Cardo

    CardoCardoCardo

    Caratteristiche
    Il cardo o cardone deriva dalla coltura del carciofo selvatico, la stessa pianta dalla quale si crede che derivi il carciofo coltivato. Del cardo sono commestibili solo i gambi (fusto), il cui sapore è un po' più dolce rispetto a quello del carciofo. Essendo il cardo piuttosto duro e di sapore amaro, viene sottoposto ad imbiancamento, ossia le piante vengono coltivate in assenza di luce, piegandole di lato, verso il basso e ricoprendole di terra, restando così fino al momento in cui vengono raccolte. I primi, ad utilizzare la pianta selvatica ed a migliorarla con la coltivazione, furono greci e romani.

    Quando si trova
    Da novembre a marzo.

    Varietà
    Esistono varietà senza spine, a costole rosse ed a costole violette, il gigante a coste dritte, adatto soprattutto per la cottura ed il gobbo, più tenero e dolce, l'unica varietà che si può consumare anche cruda in pinzimonio.

    Come sceglierlo e conservarlo
    E’ bene scegliere piante dal colore chiaro, chiuse e pesanti, prive di macchie, con costole croccanti e larghe, sono da evitare quelle con tracce di colore verde, perché dure e amare. Il cardo si conserva in frigorifero per una settimana, chiudendolo in un sacchetto di carta.

    Come trattarlo
    Si eliminano le coste esterne, più dure e filamentose, fino al cuore. Per evitare che con la cottura le coste anneriscano, come per il carciofo, si mettono in acqua per alcune ore, con l’aggiunta di succo di limone.

    Perché fa bene alla salute
    Ha proprietà emostatiche indiscusse, ma anche tonico-vascolari, inoltre è ricco di calcio, potassio e sodio.

     

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    Caratteristiche
    Il cardo o cardone deriva dalla coltura del carciofo selvatico, la stessa pianta dalla quale si crede che derivi il carciofo coltivato. Del cardo sono commestibili solo i gambi (fusto), il cui sapore è un po' più dolce rispetto a quello del carciofo. Essendo il cardo piuttosto duro e di sapore amaro, viene sottoposto ad imbiancamento, ossia le piante vengono coltivate in assenza di luce, piegandole di lato, verso il basso e ricoprendole di terra, restando così fino al momento in cui vengono raccolte. I primi, ad utilizzare la pianta selvatica ed a migliorarla con la coltivazione, furono greci e romani.

    Quando si trova
    Da novembre a marzo.

    Varietà
    Esistono varietà senza spine, a costole rosse ed a costole violette, il gigante a coste dritte, adatto soprattutto per la cottura ed il gobbo, più tenero e dolce, l'unica varietà che si può consumare anche cruda in pinzimonio.

    Come sceglierlo e conservarlo
    E’ bene scegliere piante dal colore chiaro, chiuse e pesanti, prive di macchie, con costole croccanti e larghe, sono da evitare quelle con tracce di colore verde, perché dure e amare. Il cardo si conserva in frigorifero per una settimana, chiudendolo in un sacchetto di carta.

    Come trattarlo
    Si eliminano le coste esterne, più dure e filamentose, fino al cuore. Per evitare che con la cottura le coste anneriscano, come per il carciofo, si mettono in acqua per alcune ore, con l’aggiunta di succo di limone.

    Perché fa bene alla salute
    Ha proprietà emostatiche indiscusse, ma anche tonico-vascolari, inoltre è ricco di calcio, potassio e sodio.

     

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