Caro pedaggi, appello alla Regione

    Caro pedaggi, appello alla Regionearticolo20160106Presentata un’interrogazione per bloccare gli aumenti dei pedaggi dell’A24casello

    Guidonia, 14 Gennaio 2016. Dopo le proteste dei pendolari abruzzesi e del quadrante est romano, le interrogazioni parlamentari (arrivate a quattro: firmate dai deputati Melilla, Migliore, D'Incecco e dalla senatrice Pezzopane), le minacce di ricorsi al Tar e di boicottaggio su Twitter, ora anche camionisti, grossisti e società di gestione del CAR marciano contro l’ennesimo rincaro dei pedaggi (+3,75%), che da Capodanno ha portato l’aumento complessivo del costo dell’A24 fino al 187% in più negli ultimi 13 anni.

    Lamentano «costi gestionali appesantiti di 20 centesimi al giorno. Il pedaggio per i 7 chilometri che sulla Roma-l’Aquila (16 dalla Tangenziale) vanno dalla rampa del Gra allo svincolo di Settecamini per la Rotonda di Setteville è rincarato da 1 euro a 1,10 cioè del 10%- quantificano camionisti e commercianti- Il sovraccosto totale supera i 5 euro al mese. Il nostro casello è di certo tra i più costosi varchi autostradali al mondo. È come se guidando il suo camion sui 7 chilometri di A24 dal Gra al casello Settecamini un fruttivendolo in aree pubbliche dovesse pagare un centesimo ogni 63 metri». E proprio un fruttivendolo, che ogni giorno fa la spola dal mercato di Val Melaina al CAR (960mila accessi l’anno per i 145 box distributivi, ortofrutticoli ed ittici), s’infervora: «Hanno volutamente colpito la categoria dei piccoli commercianti dei mercati rionali, speculando sulla gran quantità di pedaggi rincarati da riscuotere.


    Questo malvagio agguato antisociale danneggerà presto anche i consumatori». Ma tutti si sentono vessati da una sorta di «balzello medievale sul passaggio di una bretella di svincolo, peraltro costruita a suo tempo proprio da noi del CAR – ricorda il direttore generale, Fabio Massimo Pallottini- la Concessionaria non dovrebbe procedere sentendosi padrona di una infrastruttura, che è di proprietà pubblica, e la cui utile e recente ristrutturazione è stata finanziata in larga parte da Regione Lazio e Provincia di Roma». Ossia le due complanari, che «hanno dato fluidità al traffico, velocità commerciale ai veicoli ed accessibilità ai nostri mercati. Ma l’illuminazione è poca, la permanenza di un enorme spartitraffico riduce a una sola corsia un ampio tratto. E svoltare dalla complanare nelle corsie centrali è pericoloso», lamenta Pallottini, che chiede «alla Regione Lazio di intervenire con ragionevole fermezza e di imporre una concertazione per aprire un dialogo sui pedaggi e sull’ingegneria autostradale».

    Sulla stessa linea Massimiliano Valeriani, capogruppo regionale del Lazio per il PD che ha presentato un'interrogazione al presidente e alla Giunta regionale per favorire l'istituzionalizzazione di un tavolo di concertazione con il Ministero dei Trasporti al fine di congelare l'incremento del tributo sulla A24 e introdurre una forma di abbonamento per i pendolari e gli operatori del CAR con uno sconto sul costo del pedaggio, oltre a definire una proposta complessiva che modifichi il quadro normativo, rendendolo più moderno e parametrato agli investimenti realmente compiuti dalle società autostradali.

    Dal Car sono stati studiati anche dei percorsi alternativi all’autostrada, così da dribblare gli aumenti. Questi i risultati:

    A) Sulla via TIBURTINA, per un lungo tratto già ampliata, non ci sono pedaggi. Pur incolonnati, in orari lontani da quelli critici, si arriva alla ROTONDA DI SETTEVILLE dove hanno sede gli uffici del Car in mezzora da Rebibbia. In orari di punta, è meglio rassegnarsi pazienti all'incolonnamento.

    B) Un po’ più lungo come percorso, ma abbastanza rapida come fluidità di traffico, la connessione tra via COLLATINA e via di SALONE porta alla borgata CASE ROSSE e poi al Car senza pedaggi di sorta. Ma occorre fare attenzione alle profonde buche stradali e all'asfalto dissestato in lunghi tratti.

    C) La connessione tra via NOMENTANA (o la PALOMBARESE e via CASAL BIANCO) e via di MARCO SIMONE anche la mattina arriva fino alla ROTONDA DI SETTEVILLE con speditezza.

    D) Anche l'Autostrada A1 Milano-Napoli ha un’uscita per Guidonia che - dalla zona Tor de Sordi – porta (dalla vecchia Provinciale 28) alla VIA TIBURTINA ed alla ROTONDA DI SETTEVILLE.

    E) Per chi non ha veicoli disponibili, si puo' arrivare al Car anche in autobus, tanto dalla fermata del metrò B di PONTE MAMMOLO, che da quella successiva di REBIBBIA. Le corse dei mezzi sono frequenti e la fermata dei bus alla quale scendere si chiama via “TENUTA DEL CAVALIERE”.

    Di seguito è possibile visualizzare una cartina dettagliata con i percorsi alternativi all'Autostrada A24 per raggiungere il Centro Agroalimentare Roma.

