QUANDO PARLARE DI PREZZI NON E’ “PARLARE A SPROPOSITO”…

Questa mattina il Direttore Generale del Centro Agroalimentare – Fabio Massimo Pallottini –  è stato intervistato durante la puntata di UNO Mattina per parlare dell’attuale andamento dei prezzi nel settore agroalimentare, in una stagione per così dire “anomala” dal momento che ha fatto registrare periodi di lunga siccità alternati ad improvvisi forti piovaschi.

Un argomento che interessa molti consumatori e che quindi merita di essere trattato in modo adeguato. La nostra attendibile fonte è l’Ufficio Studi e Rilevamento Prezzi, capitanato dal collega agronomo Flavio Pezzoli.

Per chi non avesse avuto modo di godersi la diretta evidenziamo di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

Un’estate calda ed un autunno che sembra dimenticare la sua missione … anticipare l’inverno

Con riferimento alle interazioni climatiche della passata estate e dell’arrivo del periodo autunno-vernino abbiamo assistito ad una più che sensibile siccità nei mesi di giugno, luglio e agosto che ha attanagliato soprattutto le zone di produzione del centro sud Italia. La scarsità delle precipitazioni ha portato ad una scarsità di nuvolosità che ha generato un eccessivo irraggiamento solare sui frutti da cui è dipeso un più rapido livello di maturazione. Ad esempio sull’uva oggi sono visibili le scottature sugli acini, con delle aureole imbrunite che ne deperiscono la qualità visiva. L’uva è comunque buonissima e dolcissima.

Ancora di buono c’è che durante la fine dell’estate le alte temperature hanno anticipato leggermente l’antesi dei carciofi e quindi le produzioni che però non hanno risentito troppo di questo fenomeno ma, anzi, hanno goduto del pieno arrivo delle piogge con la conseguente maturazione del capolino. Le prime produzioni arrivate dalla Puglia sono infatti ottime. La diminuzione della umidità relativa alla scarsità delle piogge, ha però consentito un buon livello di controllo naturale degli agenti patogeni con la conseguente diminuzione di utilizzo di molti insetticidi e fitofarmaci. Un esempio sono le mele che hanno registrato una buona produzione, sia pure con riduzione dei calibri, ma con alta qualità del prodotto con un ottimo livello di contenuto zuccherino.

E’ il periodo degli agrumi … o no ?

Certamente, tuttavia il clementino e l’arancia navelina presentano già la problematica della riduzione dei calibri per lo stress idrico estivo ed una pigmentazione non eccellente dovuta alla tardivo arrivo del freddo. Le produzioni saranno comunque adeguate ai bisogni, l’Etna è oramai innevato e quindi il frigorifero naturale è acceso. Ciò basta a preferire il prodotto italiano.

Qualche prezzo?

Si tratta di prezzi orientativi, non al dettaglio ma all’ingrosso IVA esclusa.

Centro Agroalimentare Roma

Prezzi terza settimana di novembre 2017 rapportati alla stessa settimana 2016

Prodotti 2016 2017 Var.
Clementine comuni 0,80 0,80 0,0%
Arance Navelina 1,00 0,90 -10,0%
Uva Italia 1,50 1,70 13,3%
Pera Abate 1,60 1,60 0,0%
Cachi Comuni 0,80 0,90 12,5%
Cavolfiore 0,70 0,75 7,1%
Cavolfiore romanesco 0,80 0,90 12,5%
Carciofo violetto 0,65 0,60 -7,7%
Pomodoro Datterino 2,60 3,10 19,2%
Finocchi 0,90 0,80 -11,1%

 

UFFICIO SVILUPPO CAR