Castagna

    CastagnaCastagnaCastagna

    Caratteristiche
    Innanzitutto vanno distinte le castagne dai marroni. Per alcuni, l’unica vera differenza è la dimensione più piccola delle castagne. Ma per altri, il marrone ha caratteristiche qualitative migliori rispetto alle castagne e può essere riconosciuto da queste ultime poiché ha un sapore più dolce e più profumato, una pezzatura comunque maggiore e perché è protetto, sotto la buccia, da una sottile pellicina che può essere asportata senza difficoltà. La castagna, tonda da un lato e piatta dall'altro, ha una buccia resistente color marrone e la polpa chiara ricoperta da una pellicola rosso-bruna. La base è chiara e tondeggiante mentre il seme – e cioè la parte edule – è costituito da una sostanza farinosa alimentare di sapore dolce e accentuato valore calorico-nutritivo, che nel passato contribuì a farne una sorta di “pane dei poveri”. Il castagno è originario dell'Europa meridionale, dell’Africa settentrionale, dell’Asia occidentale. In Italia, le regioni maggiormente produttive, sono la Campania, la Sicilia, il Lazio, il Piemonte e la Toscana.

    Quando si trova
    I marroni maturano intorno alla fine di settembre e si trovano fino ai dicembre, come le castagne, mentre gli ibridi eurogiapponesi si trovano all’inizio di settembre e i giapponesi da fine agosto ad inizio settembre.

    Varietà
    Ci sono 4 gruppi varietali. 1) Marroni: di pezzatura medio-grossa, hanno all’interno della buccia frutti interi non divisi, con la pellicola, che non penetra nella polpa e che si stacca facilmente con la pelatura. Esempi di varietà sono il Marrone Fiorentino, il Marrone di Caprese, il Michelangelo, il Marrone di Viterbo, il Marrone di Marradi, il Marrone di Castel del Rio, il Marrone di Susa, il Marrone di S. Mauro di Saline, il Marrone di Chiusa Pesio, il Marroncino di Borgovelino, il Marrone Comballe (Francia), il Marrone Bouche Rouge (Francia), il Marrone Goujounac (Francia) ed il Marrone Belle Epine (Francia). 2) Castagne: di pezzatura più piccola, sono caratterizzate da una pellicola interna, che penetra in profondità nella polpa, i frutti sono destinati al consumo fresco ed alla trasformazione in castagne secche. Le varietà più diffuse sono la Castagna della Madonna di Canale d’Alba (a maturazione precoce), la Bracalla (frutto di grosse dimensioni), il Garrone rosso (pregiata per il sapore della polpa e la pezzatura), il Pistoiese, la Reggiolana, la Castagna di Montella (ottima per le castagne secche), la N’zerta, la Riggiola e la Gabbiana. 3) Ibridi Eurogiapponesi: derivano da incroci tra il castagno europeo (Castanea sativa) ed il castagno giapponese (Castanea crenata) e sono stati introdotti in Italia, verso la metà degli anni ’70. Le varietà più note sono il Primato, il Precoce Migoule, la Bournette, il Bouche De Betizac, Marsol. 4) Giapponesi: di pezzatura media. Le più importanti varietà sono Tanzawa e Ginyose.

    Come sceglierla e conservarla
    La buccia deve essere integra, di colore brillante ed uniforme, priva di parti colorate di verde o scure, se è raggrinzita e non aderente alla polpa, la castagna è vecchia, mentre se ci sono dei forellini, significa che il frutto è stato attaccato dai parassiti. Se le castagne, per alcune ore, sono immerse nell'acqua ed alcune tornano in superficie, significa che queste non sono buone. Per conservarle si possono stendere su di un vassoio al fresco, e lasciare così per circa 2 settimane. Si possono congelare e mantenere per un anno, ma con tutta la buccia, dopo averle lavate, asciugate ed incise.

    Perché fa bene alla salute
    Sono ricche di sali minerali, di potassio, di fosforo, zolfo, magnesio, cloro, calcio, ferro e sodio. Tra le vitamine sono presenti la B1, B2, C e PP. Contengono zuccheri, proteine e grassi. Sebbene siano frutti a polpa, hanno un contenuto di acqua elevato e sono altamente energetiche.

    Nel Lazio
    Famosi sono il marrone di Arcinazzo Romano (Roma), la castagna dei Monti Cimini tra Vallerano (oggetto di Dop) Canepina, Ronciglione, Caprarola, Soriano nel Cimino, Carbognano, Vetralla (Viterbo); il marrone di Segni (Fr), la castagna di Terelle (Fr), quella reatina (Ri) tutelata da Indicazione geografica protetta, le castagne e i marroni della Tolfa area montana tra Roma e Civitavecchia; i marroni dell’area di Antrodoco (Borgovelino, Castel S. Angelo, Micigliano) al confine tra Lazio e Abruzzo.