    Strade alternativePUBLIC9.0a.deamicis2016010618062420160212180514


    Caro pedaggi, appello alla Regionearticolo20160106Presentata un’interrogazione per bloccare gli aumenti dei pedaggi dell’A24casello

    Guidonia, 14 Gennaio 2016. Dopo le proteste dei pendolari abruzzesi e del quadrante est romano, le interrogazioni parlamentari (arrivate a quattro: firmate dai deputati Melilla, Migliore, D'Incecco e dalla senatrice Pezzopane), le minacce di ricorsi al Tar e di boicottaggio su Twitter, ora anche camionisti, grossisti e società di gestione del CAR marciano contro l’ennesimo rincaro dei pedaggi (+3,75%), che da Capodanno ha portato l’aumento complessivo del costo dell’A24 fino al 187% in più negli ultimi 13 anni.

    Lamentano «costi gestionali appesantiti di 20 centesimi al giorno. Il pedaggio per i 7 chilometri che sulla Roma-l’Aquila (16 dalla Tangenziale) vanno dalla rampa del Gra allo svincolo di Settecamini per la Rotonda di Setteville è rincarato da 1 euro a 1,10 cioè del 10%- quantificano camionisti e commercianti- Il sovraccosto totale supera i 5 euro al mese. Il nostro casello è di certo tra i più costosi varchi autostradali al mondo. È come se guidando il suo camion sui 7 chilometri di A24 dal Gra al casello Settecamini un fruttivendolo in aree pubbliche dovesse pagare un centesimo ogni 63 metri». E proprio un fruttivendolo, che ogni giorno fa la spola dal mercato di Val Melaina al CAR (960mila accessi l’anno per i 145 box distributivi, ortofrutticoli ed ittici), s’infervora: «Hanno volutamente colpito la categoria dei piccoli commercianti dei mercati rionali, speculando sulla gran quantità di pedaggi rincarati da riscuotere.


    Questo malvagio agguato antisociale danneggerà presto anche i consumatori». Ma tutti si sentono vessati da una sorta di «balzello medievale sul passaggio di una bretella di svincolo, peraltro costruita a suo tempo proprio da noi del CAR – ricorda il direttore generale, Fabio Massimo Pallottini- la Concessionaria non dovrebbe procedere sentendosi padrona di una infrastruttura, che è di proprietà pubblica, e la cui utile e recente ristrutturazione è stata finanziata in larga parte da Regione Lazio e Provincia di Roma». Ossia le due complanari, che «hanno dato fluidità al traffico, velocità commerciale ai veicoli ed accessibilità ai nostri mercati. Ma l’illuminazione è poca, la permanenza di un enorme spartitraffico riduce a una sola corsia un ampio tratto. E svoltare dalla complanare nelle corsie centrali è pericoloso», lamenta Pallottini, che chiede «alla Regione Lazio di intervenire con ragionevole fermezza e di imporre una concertazione per aprire un dialogo sui pedaggi e sull’ingegneria autostradale».

    Sulla stessa linea Massimiliano Valeriani, capogruppo regionale del Lazio per il PD che ha presentato un'interrogazione al presidente e alla Giunta regionale per favorire l'istituzionalizzazione di un tavolo di concertazione con il Ministero dei Trasporti al fine di congelare l'incremento del tributo sulla A24 e introdurre una forma di abbonamento per i pendolari e gli operatori del CAR con uno sconto sul costo del pedaggio, oltre a definire una proposta complessiva che modifichi il quadro normativo, rendendolo più moderno e parametrato agli investimenti realmente compiuti dalle società autostradali.

    Dal Car sono stati studiati anche dei percorsi alternativi all’autostrada, così da dribblare gli aumenti. Questi i risultati:

    A) Sulla via TIBURTINA, per un lungo tratto già ampliata, non ci sono pedaggi. Pur incolonnati, in orari lontani da quelli critici, si arriva alla ROTONDA DI SETTEVILLE dove hanno sede gli uffici del Car in mezzora da Rebibbia. In orari di punta, è meglio rassegnarsi pazienti all'incolonnamento.

    B) Un po’ più lungo come percorso, ma abbastanza rapida come fluidità di traffico, la connessione tra via COLLATINA e via di SALONE porta alla borgata CASE ROSSE e poi al Car senza pedaggi di sorta. Ma occorre fare attenzione alle profonde buche stradali e all'asfalto dissestato in lunghi tratti.

    C) La connessione tra via NOMENTANA (o la PALOMBARESE e via CASAL BIANCO) e via di MARCO SIMONE anche la mattina arriva fino alla ROTONDA DI SETTEVILLE con speditezza.

    D) Anche l'Autostrada A1 Milano-Napoli ha un’uscita per Guidonia che – dalla zona Tor de Sordi – porta (dalla vecchia Provinciale 28) alla VIA TIBURTINA ed alla ROTONDA DI SETTEVILLE.

    E) Per chi non ha veicoli disponibili, si puo' arrivare al Car anche in autobus, tanto dalla fermata del metrò B di PONTE MAMMOLO, che da quella successiva di REBIBBIA. Le corse dei mezzi sono frequenti e la fermata dei bus alla quale scendere si chiama via “TENUTA DEL CAVALIERE”.

    Di seguito è possibile visualizzare una cartina dettagliata con i percorsi alternativi all'Autostrada A24 per raggiungere il Centro Agroalimentare Roma.

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