Guidonia, 27 ottobre 2016. Taglio del nastro per Viviromano, piattaforma di distribuzione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli biologici e convenzionali ubicata a Guidonia Montecelio, presso il Centro Agroalimentare Roma. L’inaugurazione della nuova struttura, un’opportunità per gli operatori e i produttori del territorio, è avvenuta giovedì 27 ottobre alle ore 10,30. La cerimonia è stata anche occasione di incontro e scambio tra operatori del settore e autorità istituzionali del grande polo logistico Centro Agroalimentare Roma. I lavori sono stati presieduti da Massimo Biondi, presidente di Viviromano con gli interventi di Ernesto Fornari, direttore generale di Canova e membro del consiglio di amministrazione di Viviromano, Lauro Guidi, presidente di Agribologna e Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Centro Agroalimentare Roma. L’incontro si è concluso con l’intervento di Carlo Hausmann, Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio.
Viviromano è partecipata dalla OP Apofruit, che ne detiene l’80%, dalla OP Agribologna, che è rappresentata per un 10%, e dalla società Conor del Gruppo Agribologna che ne possiede il restante 10%.
Il consiglio di amministrazione è composto da Ilenio Bastoni, Ernesto Fornari, Angelo Palma, Riccardo Astolfi e il Presidente Massimo Biondi.
La struttura operativa di Viviromano si dispiega su una superficie di oltre 3 mila metri quadri tra uffici, sale di lavorazione e spazi di refrigerazione. Distribuirà le produzioni convenzionali e quelle biologiche a marchio AlmaverdeBio e HFD (HorecaFruit Distribution).
L’obiettivo di Viviromano è quello di sviluppare ulteriormente la forza di distribuzione dei partner del progetto al centro e al sud Italia per soddisfare le esigenze dei clienti, soprattutto Horeca e Gdo, che hanno necessità di tempi sempre più ridotti tra ordini e consegne. Gli elementi basilari del progetto sono infatti quelli dell’efficienza, della tempestività e dell’abbattimento dei costi della logistica.
Il Centro Agroalimentare Roma, peraltro, è una delle più importanti strutture europee per la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Grazie alla sua invidiabile posizione ed all’accentramento dell’offerta e della domanda che caratterizzano l’input e l’output di prodotti e servizi, il CAR rappresenta un grande polo logistico, tecnologicamente avanzato e informatizzato, capace di dar consistenza ad un reale processo d'integrazione tra produzione, commercio, distribuzione, export, imprese di logistica e di servizi.
“Per questo – affermano il Direttore Generale di Apofruit, Ilenio Bastoni, ed il Direttore di Agribologna, Angelo Palma, - sentiamo la necessità di ringraziare il direttore generale del CAR di Roma, Fabio Massimo Pallottini, e tutto il suo staff che hanno consentito il decollo del nostro progetto in tempi rapidi, mettendo a disposizione di Viviromano gli spazi di cui avevamo evidenziato la necessità”. "Per produzione e consumo – conclude Massimo Pallottini - il biologico presenta grosse potenzialità ed è in continua crescita. Il Centro Agroalimentare Roma sta consolidando il suo ruolo di piattaforma del biologico per il centro e sud Italia, svolgendo un ruolo strategico per il settore perché è in grado di semplificare e ottimizzare tutti i passaggi della filiera logistica e distributiva in un'unica struttura”.
Guidonia, 9 aprile 2014. Arriva la primavera e arrivano le fave. Buone sia crude che cotte e sicuramente caratteristiche…non dico tipiche romane, ma tipiche a 360 gradi. L’abbinamento vincente è con il pecorino, se vogliamo rispettare la tradizione e se poi ci aggiungiamo un buon vino rosso e degli amici, gli ingredienti per la nostra domenica all’aria aperta ce li abbiamo tutti. Una formula ideale se pensiamo al primo maggio e alla rituale scampagnata che il romano fa… (funziona un po’ come con le lenticchie a capodanno).
Le fave hanno una storia remota, già gli antichi romani ne conoscevano la bontà, mentre i greci erano prevenuti da questo alimento perché pensavano che all’interno si nascondessero le anime dei defunti. Oggi propongo una ricetta semplice, dalle tecniche moderne, ma di sicuro successo, rimanendo fedele alla tradizione e riproponendovi il matrimonio tra fave e pecorino, ma a modo mio, con un primo piatto. Ho scelto una pasta, un formato molto usato a Roma, la mezza manica, che andrò a condire con una salsa di pecorino romano dop stagionato.
Mezze maniche con crema di pecorino e fave
Ingredienti per 4 persone: mezze maniche 320g, pancetta 120g, pecorino stagionato 100g, fave sgusciate 200g, olio extravergine di oliva 20g, latte fresco 4dl, amido di mais 10g, sale, pepe nero.
Esecuzione: sbucciate le fave togliendo anche le pellicine e tenetele a parte. Tagliate a piccoli cubi la pancette e fatela cuocere a fuoco bassissimo con 12 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, senza farla seccare troppo. Mettete a cuocere la pasta, dopo 7 minuti aggiungeteci le fave sgusciate. Portate a bollore il latte, legatelo con un cucchiaio raso di amido di mais sciolto in acqua fredda, lasciate cuocere 5 minuti a fuoco dolce, fin quando non diventa liscio e leggermente addensato. Spostate e fuori dal fuoco incorporateci con un frusta il pecorino e il pepe macinato al momento. Scolate la pasta nella crema di latte e pecorino, lasciatela insaporire, servite sul piatto cosparso di cubetti di pancetta croccanti, spolverate di pecorino e servite.
Consigli: è importante quando bolle il latte unire subito l’amido per renderlo legato prima che strappi, e dare poi il tempo all’amido di cuocere, fate attenzione a non incorporare il pecorino sul fuoco perché le alte temperatura lo farebbero coagulare rendendo la salsa grumosa, altra attenzione è il pepe nero, sicuramente è più gustoso ed aromatico se macinato al momento o quasi, in commercio ci sono diversi tipi di pepe con caratteristiche aromatiche diverse.