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Guidonia 07 marzo 2014. In linea con l’andamento dell’ultimo periodo, gli scambi di questa settimana si sono confermati su bassi livelli.
Nel comparto degli agrumi si rileva una buona disponibilità delle arance Tarocco siciliane che, rispetto a quelle calabresi, diminuiscono di prezzo di circa 0,10 €/kg. Il prezzo del mandarino tardivo, al contrario, è aumentato, passando da 0,50-1,10 €/kg a 1,00-1,20 €/kg.
Rispetto alla scorsa settimana i prezzi dei kiwi e delle mele rimangono sostanzialmente stabili, mentre le fragole subiscono alcune diminuzioni di prezzo. In particolare la varietà Candonga arriva a 2,50-4,00 €/vaschetta. Si inizia a vedere la prima produzione di pere William dal Sudafrica mentre il prezzo della varietà Conference 70-75 dell’Emilia Romagna arriva a 1.30 €/kg.
Nel comparto dei prodotti esotici si registrano diversi rialzi, in quanto nei Paesi di provenienza sta iniziando la stagione autunnale e di conseguenza la produzioni stanno diminuendo. Il prezzo del lime messicano è passato da 2,20 €/kg della scorsa settimana a 3,80-4,50 €/kg. Vicino al raddoppio il prezzo massimo del tamarindo 7,50-14,00 €/kg. Altri rialzi hanno riguardato le banane platano 1,00-1,40 €/kg, la yucca 1,60-1,90 €/kg e lo zenzero 4,00-5,00 €/kg. In controtendenza il mango Tommy Atkins 5,40-5,60 €/kg.
Per quanto riguarda gli ortaggi, si registrano aumenti di circa 0.20 €/kg per diverse tipologie, quali il cavolfiore bianco 0,60-0,80 €/kg, la cicoria catalogna a puntarelle 0,60-0,80 €/kg e le cime di rapa 0,70-0,80 €/kg. Le lattughe e le indivie scendono di prezzo di circa 0,10 €/kg.
In aumento di 0,10-0,20 €/kg i prezzi del carciofo romanesco Apollo 11-13 0,60-0,80 €/cad, delle melanzane chiare lunghe di provenienza Italia 0,80-1,10 €/kg, dei peperoni lunghi gialli 1,60-2,00 e lunghi rossi 1,50-1,90 €/kg della Sicilia. I pomodori hanno mostrato rialzi generalizzati di 0,10-0,30 €/kg per tutte le varietà, ad eccezione dei ciliegini medi siciliani e dei costuluti tipo Merinda che rilevano cali di ben 0,20 €/kg . Forte aumento per il prezzo delle zucchine costolute 14-21 cm con fiore che rincarano di ben 0,50 €/kg, portandosi su 1,80-2,20 €/kg.
Guidonia 4 marzo 2014. Le rilevazioni effettuate presso il Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma hanno riscontrato buoni quantitativi di prodotto ittico pescato, ma i livelli delle commercializzazioni risultano essere ancora non molto elevati.
Il clima, a causa di un vortice di bassa pressione che insisterà sul Mediterraneo Centrale, sarà contraddistinto da una nuvolosità irregolare e variabile, con schiarite più ampie e durature tra il Mar Ligure e il Mar di Corsica, e in condizioni di instabilità che si tradurranno in piogge o rovesci sparsi su medio e basso Adriatico, medio e basso Tirreno e mari intorno alle Isole. La ventilazione sarà in parziale attenuazione ma in prevalenza ancora moderata con lo Scirocco sul basso Adriatico, il Libeccio sullo Ionio, il Maestrale nei canali delle Isole e venti da nord-nordest altrove. I venti potranno soffiare anche forti intorno alla Sardegna e nel Canale di Sicilia mentre i mari saranno: molto agitato il Canale di Sicilia, agitati quello di Sardegna, il Mare di Sardegna e il Tirreno meridionale, da poco mosso a mosso il basso Adriatico, mossi o molto mossi gli altri bacini. Con queste previsioni, è presumibile prevedere quantitativi di pesca nella media del periodo, senza quindi ulteriori rincari di prezzi.
L’andamento settimanale dei crostacei è risultato stabile, anche se sono stati del tutto assenti alcuni prodotti come la mazzancolla e la pannocchia. Gli scampi di I taglia rimangono sui 45.00-50.00 €/kg, la II si attesta sui 25.00-30.00 €/kg mentre la I taglia dei Gamberi Rossi 6-12 U/kg si stabilizza sui 35.00 €/kg.
Per i molluschi cefalopodi, il prezzo del calamaro 300-400 gr pescato nell’Atlantico Nord-orientale sale da 13,00-14,00 €/kg della scorsa settimana a 14,00-15,50 €/kg. Allo stesso modo, il prezzo del calamaro del Mediterraneo 250-300 gr è passato da 16,00 €/kg a 18,00-22,00 €/kg.
Incrementi generalizzati di prezzi anche tra i pesci, ed in particolare per la frittura mista del Tirreno che sale a 7,00-8,00 €/kg, per il pesce San Pietro dell’Atlantico Nord-orientale che arriva a 16,00-18,00 €/kg e per lo spinarolo del Mediterraneo a 5,00-7,00 €/kg. Altri incrementi hanno interessato tutte le pezzature della spigola, poco presente sul mercato, raggiungendo il prezzo massimo di 30,00 €/kg per il prodotto del Mediterraneo di 2.00+ kg. L’alice rimane su un livello di prezzo molto elevato, la grande viene 7.00-8.00 €/kg mentre la piccola 3.50-5.00 €/kg; anche il nasello di I, II e III taglia si attesta su prezzi notevoli, rispettivamente 12.00-14.00, 8.00-10.00 e 6.00-7.00 €/kg.
Si sono osservate, al contrario, delle riduzioni di prezzo per il prezzo del cappone del Mediterraneo 15,00-18,00 €/kg e del pagello del Mediterraneo 16,00-18,00 €/kg . In forte calo anche il prezzo dello scorfano del Mediterraneo, passato da 18,50-23,50 €/kg della scorsa settimana a 13,00-18,00 €/kg di quella attuale.
Nel comparto dell’allevato si è registrato un aumento dei prezzi dell’orata della Grecia per tutte le pezzature: in particolare, per la pezzatura più grande il prezzo è passato da 6,00-6,20 €/kg della scorsa settimana a 6,20-7,00 €/kg di quella attuale. In aumento anche il prezzo della vongola verace della Sardegna, che da 4,00-8,00 €/kg si è portato su 8,00-15,00 €/kg. Al contrario, si è registrata una lieve flessione per il prezzo del lupino, che si è attestato questa settimana su 3,00-6,50 €/kg. Per i crostacei non si è rilevata nessuna variazione dei prezzi.