Abbiamo tardato, sia pure non volendo, a pubblicare la striscia di novembre ingannati, si fa per dire, da un autunno che potremmo definire bizzarro se non fosse per i danni e per le vittime che ha provocato nei giorni scorsi. Gli esperti dicono che dobbiamo abituarci a questi eventi estremi ma a noi non piace pensare di dover fare l’abitudine a tanti disastri. Vogliamo invece spezzare una lancia nel segno della speranza che presto si ritrovi un equilibrio, tra noi e la natura, che sembra sia andato irrimediabilmente perduto.
NOVEMBRE (R. Mucci)
Un velo d’acqua trema
al calore d’un raggio
una foglia di faggio
si distacca e non cade.
Lembi di nebbie rade
fumano a fior di terra
dal leggio di una serra
piovon gocce iridate.
Sulle cose create
che sembravano morte
che sembravano assorte
in un sonno dolente
ecco!
Vola il sole d’oriente
con la chioma di nubi