Il Centro Agroalimentare Roma chiamato a prefigurare la costruzione degli agromercati del futuro

    Il Centro Agroalimentare Roma chiamato a prefigurare la costruzione degli agromercati del futuroarticolo20151016Il Centro Agroalimentare Roma chiamato a prefigurare la costruzione degli agromercati del futuroLogo_campinas

    Campinas (Brasile), 16 ottobre 2015. Si è chiuso con un grande successo – non soltanto locale - Il XXIX Congresso dell’Unione mondiale centri agroalimentari all’Ingrosso (Wuwm) tenuto in quel lato di Sud America, il Brasile, che figura tra gli Stati con l’economia più dinamica. E più impegnati nella tutela ambientale, nella lotta alla fame e alle povertà, nella integrazione sociale con la limitazione degli squilibri e la riduzione degli sprechi, negli investimenti nei servizi pubblici, nella diffusione di stili alimentari che evitino malattie ed assicurino salute ai cittadini. Come hanno quindi notato con piacere i vertici del Wuwm ed i 400 delegati giunti nello Stato di San Paolo da 29 paesi (dall’Italia il Centro Agroalimentare Roma) per 4 giorni di confronto, studio, informazione e visite guidate – nel mercato del fresco “Ceasa” (Centrais de abastecimento) a Campinas e poi a San San Paolo nel “Ceagesp” (Companhia de Entrepostos Armazéns Gerais) – in questa fase il Governo brasiliano punta con fondata speranza sui centri agroalimentari all’ingrosso di nuova generazione.

    Il Brasile punta sui centri distributivi all’ingrosso per l’innovazione nel settore agroalimentare. 

    Grazie ai risultati ottimi ottenuti dalle migliori gestioni europee e statunitensi, in America latina si è diffusa la convinzione che questi impianti ad alta tecnologia possano contribuire a risolvere gravi problemi molto sentiti dai cittadini: la conservazione e la migliore distribuzione dei cibi freschi; la diffusione e l’efficientamento della catena del freddo, l’ottimizzazione della logistica per accorciar  percorsi e abbattere l’emissione di gas tossici; la piena valorizzazione dell’agricoltura; un rilancio dell’export; la crescita dei redditi agricoli, la riduzione dei rifiuti, l’aumento di energia prodotta da resti organici e fonti rinnovabili. Guida questa sfida “Abracen”, Associazione brasiliana dei Mercati agroalimentari all’ingrosso nella quale Mario Maurici de Lima Morais è presidente, top manager di “Ceagesp” a San Paolo e capo del Comitato organizzatore della “Wuwm Confercence”. Anzitutto in Brasile – ma non meno in Cile, Colombia, Uruguay, Paraguay, Perù, Costarica – il segnale lanciato a Campinas è stato recepito nelle sedi politiche, economiche, professionali, scientifiche anche grazie all’attenzione dei media all’evento. Un gioco di squadra del genere non poteva non dar risultati: la nascita di un’ala latinoamericana del Wuwm, il dialogo tra questa rete infrastrutturale e la Fao, un impegno di counselling & support offerto dai mercati fratelli stranieri. In quest’ambito prestigioso figura anche il Centro Agroalimentare Roma, non solo perché è tra i primi in Europa; perché la sua è l’istruttiva “case history” di vecchi mercati generali chiusi e trasferiti in periferia (in modernissimi impianti); perché le scelte finanziarie, edilizie, tecnologiche, logistiche, igienico-sanitarie adottate a Roma fanno scuola tra studiosi e manager come ottimale ”PPP” (Public private partnership). Ma anche perché a Campinas il Car è stato ufficialmente inserito nel “work team” che in collaborazione con la Fao definirà un modello operativo di financial feasibility nei settori degli “High tech building services”, del “Real estate development”, delle “Facility infrastructures”, delle “Renewable energies and green technologies”, delle “Innovative logistics”, delle “Smart Ict solutions”. Si tratta delle linee strategiche - in ambito finanziario, edilizio, tecnologico, telematico, agronomico, informativo – per  un ulteriore e portentoso sviluppo equilibrato dell’innovazione nei centri agroalimentari del futuro.

    Obiettivo di quest’opera complessa e impegnativa di pianificazione integrata – che ovviamente non inizia da zero, ma da saggi scientifici e studi tecnici della Fao che il work group dovrà verificare e standardizzare – è la stesura di un documento (con “guidelines”, “best practices”, “technicalities”, “regulatory policies”, “recommendations and guidances”, “criteria and methodologies”, “standard requirements”) che guidi la creazione dei nuovi mercati secondo principi e obiettivi attesi da Fao e Wuwm nei progetti, nei canoni gestionali, nelle reti infrastrutturali, nelle previsioni di costo, nelle dotazioni tecnologiche, nelle prestazioni di servizio. Non sarà un vano sforzo teorico o al massimo didascalico, perché già prima che finisse il congresso di Campinas, a San Paolo è stata annunciata la volontà di ricostruire il locale Centro Agroalimentare all’ingrosso in una cornice più idonea con i sistemi e le soluzioni degli agromercati all’avanguardia del mondo, in collaborazione con la Fao e la Wuwm. Secondo i ben informati, non tarderanno annunci simili da altri Paesi del Sud e del Centro America. Il dado è tratto. Il Continente latino americano punta molto sui mercati agroalimentari all’ingrosso.

