La varietà di fragola maggiormente coltivata nel Lazio è la Favette, originaria della Francia e introdotta nell’areale di Terracina e Fondi a fine anni ‘70. È un prodotto tradizionale del Lazio molto apprezzata dai consumatori per l’elevato grado zuccherino e per il suo intenso profumo che la rende estremamente appetibile e riconoscibile. Pur presentando ottime caratteristiche organolettiche, è però caratterizzata da alcune peculiarità che ne limitano lo sviluppo: la scarsa consistenza della polpa e la scarsa resistenza della superficie del frutto determinano una shelf-life molto ridotta che limita la sua commercializzazione ai soli mercati laziali e l’elevata sensibilità alle fitopatie che molto spesso obbliga l’agricoltore ad affidare la difesa fitosanitaria a prodotti chimici di sintesi.
Periodo di produzione:
Da fine marzo in serra a fine giugno in pieno campo, permettendo al prodotto di arrivare sul mercato in forma scaglionata nel corso della campagna commerciale.
Descrizione del prodotto:
La fragola favettE è di dimensioni molto più piccole delle fragole che si trovano normalmente in commercio, ha una forma tondeggiante, un acceso colore rosso e un aroma molto intenso che la rende estremamente riconoscibile e affatto imitabile. La composizione del terreno in cui viene coltivata, per un centinaio di ettari tra Fondi, Monte San Biagio, Pontinia, Priverno, Sabaudia, San Felice Circeo, Sonnino e Terracina, la rende ancora più dolce delle altre fragole e ancor più ricca di vitamina C. Viene piantata a settembre e l’unico raccolto annuale avviene tra metà marzo e metà giugno. Tra le altre caratteristiche della fragola favette, tipiche delle fragole in generale, c’è la ricchezza di calcio, ferro e magnesio che la rendono utile per combattere il colesterolo e i dolori reumatici. La forte presenza di acido salicilico la rende inoltre un potente diuretico e depurativo. Le fragole contengono inoltre lo xilitolo, sostanza che previene la formazione della placca dentale e dell’alito cattivo, e sono dei potentissimi antiossidanti.“
Storia tradizionale del Prodotto:
Frutto nobile, decantato da Ovidio, Plinio e Virgilio, trova, all’indomani della bonifica delle paludi pontine, terreno favorevole per l’impianto. A partire dalla fine degli anni ’50, gli agricoltori dell’areale oggetto di caratterizzazione hanno favorevolmente accolto la proposta di un’azienda sementiera francese di impiantare una nuova varietà di fragola: la Favette. Questo frutto dolcissimo riesce a trovare terreno favorevole solo nella pianura Pontina, in un’estensione di poco più di 100 ettari, pertanto, l’azienda decide di non rinnovare il brevetto. Da allora, nella zona, la conservazione del seme avviene ad opera degli stessi agricoltori che mandano a fioritura le piantine.