Caratteristiche
Quando si trova
Varietà
Come sceglierlo e conservarlo
Come trattarlo
Perché fa bene alla salute
E' un grande “agrume” (frutto dalla buccia rugosa, diviso in spicchi e di sapore acido), di forma ovale od allungata e con scorza gialla, liscia o rugosa, con un picciolo corto, di colore verde. La parte interna (mesocarpo) è bianca e soffice con uno spessore, che costituisce circa il 70% del peso totale del frutto e serve per la preparazione di canditi. La polpa, suddivisa in 5-12 segmenti, non ha molti semi, è poco succosa ed ha un sapore acidulo ed amaro. Sembra che la pianta del cedro, sia originaria dell'India e della Birmania, in seguito si è diffusa in Persia e nei Paesi Mediterranei e, probabilmente nel III secolo a.c., in Italia.
Da metà novembre agli inizi di febbraio.
Tra i cedri si distinguono quelli a frutto acido, con fiori e germogli rosso-violocei e quelli meno diffusi a frutto dolce, con fiori bianchi. Tra i primi, la varietà più importante è la Diamante o Liscia (calabrese, molto aromatica) e la Etrog, tra i secondi ricordiamo la Corsican e la Salò.
Bisogna scartare i frutti con parti bianche e molli perché sono ammuffiti, quelli duri e con buccia verde perchè acerbi, aspri e con poco succo. Il colore della scorza deve essere intenso, la superficie uniforme e priva di ammaccature. E’ meglio conservare i cedri in cassette di legno, in un luogo fresco, cosicché si possano mantenere fino a 30 giorni, mentre in frigorifero l’eccessivo freddo potrebbe seccarli.
Con i cedri si possono ottenere, con l’aggiunta d’acqua, dei succhi dissetanti, ma generalmente per la scarsità del succo si utilizzano gli olii essenziali in profumeria oppure la scorza per ottenere canditi.
Il cedro è ricco di sali minerali e vitamina C, svolge un'azione disinfettante e depurativa, è inoltre ottimo per regolare la pressione del sangue.
Caratteristiche
E' un grande “agrume” (frutto dalla buccia rugosa, diviso in spicchi e di sapore acido), di forma ovale od allungata e con scorza gialla, liscia o rugosa, con un picciolo corto, di colore verde. La parte interna (mesocarpo) è bianca e soffice con uno spessore, che costituisce circa il 70% del peso totale del frutto e serve per la preparazione di canditi. La polpa, suddivisa in 5-12 segmenti, non ha molti semi, è poco succosa ed ha un sapore acidulo ed amaro. Sembra che la pianta del cedro, sia originaria dell'India e della Birmania, in seguito si è diffusa in Persia e nei Paesi Mediterranei e, probabilmente nel III secolo a.c., in Italia.
Quando si trova
Da metà novembre agli inizi di febbraio.
Varietà
Tra i cedri si distinguono quelli a frutto acido, con fiori e germogli rosso-violocei e quelli meno diffusi a frutto dolce, con fiori bianchi. Tra i primi, la varietà più importante è la Diamante o Liscia (calabrese, molto aromatica) e la Etrog, tra i secondi ricordiamo la Corsican e la Salò.
Come sceglierlo e conservarlo
Bisogna scartare i frutti con parti bianche e molli perché sono ammuffiti, quelli duri e con buccia verde perchè acerbi, aspri e con poco succo. Il colore della scorza deve essere intenso, la superficie uniforme e priva di ammaccature. E’ meglio conservare i cedri in cassette di legno, in un luogo fresco, cosicché si possano mantenere fino a 30 giorni, mentre in frigorifero l’eccessivo freddo potrebbe seccarli.
Come trattarlo
Con i cedri si possono ottenere, con l’aggiunta d’acqua, dei succhi dissetanti, ma generalmente per la scarsità del succo si utilizzano gli olii essenziali in profumeria oppure la scorza per ottenere canditi.
Perché fa bene alla salute
Il cedro è ricco di sali minerali e vitamina C, svolge un'azione disinfettante e depurativa, è inoltre ottimo per regolare la pressione del sangue.