    CAR ed Italmercati: le esperienze italiane nella integrazione di filiere, sistemi e mercati.

    Intitolato"Integração dos mercados atacadistas com os segmentos de produção e de varejo", che in italiano significa “L’integrazione di filiera nei mercati all’ingrosso con i segmenti della produzione e dei commerci al dettaglio”, venerdì 24 a Campinas si è svolto il dibattito moderato dal professor Josè Luiz Tejon (accademico in Brasile e negli Stati Uniti) e partecipato da Fabrizio Venturini (nella fotografia in basso, il quarto da sinistra, come Responsabile dei rapporti internazionali del Centro Agroalimentare Roma), da Carlos Eduardo Feoli Escalante (del Mercado Cenada/Costa Rica), da Timo Taulavuori (del Mercato di HelsinkiFinlandia) e da Sandra Banthem (del Maryland Food Center Authority di JessupUsa). Il funzionario del Car  ha annunciato la nascita di “Italmercati-Rete di Imprese” come network aziendale dei 5 agromercati principali italiani riuniti dall’obiettivo di integrare funzioni e servizi – dalle economie di scala nelle gestioni ai controlli igienico-sanitari, dalle esportazioni alla Ict, dalla formazione alla logistica – in un’ottica di compatibilità ambientali e di maggiore massa critica nella concorrenza globale. Ha poi raccontato la “case history” del lancio commerciale e pubblicitario del marchio “Cuor di Car”, che a Roma è condiviso da grossisti del Car e dettaglianti dei retail street markets. Infine, ha strappato applausi al pubblico di produttori e piccoli commercianti agricoli, spiegando la proposta del Car e  di “Italmercati” di utilizzare gli agromercati all’ingrosso anche nei controlli igienico-sanitari, per le verifiche di legittimità e di sicurezza, per le certificazioni qualitative delle merci. Date le ambizioni di rafforzare l’export di frutta in Europa, la possibilità di effettuare negli agromercati i controlli per asseverare i prodotti ai requisiti dell’Ue, su questa via in Brasile si cercherà di anticipare l’Italia….

    campinasManuel Estrada Nora Rodriguez presidente WuwmPUBLIC6.0a.deamicis2015101916100520151124160831


    Il Centro Agroalimentare Roma chiamato a prefigurare la costruzione degli agromercati del futuroarticolo20151016Il Centro Agroalimentare Roma chiamato a prefigurare la costruzione degli agromercati del futuroLogo_campinas

    Campinas (Brasile), 16 ottobre 2015. Si è chiuso con un grande successo – non soltanto locale – Il XXIX Congresso dell’Unione mondiale centri agroalimentari all’Ingrosso (Wuwm) tenuto in quel lato di Sud America, il Brasile, che figura tra gli Stati con l’economia più dinamica. E più impegnati nella tutela ambientale, nella lotta alla fame e alle povertà, nella integrazione sociale con la limitazione degli squilibri e la riduzione degli sprechi, negli investimenti nei servizi pubblici, nella diffusione di stili alimentari che evitino malattie ed assicurino salute ai cittadini. Come hanno quindi notato con piacere i vertici del Wuwm ed i 400 delegati giunti nello Stato di San Paolo da 29 paesi (dall’Italia il Centro Agroalimentare Roma) per 4 giorni di confronto, studio, informazione e visite guidate – nel mercato del fresco “Ceasa” (Centrais de abastecimento) a Campinas e poi a San San Paolo nel “Ceagesp” (Companhia de Entrepostos Armazéns Gerais) – in questa fase il Governo brasiliano punta con fondata speranza sui centri agroalimentari all’ingrosso di nuova generazione.

    Il Brasile punta sui centri distributivi all’ingrosso per l’innovazione nel settore agroalimentare. 

