Fermo pesca e spostamento dei consumatori nei luoghi di villeggiatura fanno aumentare i prezzi dei prodotti ittici.

    Fermo pesca e spostamento dei consumatori nei luoghi di villeggiatura fanno aumentare i prezzi dei prodotti ittici.articolo20140828Fermo pesca e spostamento dei consumatori nei luoghi di villeggiatura fanno aumentare i prezzi dei prodotti ittici.Grigliata in spiaggia

    Guidonia, 28 luglio 2014. L’attività di pesca della settimana si è svolta in modo ordinario. Tuttavia, la quantità di pesce disponibile nel Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma è stata ridotta sia per il fermo pesca nell’alto Adriatico che per la maggiore domanda da parte della ristorazione lungo le coste. L’attività di mercato è risultata su livelli medio bassi, con prezzi stabili o in rialzo per alcuni prodotti del pescato.

    Nel comparto dei crostacei si è registrato, rispetto alla scorsa settimana, un rialzo di 0,50 €/kg per il gambero rosa del Tirreno, il cui prezzo si è portato a 10,50-13,50 €/kg. Stabili i prezzi per gli altri prodotti.

    I prezzi dei molluschi bivalvi hanno confermato i livelli della scorsa settimana.

    Invece per quanto riguarda i molluschi cefalopodi, nel comparto si sono registrati aumenti di 1,00 €/kg rispetto alla scorsa settimana per il totano del Tirreno, sia di pezzatura media (9,00-10,00 €/kg) che piccola (6,00-7,00 €/kg). Rialzi fino a 4,00 €/kg si sono invece osservati per tutte le pezzature del polpo dell’Atlantico Nord-orientale (11,00-14,00 €/kg per la pezzatura maggiore).

    Nel settore dei pesci, l’acciuga ha registrato rialzi tra 0,20-1,40 €/kg per tutte le pezzature e provenienze: nello specifico, il prezzo del prodotto di pezzatura grande dell’Adriatico è passato da 2,60-2,80 €/kg della scorsa settimana a 3,80-4,20 €/kg. L’orata del Mediterraneo ha presentato un rialzo di 2,00 €/kg, portandosi a 24,00 €/kg per la pezzatura più piccola e a 26,00 €/kg per quella maggiore. Più accentuati sono stati gli incrementi tra i 2,00-5,00 €/kg registrati per il rombo liscio dell’Atlantico Nord-Est (15,00 €/kg), le triglie di fango del Mediterraneo (10,00 €/kg) e per tutte le pezzature e provenienze del nasello: in particolare, il prezzo del prodotto di pezzatura 400-600 gr del Tirreno è passato da 10,00-11,00 €/kg della scorsa settimana a 12,00-14,00 €/kg. Al contrario, si sono verificati dei cali tra 2,00-4,00 €/kg per la zuppa del Tirreno (5,00-7,00 €/kg), la cernia dell’Oceano Pacifico (12,00-13,50 €/kg) e per la sogliola dell’Atlantico Nord-orientale (14,50-18,00 €/kg per la pezzatura 350-500 gr).

    Prezzi sostanzialmente stabili per i prodotti di allevamento. Le uniche variazioni hanno riguardato la spigola greca, la cui pezzatura maggiore ha mostrato un incremento fino a 4,50 €/kg, toccando i 9,00-13,00 €/kg.

    Infine nel comparto del congelato, i prezzi si sono mantenuti stabili, confermando i valori della scorsa settimana.

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    Fermo pesca e spostamento dei consumatori nei luoghi di villeggiatura fanno aumentare i prezzi dei prodotti ittici.articolo20140828Fermo pesca e spostamento dei consumatori nei luoghi di villeggiatura fanno aumentare i prezzi dei prodotti ittici.Grigliata in spiaggia

    Guidonia, 28 luglio 2014. L’attività di pesca della settimana si è svolta in modo ordinario. Tuttavia, la quantità di pesce disponibile nel Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma è stata ridotta sia per il fermo pesca nell’alto Adriatico che per la maggiore domanda da parte della ristorazione lungo le coste. L’attività di mercato è risultata su livelli medio bassi, con prezzi stabili o in rialzo per alcuni prodotti del pescato.

    Nel comparto dei crostacei si è registrato, rispetto alla scorsa settimana, un rialzo di 0,50 €/kg per il gambero rosa del Tirreno, il cui prezzo si è portato a 10,50-13,50 €/kg. Stabili i prezzi per gli altri prodotti.

    I prezzi dei molluschi bivalvi hanno confermato i livelli della scorsa settimana.

    Invece per quanto riguarda i molluschi cefalopodi, nel comparto si sono registrati aumenti di 1,00 €/kg rispetto alla scorsa settimana per il totano del Tirreno, sia di pezzatura media (9,00-10,00 €/kg) che piccola (6,00-7,00 €/kg). Rialzi fino a 4,00 €/kg si sono invece osservati per tutte le pezzature del polpo dell’Atlantico Nord-orientale (11,00-14,00 €/kg per la pezzatura maggiore).

    Nel settore dei pesci, l’acciuga ha registrato rialzi tra 0,20-1,40 €/kg per tutte le pezzature e provenienze: nello specifico, il prezzo del prodotto di pezzatura grande dell’Adriatico è passato da 2,60-2,80 €/kg della scorsa settimana a 3,80-4,20 €/kg. L’orata del Mediterraneo ha presentato un rialzo di 2,00 €/kg, portandosi a 24,00 €/kg per la pezzatura più piccola e a 26,00 €/kg per quella maggiore. Più accentuati sono stati gli incrementi tra i 2,00-5,00 €/kg registrati per il rombo liscio dell’Atlantico Nord-Est (15,00 €/kg), le triglie di fango del Mediterraneo (10,00 €/kg) e per tutte le pezzature e provenienze del nasello: in particolare, il prezzo del prodotto di pezzatura 400-600 gr del Tirreno è passato da 10,00-11,00 €/kg della scorsa settimana a 12,00-14,00 €/kg. Al contrario, si sono verificati dei cali tra 2,00-4,00 €/kg per la zuppa del Tirreno (5,00-7,00 €/kg), la cernia dell’Oceano Pacifico (12,00-13,50 €/kg) e per la sogliola dell’Atlantico Nord-orientale (14,50-18,00 €/kg per la pezzatura 350-500 gr).

    Prezzi sostanzialmente stabili per i prodotti di allevamento. Le uniche variazioni hanno riguardato la spigola greca, la cui pezzatura maggiore ha mostrato un incremento fino a 4,50 €/kg, toccando i 9,00-13,00 €/kg.

    Infine nel comparto del congelato, i prezzi si sono mantenuti stabili, confermando i valori della scorsa settimana.

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