Roma, 8 agosto 2014 – Oggi, nella sala delle Bandiere del Campidoglio, il sindaco di Roma Ignazio Marino, l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori e l’assessore al Sostegno sociale e sussidiarietà Rita Cutini hanno firmano il protocollo d’intesa Roma produttiva e solidale, con i rappresentanti delle associazioni di volontariato, Onlus, associazioni di categoria e grande distribuzione che hanno aderito al progetto. Per il Centro Agroalimentare Roma ha firmato il protocollo il Direttore Generale Fabio Massimo Pallottini che ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto perché con questo accordo abbiamo concretizzato più di un anno di lavoro. Infatti nella nostra struttura, seppur in via sperimentale, da oltre un anno si è dato subito inizio ad una raccolta di prodotto fresco, destinata alla sede Caritas di via Casilina Vecchia, che ha portato a raccogliere quasi 250 quintali di ortofrutta che hanno potuto così aiutare nel fabbisogno quotidiano, circa 65000 persone in soli 5 mesi”
L’obiettivo di questa iniziativa, è creare una rete capillare che permetta, anche con la partecipazione dei Municipi, di recuperare gli alimenti rimasti invenduti nei negozi, nei supermercati e nei ristoranti, ridistribuendoli poi alle associazioni ed enti del settore. Il progetto coinvolge circa 330 grossisti e 900 tra mercati e supermercati.
Nel documento si evidenzia che per “eccedenza alimentare” si intende la rimanenza di cibi invenduti ma ancora “commestibili”, anche se non più “commercializzabili” e quindi esclusi dal mercato tradizionale. Ridistribuire le eccedenze consente di evitare lo “spreco alimentare”, ovvero “l’eccedenza alimentare non recuperata per il consumo umano, per l’alimentazione animale o per la produzione di beni e energia".
Roma, 8 agosto 2014 – Oggi, nella sala delle Bandiere del Campidoglio, il sindaco di Roma Ignazio Marino, l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori e l’assessore al Sostegno sociale e sussidiarietà Rita Cutini hanno firmano il protocollo d’intesa Roma produttiva e solidale, con i rappresentanti delle associazioni di volontariato, Onlus, associazioni di categoria e grande distribuzione che hanno aderito al progetto. Per il Centro Agroalimentare Roma ha firmato il protocollo il Direttore Generale Fabio Massimo Pallottini che ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto perché con questo accordo abbiamo concretizzato più di un anno di lavoro. Infatti nella nostra struttura, seppur in via sperimentale, da oltre un anno si è dato subito inizio ad una raccolta di prodotto fresco, destinata alla sede Caritas di via Casilina Vecchia, che ha portato a raccogliere quasi 250 quintali di ortofrutta che hanno potuto così aiutare nel fabbisogno quotidiano, circa 65000 persone in soli 5 mesi”
L’obiettivo di questa iniziativa, è creare una rete capillare che permetta, anche con la partecipazione dei Municipi, di recuperare gli alimenti rimasti invenduti nei negozi, nei supermercati e nei ristoranti, ridistribuendoli poi alle associazioni ed enti del settore. Il progetto coinvolge circa 330 grossisti e 900 tra mercati e supermercati.
Nel documento si evidenzia che per “eccedenza alimentare” si intende la rimanenza di cibi invenduti ma ancora “commestibili”, anche se non più “commercializzabili” e quindi esclusi dal mercato tradizionale. Ridistribuire le eccedenze consente di evitare lo “spreco alimentare”, ovvero “l’eccedenza alimentare non recuperata per il consumo umano, per l’alimentazione animale o per la produzione di beni e energia".