    Grazie ai risultati ottimi ottenuti dalle migliori gestioni europee e statunitensi, in America latina si è diffusa la convinzione che questi impianti ad alta tecnologia possano contribuire a risolvere gravi problemi molto sentiti dai cittadini: la conservazione e la migliore distribuzione dei cibi freschi; la diffusione e l’efficientamento della catena del freddo, l’ottimizzazione della logistica per accorciar  percorsi e abbattere l’emissione di gas tossici; la piena valorizzazione dell’agricoltura; un rilancio dell’export; la crescita dei redditi agricoli, la riduzione dei rifiuti, l’aumento di energia prodotta da resti organici e fonti rinnovabili. Guida questa sfida “Abracen”, Associazione brasiliana dei Mercati agroalimentari all’ingrosso nella quale Mario Maurici de Lima Morais è presidente, top manager di “Ceagesp” a San Paolo e capo del Comitato organizzatore della “Wuwm Confercence”. Anzitutto in Brasile – ma non meno in Cile, Colombia, Uruguay, Paraguay, Perù, Costarica – il segnale lanciato a Campinas è stato recepito nelle sedi politiche, economiche, professionali, scientifiche anche grazie all’attenzione dei media all’evento. Un gioco di squadra del genere non poteva non dar risultati: la nascita di un’ala latinoamericana del Wuwm, il dialogo tra questa rete infrastrutturale e la Fao, un impegno di counselling & support offerto dai mercati fratelli stranieri. In quest’ambito prestigioso figura anche il Centro Agroalimentare Roma, non solo perché è tra i primi in Europa; perché la sua è l’istruttiva “case history” di vecchi mercati generali chiusi e trasferiti in periferia (in modernissimi impianti); perché le scelte finanziarie, edilizie, tecnologiche, logistiche, igienico-sanitarie adottate a Roma fanno scuola tra studiosi e manager come ottimale ”PPP” (Public private partnership). Ma anche perché a Campinas il Car è stato ufficialmente inserito nel “work team” che in collaborazione con la Fao definirà un modello operativo di financial feasibility nei settori degli “High tech building services”, del “Real estate development”, delle “Facility infrastructures”, delle “Renewable energies and green technologies”, delle “Innovative logistics”, delle “Smart Ict solutions”. Si tratta delle linee strategiche – in ambito finanziario, edilizio, tecnologico, telematico, agronomico, informativo – per  un ulteriore e portentoso sviluppo equilibrato dell’innovazione nei centri agroalimentari del futuro.

    Obiettivo di quest’opera complessa e impegnativa di pianificazione integrata – che ovviamente non inizia da zero, ma da saggi scientifici e studi tecnici della Fao che il work group dovrà verificare e standardizzare – è la stesura di un documento (con “guidelines”, “best practices”, “technicalities”, “regulatory policies”, “recommendations and guidances”, “criteria and methodologies”, “standard requirements”) che guidi la creazione dei nuovi mercati secondo principi e obiettivi attesi da Fao e Wuwm nei progetti, nei canoni gestionali, nelle reti infrastrutturali, nelle previsioni di costo, nelle dotazioni tecnologiche, nelle prestazioni di servizio. Non sarà un vano sforzo teorico o al massimo didascalico, perché già prima che finisse il congresso di Campinas, a San Paolo è stata annunciata la volontà di ricostruire il locale Centro Agroalimentare all’ingrosso in una cornice più idonea con i sistemi e le soluzioni degli agromercati all’avanguardia del mondo, in collaborazione con la Fao e la Wuwm. Secondo i ben informati, non tarderanno annunci simili da altri Paesi del Sud e del Centro America. Il dado è tratto. Il Continente latino americano punta molto sui mercati agroalimentari all’ingrosso.

    CAR ed Italmercati: le esperienze italiane nella integrazione di filiere, sistemi e mercati.

    Intitolato"Integração dos mercados atacadistas com os segmentos de produção e de varejo", che in italiano significa “L’integrazione di filiera nei mercati all’ingrosso con i segmenti della produzione e dei commerci al dettaglio”, venerdì 24 a Campinas si è svolto il dibattito moderato dal professor Josè Luiz Tejon (accademico in Brasile e negli Stati Uniti) e partecipato da Fabrizio Venturini (nella fotografia in basso, il quarto da sinistra, come Responsabile dei rapporti internazionali del Centro Agroalimentare Roma), da Carlos Eduardo Feoli Escalante (del Mercado Cenada/Costa Rica), da Timo Taulavuori (del Mercato di HelsinkiFinlandia) e da Sandra Banthem (del Maryland Food Center Authority di JessupUsa). Il funzionario del Car  ha annunciato la nascita di “Italmercati-Rete di Imprese” come network aziendale dei 5 agromercati principali italiani riuniti dall’obiettivo di integrare funzioni e servizi – dalle economie di scala nelle gestioni ai controlli igienico-sanitari, dalle esportazioni alla Ict, dalla formazione alla logistica – in un’ottica di compatibilità ambientali e di maggiore massa critica nella concorrenza globale. Ha poi raccontato la “case history” del lancio commerciale e pubblicitario del marchio “Cuor di Car”, che a Roma è condiviso da grossisti del Car e dettaglianti dei retail street markets. Infine, ha strappato applausi al pubblico di produttori e piccoli commercianti agricoli, spiegando la proposta del Car e  di “Italmercati” di utilizzare gli agromercati all’ingrosso anche nei controlli igienico-sanitari, per le verifiche di legittimità e di sicurezza, per le certificazioni qualitative delle merci. Date le ambizioni di rafforzare l’export di frutta in Europa, la possibilità di effettuare negli agromercati i controlli per asseverare i prodotti ai requisiti dell’Ue, su questa via in Brasile si cercherà di anticipare l’Italia….

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