Melone

    MeloneMeloneIl_Melone

    Caratteristiche
    Del melone, che è una “bacca” (frutto polposo, con buccia sottile e strato intermedio e più interno, carnosi e succosi) corticata, si mangia la porzione centrale spugnosa, nella quale sono immersi i semi gialli o bianchi. Il melone è originario della fascia tropicale dell'Africa. Probabilmente dapprima si è diffuso in India e Cina, per poi passare nel Medio Oriente e nel bacino del Mediterraneo e giungere, solo dopo il 1500, in America centrale.

    Quando si trova
    La raccolta in pieno campo inizia a luglio e prosegue fino a settembre, in serra va da aprile a luglio.

    Varietà
    I meloni coltivati in Italia ricadono nel gruppo cantalupensis, inodorus, reticulatus e flexuosus. Del primo gruppo vi fanno parte: il tipo Charentais, o “cultivar” (diverse varietà coltivate) come il Preco, l’Acor ed il Laro (corteccia liscia gialla, con polpa arancio). Del secondo gruppo vi fanno parte i cosiddetti meloni d’inverno, che raccolti prima della maturazione, hanno la capacità di conservazione per tutta la stagione invernale, con le cultivar come Siciliano, Purceddo, Brindisino, Rognoso napoletano verde( frutti più grandi, con corteccia liscia o rugosa, di colore bianco, giallo o verde scuro e polpa bianca o verde chiaro). Nel gruppo reticulatus, in cui vi fanno parte meloni detti retati, od americani, rientrano cultivar come Proteo, Templar o Creso (superficie coperta da un reticolo formato da lenticelle, che favorisce lo scambio gassoso, con costolatura superficiale e polpa arancio o verde chiaro). All’ultimo gruppo, appartengono cultivar da noi poco diffuse come Carosello.

    Come sceglierlo e conservarlo
    Il melone si conserva più a lungo, ed è anche più buono, se si pone in frigorifero, però, ha il difetto di trasferire il suo profumo ad altri cibi, quindi è bene chiuderlo in una busta di plastica.

    Perché fa bene alla salute
    Il melone è povero di proteine e nitrati ed è privo di grassi, inoltre ha un basso valore calorico. Contiene invece molto potassio e vitamine A, B1, B2, C, e PP. Il colore arancio della polpa è dovuto alla presenza di carotenoidi, pigmenti importanti dal punto di vista nutrizionale.

    Nel Lazio
    In estate è rilevante la produzione di meloni nelle campagne di Montalto di Castro (nel mese di luglio c’è anche una sagra) e nell’area costiera di Tarquinia (Vt), ma anche a sud di Roma molti terreni sono vocati alla coltivazione del melone, come S.S. Cosma e Damiano o Fondi (Latina).

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    Caratteristiche
    Del melone, che è una “bacca” (frutto polposo, con buccia sottile e strato intermedio e più interno, carnosi e succosi) corticata, si mangia la porzione centrale spugnosa, nella quale sono immersi i semi gialli o bianchi. Il melone è originario della fascia tropicale dell'Africa. Probabilmente dapprima si è diffuso in India e Cina, per poi passare nel Medio Oriente e nel bacino del Mediterraneo e giungere, solo dopo il 1500, in America centrale.

    Quando si trova
    La raccolta in pieno campo inizia a luglio e prosegue fino a settembre, in serra va da aprile a luglio.

    Varietà
    I meloni coltivati in Italia ricadono nel gruppo cantalupensis, inodorus, reticulatus e flexuosus. Del primo gruppo vi fanno parte: il tipo Charentais, o “cultivar” (diverse varietà coltivate) come il Preco, l’Acor ed il Laro (corteccia liscia gialla, con polpa arancio). Del secondo gruppo vi fanno parte i cosiddetti meloni d’inverno, che raccolti prima della maturazione, hanno la capacità di conservazione per tutta la stagione invernale, con le cultivar come Siciliano, Purceddo, Brindisino, Rognoso napoletano verde( frutti più grandi, con corteccia liscia o rugosa, di colore bianco, giallo o verde scuro e polpa bianca o verde chiaro). Nel gruppo reticulatus, in cui vi fanno parte meloni detti retati, od americani, rientrano cultivar come Proteo, Templar o Creso (superficie coperta da un reticolo formato da lenticelle, che favorisce lo scambio gassoso, con costolatura superficiale e polpa arancio o verde chiaro). All’ultimo gruppo, appartengono cultivar da noi poco diffuse come Carosello.

    Come sceglierlo e conservarlo
    Il melone si conserva più a lungo, ed è anche più buono, se si pone in frigorifero, però, ha il difetto di trasferire il suo profumo ad altri cibi, quindi è bene chiuderlo in una busta di plastica.

    Perché fa bene alla salute
    Il melone è povero di proteine e nitrati ed è privo di grassi, inoltre ha un basso valore calorico. Contiene invece molto potassio e vitamine A, B1, B2, C, e PP. Il colore arancio della polpa è dovuto alla presenza di carotenoidi, pigmenti importanti dal punto di vista nutrizionale.

    Nel Lazio
    In estate è rilevante la produzione di meloni nelle campagne di Montalto di Castro (nel mese di luglio c’è anche una sagra) e nell’area costiera di Tarquinia (Vt), ma anche a sud di Roma molti terreni sono vocati alla coltivazione del melone, come S.S. Cosma e Damiano o Fondi (Latina).

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