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20 Gennaio 2017

Fruit Logistica 2012: il CAR e il Mof insieme per il “Sistema Lazio”

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Berlino, 9 febbraio 2012. Anche quest'anno, il Centro Agroalimentare Roma non ha mancato il suo  appuntamento con la principale fiera europea e mondiale del settore ortofrutticolo: la Fruit Logistica di Berlino.
Con 56.000 visitatori di 139 nazionalità diverse e 2.537 espositori giunti da altrettante 84, questa XIX edizione non solo è stata la fiera dei record, ma ha anche visto per la prima volta, grazie agli sforzi della Regione Lazio, il CAR di Roma e il MOF di Fondi insieme per promuovere il territorio con le proprie eccellenze agroalimentari e rilanciare il "Sistema Lazio". Durante i tre giorni della kermesse, presso lo spazio espositivo allestito da Regione, CAR e Mof, si sono svolti importanti incontri e convegni come ad esempio "Il ruolo dei Centri Agroalimentari del Lazio per lo sviluppo della filiera ortofrutticola", nel quale l'Assessore alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti della Regione Lazio, Pietro di Paolo (nella foto di apertura), è intervenuto dichiarando: "Il Lazio produce circa il dieci per cento della ricchezza nazionale ed è al secondo posto per PIL e numero di imprese. Per rispondere alla pressione locale di una crisi che non ha confini, dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze, come quelle del comparto agroalimentare, e realtà riconosciute quanto radicate, quali il Mof e il CAR, così da rilanciare il "Sistema Lazio". L'export, infatti, è una voce molto importante dell'economia regionale». «Puntiamo - ha proseguito Di Paolo - innanzitutto sulla qualità dei prodotti del Lazio. A questo proposito c'è un impegno comune fra Regione, CAR e Mof, per sviluppare questo tipo di percorso. Annuncio che sarà istituito un tavolo permanente, presso l'assessorato alle Attività produttive, con l'obiettivo di creare i presupposti per rendere concrete le prospettive di crescita del comparto agroalimentare». Nello stesso workshop sono poi intervenuti il Presidente di Cargest Vitangelo Tizzano (il primo da sinistra nella foto qui sopra) che proseguendo sulla stessa linea dell'Assessore Di Paolo ha affermato: "L'importanza dei centri agroalimentari nel mondo agricolo è fondamentale per contribuire alla crescita ed allo sviluppo delle produzioni agricole regionali", ed il Presidente del MOF Michele Pasca Raymondo. Inoltre un altro importante contributo è stato dato dal prof. Roberto della Casa dell'Alma Mater – Università di Bologna sulla Rilevanza dei mercati Laziali nell'Economia Regionale con particolare attenzione agli aspetti economici e logistici.
La giornata è poi proseguita con un altro importante workshop su "la Qualità certificata dei Centri Agroalimentari del Lazio a garanzia dei consumatori l'esperienza marchio SIMOF e il progetto marchio CAR" nel quale è intervenuto l'Amministratore Delegato di Cargest Fabio Massimo Pallottini (il secondo da sinistra nella foto qui a fianco) che ha ribadito: "La sinergia di due grandi realtà come il CAR e il MOF è fondamentale per promuovere un territorio che fa della qualità il proprio porta bandiera. Riunire in un unico "Sistema Lazio" l'intero comparto ortofrutticolo regionale è fondamentale per rilanciare un settore essenziale, in un contesto fortemente competitivo e globalizzato, specie in un momento tanto difficile per l'economia mondiale."
Presenti, anche un nutrito numero di operatori grossisti del Centro Agroalimentare Roma che, nei tre giorni della fiera hanno avuto l'opportunità di stringere relazioni, intese e sinergie imprenditoriali con aziende, produttori e colleghi dei numerosi Paesi presenti. Dopo la chiusura dell'evento, l'AD di Cargest Pallottini ha concluso: "Grazie agli accordi presi con la Regione Lazio, questo di Berlino non sarà l'unico importante appuntamento del settore ortofrutticolo ma, altre manifestazioni di grande interesse, e a livello europeo, ci vedranno protagonisti".

 

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20 Gennaio 2017

Asparago

AsparagoAsparagoasparago

Caratteristiche
E’ un ortaggio le cui parti commestibili sono dei germogli, detti turioni, che si sviluppano alla base di rizomi interrati (fusti), detti zampe. I turioni hanno forma allungata, sono carnosi e di tonalità: verde, bianca o violetta. L’asparago originario dell'Asia, era già conosciuto, come pianta spontanea (asparagina), al tempo degli Egizi, che ne diffusero la coltivazione nell’areale mediterraneo.

