Caratteristiche
Quando si trova
Varietà
Come sceglierla e conservarla
Perché fa bene alla salute
Nel Lazio
L’arancia è un “agrume”, ossia un frutto dalla buccia rugosa, diviso in spicchi e di sapore acido. Esistono arance amare e dolci, quest’ultime adatte alla produzione di frutti per il consumo fresco. L’arancio è una pianta originaria della Cina, dell’Indocina e di altri paesi del Sudest asiatico, diffusasi in seguito nel bacino del Mediterraneo ed introdotta in America da Cristoforo Colombo. L’Italia è un paese fortemente produttivo, specialmente in regioni quali la Sicilia (per il 60%) e la Calabria (al 20%), assieme a Spagna ed Africa settentrionale.
Le arance bionde a frutto ombelicato si trovano da dicembre fino a marzo-aprile; quelle bionde senza ombelico tra aprile-giugno, le pigmentate da metà dicembre fino a febbraio-marzo.
Le varietà che appartengono a questa specie si dividono in quattro gruppi: bionde a frutto ombelicato tipo Navel (polpa chiara, succo dolce, apirene, per il consumo fresco); bionde a frutto non ombelicato tipo Valencia (“cultivar”- differenti varietà coltivate - più diffusa al mondo, con pochi semi e poiché ricca in succo, valida sia per il consumo fresco che per i succhi); arance pigmentate tipiche dell’areale siciliano, tipo Tarocco (più importante cultivar pigmentata, con frutti succosi ed apireni), Moro (polpa quasi nera per l’elevata quantità di pigmenti) e Sanguinello (ricca in semi); arance tipo Vaniglia (con frutti a bassissimo tenore di acidità, usati per il taglio di succhi molto acidi).
La scelta deve ricadere su arance pesanti, con buccia sottile ed attaccata alla polpa. Se si conservano in un luogo fresco si mantengono in ottime condizioni per una settimana.
La vitamina C ed i flavonoidi, contenuti nel frutto, sono immunostimolanti (elementi preziosi per aumentare la resistenza dell’organismo alle infezioni) ed utili per rafforzare i capillari venosi. Le arance sono inoltre utili all’assorbimento del ferro. Studi recenti accreditano la possibilità, che chi consuma arance ed altri agrumi con maggior frequenza, si riveli meno esposto degli altri al pericolo dei tumori. Tra l’altro l’arancia è ricca in pectina (fibra solubile, che riduce il colesterolo, soprattutto l’“LDL”, il più nocivo), alla quale si riconosce un’efficacia nel ridurre i tassi di colesterolo nel sangue. Secondo il giudizio di alcuni nutrizionisti, consumando le arance lontano dai pasti, queste sarebbero più digeribili.
Coltivazioni fiorenti, per qualità e quantità, nel Lazio si concentrano soprattutto nella zona dell’Agro Pontino: a Castelforte e a Terracina, ma anche a Gaeta, Fondi e Formia: tutti centri in provincia di Latina.
Caratteristiche
L’arancia è un “agrume”, ossia un frutto dalla buccia rugosa, diviso in spicchi e di sapore acido. Esistono arance amare e dolci, quest’ultime adatte alla produzione di frutti per il consumo fresco. L’arancio è una pianta originaria della Cina, dell’Indocina e di altri paesi del Sudest asiatico, diffusasi in seguito nel bacino del Mediterraneo ed introdotta in America da Cristoforo Colombo. L’Italia è un paese fortemente produttivo, specialmente in regioni quali la Sicilia (per il 60%) e la Calabria (al 20%), assieme a Spagna ed Africa settentrionale.
Quando si trova
Le arance bionde a frutto ombelicato si trovano da dicembre fino a marzo-aprile; quelle bionde senza ombelico tra aprile-giugno, le pigmentate da metà dicembre fino a febbraio-marzo.
Varietà
Le varietà che appartengono a questa specie si dividono in quattro gruppi: bionde a frutto ombelicato tipo Navel (polpa chiara, succo dolce, apirene, per il consumo fresco); bionde a frutto non ombelicato tipo Valencia (“cultivar”- differenti varietà coltivate – più diffusa al mondo, con pochi semi e poiché ricca in succo, valida sia per il consumo fresco che per i succhi); arance pigmentate tipiche dell’areale siciliano, tipo Tarocco (più importante cultivar pigmentata, con frutti succosi ed apireni), Moro (polpa quasi nera per l’elevata quantità di pigmenti) e Sanguinello (ricca in semi); arance tipo Vaniglia (con frutti a bassissimo tenore di acidità, usati per il taglio di succhi molto acidi).
Come sceglierla e conservarla
La scelta deve ricadere su arance pesanti, con buccia sottile ed attaccata alla polpa. Se si conservano in un luogo fresco si mantengono in ottime condizioni per una settimana.
Perché fa bene alla salute
La vitamina C ed i flavonoidi, contenuti nel frutto, sono immunostimolanti (elementi preziosi per aumentare la resistenza dell’organismo alle infezioni) ed utili per rafforzare i capillari venosi. Le arance sono inoltre utili all’assorbimento del ferro. Studi recenti accreditano la possibilità, che chi consuma arance ed altri agrumi con maggior frequenza, si riveli meno esposto degli altri al pericolo dei tumori. Tra l’altro l’arancia è ricca in pectina (fibra solubile, che riduce il colesterolo, soprattutto l’“LDL”, il più nocivo), alla quale si riconosce un’efficacia nel ridurre i tassi di colesterolo nel sangue. Secondo il giudizio di alcuni nutrizionisti, consumando le arance lontano dai pasti, queste sarebbero più digeribili.
Nel Lazio
Coltivazioni fiorenti, per qualità e quantità, nel Lazio si concentrano soprattutto nella zona dell’Agro Pontino: a Castelforte e a Terracina, ma anche a Gaeta, Fondi e Formia: tutti centri in provincia di Latina.