Guidonia, 23 maggio 2013. Il Prof. Eugenio Del Toma, Primario Emerito in Dietologia e Diabetologia · Specialista in Scienza dell'Alimentazione e in Gastroenterologia, ha rilasciato sul quotidiano La Repubblica una sua dichiarazione che, con il suo permesso, riprendiamo e volentieri pubblichiamo.
Tutti i nutrizionisti sono impegnati a raccomandare cinque porzioni al giorno tra verdure e frutta. Tuttavia, le statistiche dicono che i consumi,complice forse l'infausta depressione economica, sono in calo, mentre paradossalmente è aumentato il consumo degli integratori, tra cui multivitaminici e antiossidanti di cui abbonda la frutta. A parole i sostenitori della frutta sono molti, compresi i ragazzi che invece non apprezzano le verdure. Nella realtà non è sempre facile trovare un scelta adeguata di frutta stagionale, tale da soddisfare anche i gusti personali. Non soltanto i diabetici si limitano a consumare solo le mele e poca altra frutta, ritenendo banane, fichi, caki e perfino il melone, improponibili per un presunto sovraccarico zuccherino. Riportiamo allora più razionalità nelle nostre scelte, senza mortificare il piacere e i vantaggi della varietà alimentare (gli agrumi abbandonano di vitamina C ma non hanno i carotenoidi dei caki, albicocche, melone, e viceversa). Se prendiamo come esempio le onnipresenti mele, le tabelle di composizione degli alimenti riportano: 94% di parte ed i bile, 11 grammi di "glucidi disponibili", quasi niente di proteine e grassi, con un totale di 45 kcal per 100 grammi al netto degli scarti. Pochi sanno, però, che i fichi freschi, temutissimi da coloro che cercano di presentarsi all'appuntamento estivo con qualche chilo in meno hanno solo 11,2 grammi di glucidi, per circa 47 kcal. Ovvero, buona intercambiabilità e perfino qualche vantaggio se ci riferiamo al peso di mercato, visto che la parte edibile dei fichi è soltanto il 72%. Se poi vogliamo considerare il melone, penalizzato dal gusto dolce ma non per questo da un eccesso di calorie, il contenuto glucidico è solo di 7,4 grammi perciò al netto degli scarti la parte edibile fornirà solo 33 calorie per 100 grammi.
Guidonia, 23 maggio 2013. Il Prof. Eugenio Del Toma, Primario Emerito in Dietologia e Diabetologia · Specialista in Scienza dell'Alimentazione e in Gastroenterologia, ha rilasciato sul quotidiano La Repubblica una sua dichiarazione che, con il suo permesso, riprendiamo e volentieri pubblichiamo.
Tutti i nutrizionisti sono impegnati a raccomandare cinque porzioni al giorno tra verdure e frutta. Tuttavia, le statistiche dicono che i consumi,complice forse l'infausta depressione economica, sono in calo, mentre paradossalmente è aumentato il consumo degli integratori, tra cui multivitaminici e antiossidanti di cui abbonda la frutta. A parole i sostenitori della frutta sono molti, compresi i ragazzi che invece non apprezzano le verdure. Nella realtà non è sempre facile trovare un scelta adeguata di frutta stagionale, tale da soddisfare anche i gusti personali. Non soltanto i diabetici si limitano a consumare solo le mele e poca altra frutta, ritenendo banane, fichi, caki e perfino il melone, improponibili per un presunto sovraccarico zuccherino. Riportiamo allora più razionalità nelle nostre scelte, senza mortificare il piacere e i vantaggi della varietà alimentare (gli agrumi abbandonano di vitamina C ma non hanno i carotenoidi dei caki, albicocche, melone, e viceversa). Se prendiamo come esempio le onnipresenti mele, le tabelle di composizione degli alimenti riportano: 94% di parte ed i bile, 11 grammi di "glucidi disponibili", quasi niente di proteine e grassi, con un totale di 45 kcal per 100 grammi al netto degli scarti. Pochi sanno, però, che i fichi freschi, temutissimi da coloro che cercano di presentarsi all'appuntamento estivo con qualche chilo in meno hanno solo 11,2 grammi di glucidi, per circa 47 kcal. Ovvero, buona intercambiabilità e perfino qualche vantaggio se ci riferiamo al peso di mercato, visto che la parte edibile dei fichi è soltanto il 72%. Se poi vogliamo considerare il melone, penalizzato dal gusto dolce ma non per questo da un eccesso di calorie, il contenuto glucidico è solo di 7,4 grammi perciò al netto degli scarti la parte edibile fornirà solo 33 calorie per 100 grammi.