Quando si trova
La stagione degli asparagi va dalla fine di marzo fino a maggio-giugno.

Varietà
Esistono i tipici turioni bianchi di Bassano e di Cesena, l'asparago verde di Altedo (Bo) ad Indicazione Geografica Protetta, gli asparagi verdi Mary Washington e gli asparagi violetti Napoletani.

Come sceglierlo e conservarlo
I turioni devono essere dritti, sodi, integri, senza ammaccature ed i gambi devono risultare poco legnosi. Si conservano in frigorifero, avvolti in un panno umido, per circa 4 giorni, oppure si possono immergere anche in acqua fredda, ma non durano più di un giorno.

Come trattarlo
Le punte sono la parte migliore dell’asparago, perché senza scarto, mentre dal gambo va tolta la parte finale fibrosa. Per cuocerli si riuniscono in mazzetti, legandoli con filo bianco da cucina, per eliminare più facilmente l’acqua di scolatura.

Perché fa bene alla salute
Gli asparagi sono ricchi di fibre, vitamina A, B1, B2, C e PP, sali minerali (calcio, fosforo, magnesio e potassio, importanti per ossa, sangue e tessuti), proteine, asparagina (costituente di sostanze proteiche), zuccheri ed elementi antiossidanti. Sebbene diano uno scarso apporto di calorie, hanno la caratteristica di stimolare l'appetito. Sono depurativi e diuretici, perciò sconsigliati a chi soffre di disturbi renali, di calcoli, prostatiti e cistiti.

Nel Lazio
L’asparago verde di Canino e di Montalto di Casto ha raggiunto in poco tempo un posto di primo piano nel panorama dei prodotti agricoli di qualità della Tuscia Viterbese. La sua caratteristica primaria è che si può mangiare senza scarti.

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20 Gennaio 2017

Albicocca

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Caratteristiche
L’albicocca è una piccola “drupa” (tipo di frutto con la parte esterna sottile, la media carnosa e l’interna, che contiene il seme, legnosa), profumata, tondeggiante e vellutata. Possiede una buccia sottile ed una polpa carnosa color arancio. L'origine dell'albicocco è triplice: cinese, centro-asiatica ed iranocaucasica, in seguito la pianta si è diffusa fino in Armenia, tanto che i romani, che duemila anni fa l’introdussero in Europa, la chiamavano armeniacum, vale a dire armena. Oggi viene coltivata nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo (come l'Italia, la Spagna, la Francia, la Grecia, la Turchia ed i Paesi Arabi) e negli Stati Uniti a partire dal 1700. In particolare in Italia, le maggiori regioni produttrici sono Campania, Emilia Romagna, Basilicata e Sicilia.

Quando si trova
Da metà giugno fino ad agosto.

Varietà
Le varietà più pregiate sono la Monaco, la Baracca, la Reale di Imola, la Luizet,l a Precoce Cremonini e la Val Venosta. Oltre a queste si coltivano la Tyrinthos, l'Aurora, la Portici, la Boccuccia, la Fracasso, la San Castrese, la Sungiant e la Caldesi.

Come sceglierla e conservarla
E’ bene scegliere le albicocche con la buccia di un colore giallo-arancio carico e la polpa soda, senza ammaccature. Non sono molto indicate per la conservazione in frigorifero, anche se vi possono rimanere all’incirca per 5 giorni. Se quando si acquistano sono ancora dure, vanno tenute per alcuni giorni a temperatura ambiente, in modo da terminare il processo di maturazione.

Perché fa bene alla salute
Le albicocche, facilmente digeribili, hanno un buon valore nutritivo e dietetico. Anche se per l’80% sono costituite da acqua, contengono molta vitamina A e C e molti minerali come calcio e potassio, quest’ultimo in effetti aiuta il cuore ed i muscoli a funzionare, evitando i crampi. L'albicocca è inoltre indicata per combattere il nervosismo, l’insonnia e l’astenia psicofisica, grazie alla serotonina, altresì nelle convalescenze, nell'iperuricemia (per creare una riserva alcalina) e nel periodo dell'accrescimento.

Nel Lazio
Nella nostra regione, interessanti produzioni, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, si riscontrano a Monte Porzio Catone (nei Castelli Romani), nelle zone limitrofe al lago di Bolsena (Viterbo), a Palombara Sabina (Rm), a Monteporro ed a Sonnino (Latina).

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20 Gennaio 2017

25 Gennaio 2013

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20 Gennaio 2017

Listino 5 febbraio

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