Guidonia, 29 aprile 2016. Le fave vantano una lunga tradizione che parte fin dai tempi degli antichi Greci, che però le consideravano un simbolo legato alla morte, per giungere fino ai giorni nostri dove assumono invece un immagine più allegra, collegata soprattutto alle gite e alle scampagnate fuoriporta e soprattutto alla festa del 1 maggio.
Il pecorino romano vanta, anch’esso, una lunghissima storia: prodotto già in epoca romano-imperiale, venne consumato per secoli, sia dalle classi povere che da quelle abbienti e oggi è entrato di diritto nella tradizione culinaria della Città Eterna.
Un’importante ricorrenza nella quale si possono degustare questi due alimenti in un unico, squisito piatto, è il cosiddetto “Maggetto“, che altro non è che il 1° Maggio festeggiato con una scampagnata durante la quale si allestiscono pic-nic, consumando piatti preparati secondo la tradizionale ricetta che vede impiegate le fave e il formaggio pecorino.
Tuttavia quest’anno le tavole nella tradizionale Festa dei lavoratori, rischiano di vedere un solo protagonista, il pecorino. Infatti a causa dell’anticipo di stagione originato dalle temperature elevate dei mesi scorsi, hanno accelerato la produzione delle fave, che sono giunte sul mercato nel pieno delle loro proprietà organolettiche alcune settimane prima del normale ciclo. Ora, in questo periodo e soprattutto in vista del 1 maggio, le famose fave romanesche sono a fine produzione, e come per ogni prodotto ortofrutticolo in questa fase, risultano non più eccellenti, oltre ad una minore quantità disponibile, fatta eccezione per le produzioni dell'alto Lazio e della bassa Toscana. Infatti le fave che giungono da queste zone, oltre ad essere grandi risultano ancora dolci e tenere.
Di fatto, perché il tutto sia perfetto occorrono fave romanesche tenere e freschissime. Le fave fresche hanno un colore verde acceso, quelle secche invece sono di colore bruno e molto dure. Per verificare la freschezza della fava, bisogna accertarsi che il baccello sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare.
La nota positiva riguarda esclusivamente il prezzo. Come consuetudine il Centro Agroalimentare Roma, che segue l’andamento dei prezzi dei propri prodotti ortofrutticoli commercializzati, ha eseguito controlli anche sulle fave. Il prezzo medio spuntato quest’anno a ridosso del cosiddetto maggetto rispetto all’anno precedente, risulta essere inferiore di ben 30 centesimi di Euro/kg, 0,70 contro 1,00€. Dunque, per chi avrà la fortuna di trovare ed acquistare questi legumi ancora buoni, avrà la gradita sorpresa di trovarle ad un costo vantaggioso.
Per approfondimenti su questo ed altri prodotti, può accedere all’Area Consumatori di questo sito, dove potrà trovare schede stagionali, consigli e ricette.