Tavola rotonda a Matera: l’Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescita

    Tavola rotonda a Matera: l'Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescitaarticolo20150905Tavola rotonda a Matera: l'Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescitaLogo Candonga

    Guidonia, 4 settembre 2015. Tra i dati emersi in occasione di una Tavola rotonda organizzata lo scorso 3 settembre 2015 dal Club Candonga a Matera, risulta che l'Italia produce fragole di qualità ma continua a importarne – da paesi come la Spagna, la Grecia e Maghreb  - nella misura del 40%. "Questo valore è eloquente e illustra bene quanto spazio ancora offra il mercato", ha sottolineato Carmela Suriano, CEO del Club Candonga, nel suo intervento introduttivo.
    Negli ultimi anni, la produzione italiana di fragole si sta "meridionalizzando"; ad emergere è proprio la regione Basilicata, dove la Candonga Fragola Top Quality ® ha attecchito in modo eccellente. Ora però, per essere in grado di rispondere a tutta la domanda, occorre aumentarne la produzione.

    Nicola Vallinoto, agronomo responsabile della qualità per il Club Candonga ha sottolineato: "Non bisogna cercare di vendere ciò che si produce, ma produrre ciò che si vende. E la Fragola Candonga vende, anche grazie alle garanzie che offre al consumatore. I soci del Club osservano uno specifico manuale di qualità e le aziende aderenti sono certificate GlobalGAP".

    A intervenire nella tavola rotonda sono stati chiamati anche Giorgio Mercuri (presidente Fedagri Confcooperative), Flavio Pezzoli (marketing manager del "Centro Agroalimentare Roma" una delle aziende del gruppo Italmercati Rete Imprese), Hans-Christoph Behr (Agrarmarkt Informations), Fabrizio De Giacomi, (responsabile rete rilevamento mercati all'ingrosso - Borsa Merci telematica Italiana).

    In particolare, Mercuri ha ricordato come il 40% della produzione ortofrutticola nazionale sia commercializzata da cooperative, una forma societaria che rende possibile fare massa critica e mettere in campo tutte quelle strategie di marketing e comunicazione che consentono di identificare un prodotto.
    Behr ha fornito alcuni dati sul consumo di fragole in Germania, un frutto che costituisce la sesta referenza frutticola maggiormente acquistata. Peccato che le importazioni dall'Italia non siano in aumento; crescono solo Belgio e Olanda, come fornitori sul mercato tedesco. Inoltre, il consumatore di quel paese è abituato al consumo stagionale e ama le fragole morbide e non quelle croccanti (come è, appunto, la Candonga)

    Sul mercato all'ingrosso italiano, invece, la Candonga spunta prezzi interessanti, avendo superato in media di 1,50–2,00 euro una fragola normale di buona qualità (periodo di riferimento gennaio – maggio 2015). Il dato è stato fornito da De Giacomi, mentre a sua volta Pezzoli ha ricordato che "un prodotto non parla da solo, va comunicato".
    L'intervento conclusivo è stato affidato all'assessore regionale all'agricoltura della Basilicata, Luca Braia (in foto qui sotto), il quale ha ribadito i concetti dell'aggregazione e della comunicazione e ha annunciato il progetto di una piattaforma logistica dell'agroalimentare nell'area di Ferrandina (MT), che vedrà la sinergia delle regioni Basilicata e Puglia e del Ministero competente.

    Fonte: Fresh Plaza

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    Tavola rotonda a Matera: l’Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescitaarticolo20150905Tavola rotonda a Matera: l’Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescitaLogo Candonga

    Guidonia, 4 settembre 2015. Tra i dati emersi in occasione di una Tavola rotonda organizzata lo scorso 3 settembre 2015 dal Club Candonga a Matera, risulta che l'Italia produce fragole di qualità ma continua a importarne – da paesi come la Spagna, la Grecia e Maghreb  – nella misura del 40%. "Questo valore è eloquente e illustra bene quanto spazio ancora offra il mercato", ha sottolineato Carmela Suriano, CEO del Club Candonga, nel suo intervento introduttivo.
    Negli ultimi anni, la produzione italiana di fragole si sta "meridionalizzando"; ad emergere è proprio la regione Basilicata, dove la Candonga Fragola Top Quality ® ha attecchito in modo eccellente. Ora però, per essere in grado di rispondere a tutta la domanda, occorre aumentarne la produzione.

    Nicola Vallinoto, agronomo responsabile della qualità per il Club Candonga ha sottolineato: "Non bisogna cercare di vendere ciò che si produce, ma produrre ciò che si vende. E la Fragola Candonga vende, anche grazie alle garanzie che offre al consumatore. I soci del Club osservano uno specifico manuale di qualità e le aziende aderenti sono certificate GlobalGAP".

    A intervenire nella tavola rotonda sono stati chiamati anche Giorgio Mercuri (presidente Fedagri Confcooperative), Flavio Pezzoli (marketing manager del "Centro Agroalimentare Roma" una delle aziende del gruppo Italmercati Rete Imprese), Hans-Christoph Behr (Agrarmarkt Informations), Fabrizio De Giacomi, (responsabile rete rilevamento mercati all'ingrosso – Borsa Merci telematica Italiana).

    In particolare, Mercuri ha ricordato come il 40% della produzione ortofrutticola nazionale sia commercializzata da cooperative, una forma societaria che rende possibile fare massa critica e mettere in campo tutte quelle strategie di marketing e comunicazione che consentono di identificare un prodotto.
    Behr ha fornito alcuni dati sul consumo di fragole in Germania, un frutto che costituisce la sesta referenza frutticola maggiormente acquistata. Peccato che le importazioni dall'Italia non siano in aumento; crescono solo Belgio e Olanda, come fornitori sul mercato tedesco. Inoltre, il consumatore di quel paese è abituato al consumo stagionale e ama le fragole morbide e non quelle croccanti (come è, appunto, la Candonga)

    Sul mercato all'ingrosso italiano, invece, la Candonga spunta prezzi interessanti, avendo superato in media di 1,50–2,00 euro una fragola normale di buona qualità (periodo di riferimento gennaio – maggio 2015). Il dato è stato fornito da De Giacomi, mentre a sua volta Pezzoli ha ricordato che "un prodotto non parla da solo, va comunicato".
    L'intervento conclusivo è stato affidato all'assessore regionale all'agricoltura della Basilicata, Luca Braia (in foto qui sotto), il quale ha ribadito i concetti dell'aggregazione e della comunicazione e ha annunciato il progetto di una piattaforma logistica dell'agroalimentare nell'area di Ferrandina (MT), che vedrà la sinergia delle regioni Basilicata e Puglia e del Ministero competente.

    Fonte: Fresh Plaza

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