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    Caratteristiche
    Innanzitutto vanno distinte le castagne dai marroni. Per alcuni, l’unica vera differenza è la dimensione più piccola delle castagne. Ma per altri, il marrone ha caratteristiche qualitative migliori rispetto alle castagne e può essere riconosciuto da queste ultime poiché ha un sapore più dolce e più profumato, una pezzatura comunque maggiore e perché è protetto, sotto la buccia, da una sottile pellicina che può essere asportata senza difficoltà. La castagna, tonda da un lato e piatta dall'altro, ha una buccia resistente color marrone e la polpa chiara ricoperta da una pellicola rosso-bruna. La base è chiara e tondeggiante mentre il seme – e cioè la parte edule – è costituito da una sostanza farinosa alimentare di sapore dolce e accentuato valore calorico-nutritivo, che nel passato contribuì a farne una sorta di “pane dei poveri”. Il castagno è originario dell'Europa meridionale, dell’Africa settentrionale, dell’Asia occidentale. In Italia, le regioni maggiormente produttive, sono la Campania, la Sicilia, il Lazio, il Piemonte e la Toscana.

    Quando si trova
    I marroni maturano intorno alla fine di settembre e si trovano fino ai dicembre, come le castagne, mentre gli ibridi eurogiapponesi si trovano all’inizio di settembre e i giapponesi da fine agosto ad inizio settembre.

    Varietà
    Ci sono 4 gruppi varietali. 1) Marroni: di pezzatura medio-grossa, hanno all’interno della buccia frutti interi non divisi, con la pellicola, che non penetra nella polpa e che si stacca facilmente con la pelatura. Esempi di varietà sono il Marrone Fiorentino, il Marrone di Caprese, il Michelangelo, il Marrone di Viterbo, il Marrone di Marradi, il Marrone di Castel del Rio, il Marrone di Susa, il Marrone di S. Mauro di Saline, il Marrone di Chiusa Pesio, il Marroncino di Borgovelino, il Marrone Comballe (Francia), il Marrone Bouche Rouge (Francia), il Marrone Goujounac (Francia) ed il Marrone Belle Epine (Francia). 2) Castagne: di pezzatura più piccola, sono caratterizzate da una pellicola interna, che penetra in profondità nella polpa, i frutti sono destinati al consumo fresco ed alla trasformazione in castagne secche. Le varietà più diffuse sono la Castagna della Madonna di Canale d’Alba (a maturazione precoce), la Bracalla (frutto di grosse dimensioni), il Garrone rosso (pregiata per il sapore della polpa e la pezzatura), il Pistoiese, la Reggiolana, la Castagna di Montella (ottima per le castagne secche), la N’zerta, la Riggiola e la Gabbiana. 3) Ibridi Eurogiapponesi: derivano da incroci tra il castagno europeo (Castanea sativa) ed il castagno giapponese (Castanea crenata) e sono stati introdotti in Italia, verso la metà degli anni ’70. Le varietà più note sono il Primato, il Precoce Migoule, la Bournette, il Bouche De Betizac, Marsol. 4) Giapponesi: di pezzatura media. Le più importanti varietà sono Tanzawa e Ginyose.

    Come sceglierla e conservarla
    La buccia deve essere integra, di colore brillante ed uniforme, priva di parti colorate di verde o scure, se è raggrinzita e non aderente alla polpa, la castagna è vecchia, mentre se ci sono dei forellini, significa che il frutto è stato attaccato dai parassiti. Se le castagne, per alcune ore, sono immerse nell'acqua ed alcune tornano in superficie, significa che queste non sono buone. Per conservarle si possono stendere su di un vassoio al fresco, e lasciare così per circa 2 settimane. Si possono congelare e mantenere per un anno, ma con tutta la buccia, dopo averle lavate, asciugate ed incise.

    Perché fa bene alla salute
    Sono ricche di sali minerali, di potassio, di fosforo, zolfo, magnesio, cloro, calcio, ferro e sodio. Tra le vitamine sono presenti la B1, B2, C e PP. Contengono zuccheri, proteine e grassi. Sebbene siano frutti a polpa, hanno un contenuto di acqua elevato e sono altamente energetiche.

    Nel Lazio
    Famosi sono il marrone di Arcinazzo Romano (Roma), la castagna dei Monti Cimini tra Vallerano (oggetto di Dop) Canepina, Ronciglione, Caprarola, Soriano nel Cimino, Carbognano, Vetralla (Viterbo); il marrone di Segni (Fr), la castagna di Terelle (Fr), quella reatina (Ri) tutelata da Indicazione geografica protetta, le castagne e i marroni della Tolfa area montana tra Roma e Civitavecchia; i marroni dell’area di Antrodoco (Borgovelino, Castel S. Angelo, Micigliano) al confine tra Lazio e Abruzzo.

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