettarine (0,60 €/kg per il calibro 61-67(B)). Non si sono verificate variazioni di rilievo per la frutta secca ed esotica.

    Per quanto riguarda gli ortaggi, come già preannunciato, le cattive condizioni meteorologiche hanno determinato una riduzione dell’offerta di quelli a foglia, che hanno registrato incrementi di 0,10 €/kg. Elevata è anche la produzione di fagiolini, di cui è presente prodotto laziale e siciliano: in particolare, si è osservato un calo di 0,30 €/kg per i fagiolini siciliani raccolti a mano (1,20-1,80 €/kg). Molto elevati i prezzi dei peperoni di produzione olandese. Al contrario, i pomodori hanno mostrato flessioni fino a 0,40 €/kg a causa del forte aumento della produzione in tutte le zone produttive. Stabili su livelli molto bassi melanzane e zucchine, con un ulteriore calo di 0,10 €/kg per le zucchine costolute con fiore (0,70-0,90 €/kg).

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