Ortofrutta: nonostante il calo dei prezzi, la domanda rimane bassa

    Ortofrutta: nonostante il calo dei prezzi, la domanda rimane bassaarticolo20150220Ortofrutta: nonostante il calo dei prezzi, la domanda rimane bassaVerdura

    Guidonia, 20 febbraio 2015. Nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, le attività di compravendita, non sono risultate particolarmente dinamiche. I prezzi hanno subìto cali generalizzati a causa dei scarsi consumi e della maggiore produzione favorita dal miglioramento delle condizioni climatiche.

    AGRUMI
    In questo comparto si sono registrati cali di 0,10 €/kg per le arance Tarocco ormai a fine campagna, le clementine Hernandina (0,90-1,00 €/kg) e i limoni primo fiore spagnoli (0,60-0,70 €/kg). La richiesta di agrumi, infatti, è stata contenuta, nonostante la buona qualità del prodotto.

    FRUTTA
    Le fragole, pur rimanendo su livelli medio-alti, hanno mostrato cali fino a 1,00 €/kg per il prodotto nazionale, che risente in parte della concorrenza spagnola. Nello specifico, il prodotto siciliano è sceso a 3,50-5,00 €/kg, mentre le fragole Candonga si sono attestate sui 5,00-6,50 €/kg. Si sono mantenuti su livelli alti anche i prezzi di lamponi, ribes e more. Pere e mele, invece, hanno mostrato una sostanziale stabilità dei prezzi. Si è osservato un calo di 0,20 €/kg per l’uva da tavola rosata Red Globe del Perù, meno richiesta attualmente dal mercato. Restano elevate le quotazioni per ananas e banane.

    ORTAGGI
    Nel comparto si sono osservati ribassi generalizzati di 0,10-0,20 €/kg per gli ortaggi a foglia, presenti maggiormente in mercato grazie alle migliori condizioni climatiche: in particolare, i cali hanno interessato bietole (0,80-1,00 €/kg), cime di rapa (0,80-1,20 €/kg), indivie (0,60-1,20 €/kg per la riccia), lattughe (0,50-0,60 €/kg per la cappuccio) e spinaci (0,70-1,00 €/kg). I prezzi dei carciofi romaneschi del Lazio hanno subìto contrazioni di 0,10 €/kg scendendo a 0,90-1,20 €/kg a causa della maggiore produzione, per quanto sia presente una buona quota di prodotto di seconda categoria determinato dai freddi della settimana precedente. In controtendenza l’aumento di 0,50 €/kg per il prezzo dei fagiolini piatti verdi del Marocco (3,00-3,80 €/kg) trainato da una buona domanda, a fronte di una offerta contenuta. Nella giornata di martedì si sono registrate flessioni fino a 0,20 €/kg per i peperoni siciliani (1,40-1,70 €/kg) e spagnoli (1,20-1,40 €/kg). In ulteriore calo il prezzo dei ciliegini, che si è attestato su livelli insolitamente bassi per il periodo. Sono inoltre proseguiti i cali fino a 0,50 €/kg per le zucchine (2,50-2,80 €/kg per le scure lunghe).

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    Ortofrutta: nonostante il calo dei prezzi, la domanda rimane bassaarticolo20150220Ortofrutta: nonostante il calo dei prezzi, la domanda rimane bassaVerdura

    Guidonia, 20 febbraio 2015. Nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, le attività di compravendita, non sono risultate particolarmente dinamiche. I prezzi hanno subìto cali generalizzati a causa dei scarsi consumi e della maggiore produzione favorita dal miglioramento delle condizioni climatiche.

    AGRUMI
    In questo comparto si sono registrati cali di 0,10 €/kg per le arance Tarocco ormai a fine campagna, le clementine Hernandina (0,90-1,00 €/kg) e i limoni primo fiore spagnoli (0,60-0,70 €/kg). La richiesta di agrumi, infatti, è stata contenuta, nonostante la buona qualità del prodotto.

    FRUTTA
    Le fragole, pur rimanendo su livelli medio-alti, hanno mostrato cali fino a 1,00 €/kg per il prodotto nazionale, che risente in parte della concorrenza spagnola. Nello specifico, il prodotto siciliano è sceso a 3,50-5,00 €/kg, mentre le fragole Candonga si sono attestate sui 5,00-6,50 €/kg. Si sono mantenuti su livelli alti anche i prezzi di lamponi, ribes e more. Pere e mele, invece, hanno mostrato una sostanziale stabilità dei prezzi. Si è osservato un calo di 0,20 €/kg per l’uva da tavola rosata Red Globe del Perù, meno richiesta attualmente dal mercato. Restano elevate le quotazioni per ananas e banane.

    ORTAGGI
    Nel comparto si sono osservati ribassi generalizzati di 0,10-0,20 €/kg per gli ortaggi a foglia, presenti maggiormente in mercato grazie alle migliori condizioni climatiche: in particolare, i cali hanno interessato bietole (0,80-1,00 €/kg), cime di rapa (0,80-1,20 €/kg), indivie (0,60-1,20 €/kg per la riccia), lattughe (0,50-0,60 €/kg per la cappuccio) e spinaci (0,70-1,00 €/kg). I prezzi dei carciofi romaneschi del Lazio hanno subìto contrazioni di 0,10 €/kg scendendo a 0,90-1,20 €/kg a causa della maggiore produzione, per quanto sia presente una buona quota di prodotto di seconda categoria determinato dai freddi della settimana precedente. In controtendenza l’aumento di 0,50 €/kg per il prezzo dei fagiolini piatti verdi del Marocco (3,00-3,80 €/kg) trainato da una buona domanda, a fronte di una offerta contenuta. Nella giornata di martedì si sono registrate flessioni fino a 0,20 €/kg per i peperoni siciliani (1,40-1,70 €/kg) e spagnoli (1,20-1,40 €/kg). In ulteriore calo il prezzo dei ciliegini, che si è attestato su livelli insolitamente bassi per il periodo. Sono inoltre proseguiti i cali fino a 0,50 €/kg per le zucchine (2,50-2,80 €/kg per le scure lunghe).

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