Anticorruzione

    Anticorruzionearticolo20150601Bilancio chiuso positivamente per il Centro Agroalimentare Roma

    L’Assemblea Ordinaria di CAR ha approvato ad unanimità il bilancio di esercizio di CAR ScpA chiuso alla data del 31.12.2014.
    I soci hanno rappresentato tutti grande soddisfazione ed hanno formulato i loro ringraziamenti per questo importante e “valoroso” risultato.

    Infatti, l'esercizio 2014 chiude con una valore della produzione di 16,5 milioni, in aumento del 3,5% rispetto al 2013, che colloca il Car al primo posto in Italia per fatturato (e al quarto in Europa) rispetto ad altri centri analoghi. L'utile netto è più che raddoppiato, da 621mila euro a 1,4 milioni, seppure beneficiando dell'effetto di partite straordinarie per 2 milioni, contributi in conto interessi non riscattati legati alla chiusura di un vecchio mutuo agevolato rifinanziato per 12 anni, con 15 milioni, da Bcc Roma. Il risultato è stato raggiunto nonostante un aumento di costi per servizi, da un milione circa, e accantonamenti e svalutazioni per circa 800 milioni. "Sono oneri legati alla doppia crisi che grava sul Car, quella del settore immobiliare (Car dispone di 300 mila metri quadrati di spazi locati agli operatori) e quello dei consumi alimentari - spiega il direttore generale, Fabio Massimo Pallottini -. Sui costi per servizi ha inciso invece l'aumento delle spese per la sicurezza. Il Car è come un posto di frontiera, dopo Lampedusa ci siamo noi. La pressione di stranieri, spesso irregolari, che cercano di forzare gli accessi per trovare un lavoro occasionale all'interno della struttura è sempre più forte e noi dobbiamo pagare i servizi di sorveglianza. E poi ci sono le svalutazioni per i canoni non pagati sugli spazi locati".

    I risultati estremamente positivi dell’ltimo bilancio sono il frutto di un lavoro costante e sono il risultato delle azioni previste dal Piano Industriale 2011 – 2015, che ha posto l’equilibrio di bilancio al centro della propria azione – dichiarano Valter Giammaria e Massimo Pallottini, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di CAR S.c.p.A. – Oggi il CAR rappresenta nel panorama nazionale un modello di eccellenza che dimostra come gestione pubblica non sempre debba tradursi in inefficienza e perdita economica – ribadiscono.
    “ Obiettivi dei prossimi anni – dichiarano ancora Giammaria e Pallottini - saranno quelli di consolidare i risultati economici ma soprattutto contribuire alla crescita di quel vasto tessuto di imprese (sono circa 400 per oltre 2000 occupati), che operano all’interno del Centro, con un occhio di riguardo soprattutto a quelle insediate all’interno dei Mercati.”
    “Il Centro Agroalimentare può infatti rappresentare sempre di più una infrastruttura puntuale di grande rilievo che può svolgere funzioni preziose a supporto dell’agricoltura e del commercio della nostra regione. “

    Car è entrata di recente a far parte di Italmercati-Reti di imprese, di cui Pallottini è presidente. Questo cartello tra i cinque maggiori centri agroalimentari italiani (Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze) punta ad economie di scala per la riduzione dei costi (l'energia) e ad iniziative internazionali. «È uno strumento che ha una valenza imprenditoriale, per aumentare le efficienze, sostenere lo sviluppo, esportare sistemi e know how» spiega Pallottini. È possibile pensare, in futuro, ad una governance societaria comune tra i maggiori centri italiani? «A titolo personale posso dire che sicuramente consentirebbe di fare molte più sinergie e aiuterebbe lo sviluppo di queste attività».

    Cliccando sul link di seguito, è possibile scaricare la Relazione degli Amministratori in formato pdf.

