Il clima migliora e ripartono le attività di pesca. Giungono finalmente, i primi ribassi di prezzo

    Il clima migliora e ripartono le attività di pesca. Giungono finalmente, i primi ribassi di prezzoarticolo20140527Il clima migliora e ripartono le attività di pesca. Giungono finalmente, i primi ribassi di prezzoPesce_cassette

    Guidonia, 27 maggio 2014. Finalmente, grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche, le attività di pesca sono tornate a svolgersi in modo regolare, influenzando positivamente i prezzi. Infatti, nel Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma, seppur ancora in mezzo ad alcuni aumenti, si sono registrati molti cali. Tra questi, per diminuzioni di prezzo più consistenti, spiccano il pagello, il cappone, il nasello, l’astice, gli scampi e le cappesante.

    Tra i crostacei, si sono verificati rialzi di 2,00 €/kg per il gambero rosa del Tirreno (8,00-9,00 €/kg). In calo, invece, fino a 5,00 €/kg il prezzo massimo degli scampi (30,00 €/kg per la pezzatura 4-7 U/Kg Italia). Relativamente ai molluschi bivalvi, le uniche variazioni hanno interessato il prezzo della cappasanta dell’Atlantico Nord-orientale, passato da 13,00-17,00 €/kg della scorsa settimana a 11,50-13,00 €/kg. Tra i molluschi cefalopodi, aumenti di 1,00 €/kg hanno interessato la seppia sia dell’Adriatico che del Mediterraneo (10,00-11,00 €/kg). Passando ai pesci, il cappone ha presentato cali tra 2,00-5,00 €/kg per tutte le provenienze: in particolare, il prezzo del cappone pescato nell’Adriatico è sceso a 15,00-18,00 €/kg. In ribasso anche il prezzo del pagello, che è passato da 16,00-20,00 €/kg della scorsa settimana a 11,50-15,00 €/kg. Flessioni tra 1,00-3,00 €/kg hanno interessato il sugarello (1,00-1,50 €/kg) e le triglie di fango (5,00-7,00 €/kg), entrambi del Mediterraneo. Il nasello ha presentato ribassi fino a 2,00 €/kg per il prodotto pescato nel Tirreno (8,00-10,00 €/kg) e per quello proveniente dall’Adriatico di pezzatura minore (6,00-7,00 €/kg). Al contrario, il prezzo delle pezzature più grandi del nasello dell’Adriatico hanno presentato rialzi fino a 3,00 €/kg, portandosi a 10,00-11,00 €/kg. In aumento di 1,00 €/kg i prezzi della frittura mista del Tirreno (8,00-9,00 €/kg), della palamita (8,00-9,00 €/kg) e dello sgombro del Tirreno (3,00 €/kg). Rialzi fino a 3,00 €/kg hanno invece interessato le cernie dell’oceano Pacifico (12,00-15,00 €/kg), il pesce San Pietro sia dell’Atlantico Nord-orientale che del Mediterraneo (14,00-16,00 €/kg) e lo scorfano dell’Atlantico (18,00-22,00 €/kg per la pezzatura maggiore).

    Nel comparto dell’allevato si è osservata una sostanziale stabilità. Le uniche variazioni hanno interessato il prezzo dell’astice americano, passato da 17,00-18,50 €/kg della scorsa settimana a 15,00-18,00 €/kg.
    Relativamente al congelato, rispetto alla scorsa settimana, il livello dei prezzi è rimasto sostanzialmente invariato sia per i crostacei, che per i molluschi bivalvi, che per i pesci.

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    Il clima migliora e ripartono le attività di pesca. Giungono finalmente, i primi ribassi di prezzoarticolo20140527Il clima migliora e ripartono le attività di pesca. Giungono finalmente, i primi ribassi di prezzoPesce_cassette

    Guidonia, 27 maggio 2014. Finalmente, grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche, le attività di pesca sono tornate a svolgersi in modo regolare, influenzando positivamente i prezzi. Infatti, nel Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma, seppur ancora in mezzo ad alcuni aumenti, si sono registrati molti cali. Tra questi, per diminuzioni di prezzo più consistenti, spiccano il pagello, il cappone, il nasello, l’astice, gli scampi e le cappesante.

    Tra i crostacei, si sono verificati rialzi di 2,00 €/kg per il gambero rosa del Tirreno (8,00-9,00 €/kg). In calo, invece, fino a 5,00 €/kg il prezzo massimo degli scampi (30,00 €/kg per la pezzatura 4-7 U/Kg Italia). Relativamente ai molluschi bivalvi, le uniche variazioni hanno interessato il prezzo della cappasanta dell’Atlantico Nord-orientale, passato da 13,00-17,00 €/kg della scorsa settimana a 11,50-13,00 €/kg. Tra i molluschi cefalopodi, aumenti di 1,00 €/kg hanno interessato la seppia sia dell’Adriatico che del Mediterraneo (10,00-11,00 €/kg). Passando ai pesci, il cappone ha presentato cali tra 2,00-5,00 €/kg per tutte le provenienze: in particolare, il prezzo del cappone pescato nell’Adriatico è sceso a 15,00-18,00 €/kg. In ribasso anche il prezzo del pagello, che è passato da 16,00-20,00 €/kg della scorsa settimana a 11,50-15,00 €/kg. Flessioni tra 1,00-3,00 €/kg hanno interessato il sugarello (1,00-1,50 €/kg) e le triglie di fango (5,00-7,00 €/kg), entrambi del Mediterraneo. Il nasello ha presentato ribassi fino a 2,00 €/kg per il prodotto pescato nel Tirreno (8,00-10,00 €/kg) e per quello proveniente dall’Adriatico di pezzatura minore (6,00-7,00 €/kg). Al contrario, il prezzo delle pezzature più grandi del nasello dell’Adriatico hanno presentato rialzi fino a 3,00 €/kg, portandosi a 10,00-11,00 €/kg. In aumento di 1,00 €/kg i prezzi della frittura mista del Tirreno (8,00-9,00 €/kg), della palamita (8,00-9,00 €/kg) e dello sgombro del Tirreno (3,00 €/kg). Rialzi fino a 3,00 €/kg hanno invece interessato le cernie dell’oceano Pacifico (12,00-15,00 €/kg), il pesce San Pietro sia dell’Atlantico Nord-orientale che del Mediterraneo (14,00-16,00 €/kg) e lo scorfano dell’Atlantico (18,00-22,00 €/kg per la pezzatura maggiore).

    Nel comparto dell’allevato si è osservata una sostanziale stabilità. Le uniche variazioni hanno interessato il prezzo dell’astice americano, passato da 17,00-18,50 €/kg della scorsa settimana a 15,00-18,00 €/kg.
    Relativamente al congelato, rispetto alla scorsa settimana, il livello dei prezzi è rimasto sostanzialmente invariato sia per i crostacei, che per i molluschi bivalvi, che per i pesci.

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