“I mercati all’ingrosso, nonostante le difficoltà legate al trasporto e alla logistica, hanno garantito la distribuzione di un’ampia gamma di prodotti”.
Produttori, grossisti e distributori di prodotti agricoli e pesce freschi sono stati tra gli operatori che hanno continuato a lavorare fin dall’inizio della pandemia del COVID-19. I soci del consorzio Centro Agroalimentare Roma hanno dovuto adeguare i loro metodi di lavoro adottando norme igieniche e di sicurezza più rigorose, spesso a costi operativi più elevati, per garantire la consegna di prodotti stagionali e regionali ai mercati di Roma e dintorni.
“La pandemia ha scatenato una crisi economica e sociale inimmaginabile”, affermano i soci del consorzio. “Nel giro di pochissimo tempo abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini, anche quelle più scontate, come fare la spesa, uscire a mangiare una pizza o fare una semplice passeggiata”.
Tra le restrizioni alla circolazione e al commercio per il COVID-19, i consumatori si sono rivolti sempre più ai mercati di quartiere che, tradizionalmente, sono stati il perno della spesa alimentare per generazioni di italiani prima che le grandi catene di supermercati diventassero così diffuse.
“Abbiamo assistito all’aumento della domanda di frutta e verdura. Noi addetti ai lavori non abbiamo mai smesso di lavorare, garantendo generi di prima necessità come frutta e verdura fresca, legumi, pesce e servizi a chi era a casa. Abbiamo garantito la disponibilità di alimenti sani e regionali, nonché la trasparenza dei prezzi”.