Nel Mercato Ittico del CAR, le pessime previsioni climatiche indicano un aumento dei prezzi

    Nel Mercato Ittico del CAR, le pessime previsioni climatiche indicano un aumento dei prezziarticolo20131109Nel Mercato Ittico del CAR, le pessime previsioni climatiche indicano un aumento dei prezziMare Mosso

    Il termine del fermo biologico del Mar Tirreno avvenuto il 4 novembre, non ha portato ad un grande cambiamento dell’offerta di prodotto ittico pescato ma, il tempo ha comunque influito negativamente sia in termini quantitativi che qualitativi.

    Ad inizio settimana, i quantitativi di pescato fresco relativi alle sole acciughe, triglie bianche e naselli, sono stati buoni causandone un naturale calo dei prezzi. Nelle successive giornate di rilevazione, il livello delle commercializzazioni all’interno del Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma è stato molto buono, trascinato dalle favorevoli condizioni climatiche che hanno portato ad una maggiore disponibilità di prodotto pescato fresco. Di conseguenza, si è riscontrata una maggiore varietà di specie di pesci e crostacei, portando anche ad un forte allargamento della forbice di prezzo di questi ultimi, a causa di differenti qualità presenti.

    A differenza del prodotto pescato fresco, il comparto dell’allevato non ha mostrato rilevanti variazioni di prezzo rispetto alle scorse settimane. In particolare il prezzo dei molluschi bivalvi è rimasto invariato mentre per le spigole del Tirreno con pezzatura 0.400-0.600 il prezzo è risultato leggermente più alto del normale, attestandosi sugli 8-10.50 €/kg, mentre le spigole di allevamento greco non hanno subito variazioni.

    In linea con l’andamento dell’allevato, nel comparto del congelato non si sono osservate particolari variazioni di prezzo rispetto alla precedente settimana.

    Il vortice di bassa pressione presente nel Mar Mediterraneo non ha ancora esaurito i suoi effetti e nella giornata di mercoledì condizionerà ancora gran parte dei nostri mari.

    Le pessime previsioni per la settimana prossima suggeriscono scarsi quantitativi di pesca, comportando quindi un relativo aumento dei prezzi.

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    Nel Mercato Ittico del CAR, le pessime previsioni climatiche indicano un aumento dei prezziarticolo20131109Nel Mercato Ittico del CAR, le pessime previsioni climatiche indicano un aumento dei prezziMare Mosso

    Il termine del fermo biologico del Mar Tirreno avvenuto il 4 novembre, non ha portato ad un grande cambiamento dell’offerta di prodotto ittico pescato ma, il tempo ha comunque influito negativamente sia in termini quantitativi che qualitativi.

    Ad inizio settimana, i quantitativi di pescato fresco relativi alle sole acciughe, triglie bianche e naselli, sono stati buoni causandone un naturale calo dei prezzi. Nelle successive giornate di rilevazione, il livello delle commercializzazioni all’interno del Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma è stato molto buono, trascinato dalle favorevoli condizioni climatiche che hanno portato ad una maggiore disponibilità di prodotto pescato fresco. Di conseguenza, si è riscontrata una maggiore varietà di specie di pesci e crostacei, portando anche ad un forte allargamento della forbice di prezzo di questi ultimi, a causa di differenti qualità presenti.

    A differenza del prodotto pescato fresco, il comparto dell’allevato non ha mostrato rilevanti variazioni di prezzo rispetto alle scorse settimane. In particolare il prezzo dei molluschi bivalvi è rimasto invariato mentre per le spigole del Tirreno con pezzatura 0.400-0.600 il prezzo è risultato leggermente più alto del normale, attestandosi sugli 8-10.50 €/kg, mentre le spigole di allevamento greco non hanno subito variazioni.

    In linea con l’andamento dell’allevato, nel comparto del congelato non si sono osservate particolari variazioni di prezzo rispetto alla precedente settimana.

    Il vortice di bassa pressione presente nel Mar Mediterraneo non ha ancora esaurito i suoi effetti e nella giornata di mercoledì condizionerà ancora gran parte dei nostri mari.

    Le pessime previsioni per la settimana prossima suggeriscono scarsi quantitativi di pesca, comportando quindi un relativo aumento dei prezzi.

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