Guidonia, 22 ottobre 2014. Nel Centro Agroalimentare Roma l’autunno porta con se i prodotti tipici del periodo. E noi cogliamo l’occasione per parlare della zucca. Un prodotto poco consociato se non per halloween, ma che ha origini lontane nelle tradizioni culinarie di molti Paesi.
Sono originarie dell'America centrale ed sono piante, appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae, note fin dai tempi antichi, coltivate sia per il consumo del frutto maturo che per la raccolta di frutti immaturi, cioè le classiche zucchine verdi.
Per secoli ha rappresentato una riserva alimentare nelle zone più povere, la zucca è’ comunemente usata nella cucina di diverse culture ed è molto diffusa anche in Italia. Inizialmente utilizzata e consumata più al nord, ora anche nella nostra regione (zone del reatino, del viterbese e dell’agro pontino) ci sono delle importanti zone di produzione che commercializzano zucche di elevata qualità.
Sicuramente, ha contribuito alla diffusione di questo prodotto l’arrivo anche in Italia della festa di Halloween e della sua immagine simbolo Jack O' Lantern, il leggendario morto vivente del folklore irlandese, che in antico diede origine all'usanza di trasformare gigantesche cucurbitacee in veri e propri fantasmi per illuminare la notte del terrore secondo un ciclo di racconti folkloristici. Tanto è vero che fino a qualche anno fa non esisteva a Roma una domanda commerciale di zucche giganti, mentre oggi la quella di Halloween è molto diffusa e commercializzata anche nel Centro Agroalimentare Roma. E’ da ricordare però, che in questo caso, le zucche utilizzate non sono destinate al consumo alimentare.
Tornando su quest’ultime, ricordiamo che tra le varietà più conosciute e diffuse nel nostro Paese troviamo: la zucca comune, Provenzale o Moscata di Provenza di forma tonda, più o meno schiacciata, di dimensioni diverse, costoluta con buccia dal giallo all'arancione, polpa gialla, soda, compatta e dolce; la Zucca Piena di Napoli, anche detta Napoletana dalla forma allungata, buccia verde con polpa arancione, filamentosa e ricca di acqua, ha sapore eccellente, dolce e col gusto che caratterizza questo prodotto; la Mantovana e Delica che è una varietà ibrida che risulta oggi tra le più utilizzate in Italia, grazie alle sue qualità gastronomiche (dolce e poco filamentosa) ed alla sua maturazione molto precoce; la zucca Berettina con polpa gialla, fibrosa e ricca di acqua; alter sono la Zucca marina di Chioggia, la Zucca quintale, la Lagenaria, la Butternut, la Banana pink e molte altre tra le quali persino una giapponese, quella di Hokkaido.
Per scegliere una buona zucca, si possono dare dei colpetti sul frutto e se sordi e cupi, è matura e soda, il picciolo, inoltre, deve essere morbido e ben ancorato. Date le dimensioni si può acquistare tagliata a tranci, tenendo a mente che la buccia ed i semi rappresentano uno scarto del 30-35%, e bisogna fare attenzione che la parte affettata ed esposta all'aria non sia asciutta.
Le zucche intere possono essere conservate per tutto l’inverno in ambiente buio, fresco ed asciutto, mentre I pezzi di zucca si conservano in frigorifero, avvolti in una pellicola trasparente, e vanno consumati nel giro di pochi giorni, poiché si disidratano con facilità.
Tolta la buccia e tagliata a dadini, la zucca può essere anche congelata. Infine La zucca è un ortaggio che in cucina si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, contribuendo positivamente anche sullo stato della nostra salute perché Contiene molta acqua (94%), vitamine A, B e C, sali minerali, in particolare calcio, fosforo e potassio, e fibre.
Pensate che per 100 gr. di prodotto fresco si possono assumere solo pochissime Calorie, 35! Sono ricche di Sali minerali e vitamine. La zucca è ricca di proprietà benefiche ed è utile per controllare la glicemia nel sangue e il sovrappeso, un’importante ricerca sulle virtù antidiabetiche della zucca è stata pubblicata sulla rivista "Chemistry and Industry". Questo secondo studio arriva alla conclusione che la zucca, grazie alla sua proprietà di riparare le cellule pancreatiche danneggiate dal diabete, potrebbe in futuro essere utilmente impiegata, in forma di estratto, come un efficace sostituto dell'insulina.