    Relazione Amministratori 2014.pdfBILANCIO CAR 2014.pdfRelazione Amministratori 2014BILANCIO CAR 2014.pdfBILANCIO CAR 2013.pdfBILANCIO CAR 2012.pdfPUBLIC9.0a.deamicis2014123010415820150709124651


    Anticorruzionearticolo20150601Bilancio chiuso positivamente per il Centro Agroalimentare Roma

    L’Assemblea Ordinaria di CAR ha approvato ad unanimità il bilancio di esercizio di CAR ScpA chiuso alla data del 31.12.2014.
    I soci hanno rappresentato tutti grande soddisfazione ed hanno formulato i loro ringraziamenti per questo importante e “valoroso” risultato.

    Infatti, l'esercizio 2014 chiude con una valore della produzione di 16,5 milioni, in aumento del 3,5% rispetto al 2013, che colloca il Car al primo posto in Italia per fatturato (e al quarto in Europa) rispetto ad altri centri analoghi. L'utile netto è più che raddoppiato, da 621mila euro a 1,4 milioni, seppure beneficiando dell'effetto di partite straordinarie per 2 milioni, contributi in conto interessi non riscattati legati alla chiusura di un vecchio mutuo agevolato rifinanziato per 12 anni, con 15 milioni, da Bcc Roma. Il risultato è stato raggiunto nonostante un aumento di costi per servizi, da un milione circa, e accantonamenti e svalutazioni per circa 800 milioni. "Sono oneri legati alla doppia crisi che grava sul Car, quella del settore immobiliare (Car dispone di 300 mila metri quadrati di spazi locati agli operatori) e quello dei consumi alimentari – spiega il direttore generale, Fabio Massimo Pallottini -. Sui costi per servizi ha inciso invece l'aumento delle spese per la sicurezza. Il Car è come un posto di frontiera, dopo Lampedusa ci siamo noi. La pressione di stranieri, spesso irregolari, che cercano di forzare gli accessi per trovare un lavoro occasionale all'interno della struttura è sempre più forte e noi dobbiamo pagare i servizi di sorveglianza. E poi ci sono le svalutazioni per i canoni non pagati sugli spazi locati".

    I risultati estremamente positivi dell’ltimo bilancio sono il frutto di un lavoro costante e sono il risultato delle azioni previste dal Piano Industriale 2011 – 2015, che ha posto l’equilibrio di bilancio al centro della propria azione – dichiarano Valter Giammaria e Massimo Pallottini, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di CAR S.c.p.A. – Oggi il CAR rappresenta nel panorama nazionale un modello di eccellenza che dimostra come gestione pubblica non sempre debba tradursi in inefficienza e perdita economica – ribadiscono.
    “ Obiettivi dei prossimi anni – dichiarano ancora Giammaria e Pallottini – saranno quelli di consolidare i risultati economici ma soprattutto contribuire alla crescita di quel vasto tessuto di imprese (sono circa 400 per oltre 2000 occupati), che operano all’interno del Centro, con un occhio di riguardo soprattutto a quelle insediate all’interno dei Mercati.”
    “Il Centro Agroalimentare può infatti rappresentare sempre di più una infrastruttura puntuale di grande rilievo che può svolgere funzioni preziose a supporto dell’agricoltura e del commercio della nostra regione. “

    Car è entrata di recente a far parte di Italmercati-Reti di imprese, di cui Pallottini è presidente. Questo cartello tra i cinque maggiori centri agroalimentari italiani (Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze) punta ad economie di scala per la riduzione dei costi (l'energia) e ad iniziative internazionali. «È uno strumento che ha una valenza imprenditoriale, per aumentare le efficienze, sostenere lo sviluppo, esportare sistemi e know how» spiega Pallottini. È possibile pensare, in futuro, ad una governance societaria comune tra i maggiori centri italiani? «A titolo personale posso dire che sicuramente consentirebbe di fare molte più sinergie e aiuterebbe lo sviluppo di queste attività».

    Cliccando sul link di seguito, è possibile scaricare la Relazione degli Amministratori in formato pdf.

    Relazione Amministratori 2014.pdfBILANCIO CAR 2014.pdfRelazione Amministratori 2014BILANCIO CAR 2014.pdfBILANCIO CAR 2013.pdfBILANCIO CAR 2012.pdfDRAFT9.1a.deamicis2014123010415820150709124741