Pomodoro

    PomodoroPomodoroPomodoro

    Dove cresce
    Il pomodoro è diffuso come coltura ortiva in tutta Italia, ma a “pieno campo” (cioè fuori dalle serre) viene coltivato soprattutto in Puglia, in Campania, in Emilia-Romagna, in Calabria, in Sicilia. Ma a seconda della destinazione del prodotto si distinguono le colture per il consumo fresco o da mensa e quelle da industria per la produzione di pelati, di concentrati e succhi.

    Quando si trova
    Mentre il pomodoro da mensa viene raccolto a maturazione incompleta, quello da industria quando il frutto è maturo. Per l'uso casalingo si raccoglie quand’è in quantità sufficienti per il consumo. La raccolta è fatta ancora soprattutto a mano e si esegue da luglio per le varietà più precoci e si protrae a tutto agosto--settembre. Ma ormai anche in inverno al mercato troviamo i pomodori, perché grazie alla forte richiseta del mercato vengono coltivati anche nelle serre. Nel Meridione, sono soprattutto braccianti extracomunitari ad effettuare la raccolta dei pomodori.

    Da dove viene
    Il pomodoro – scientificamente “Lycopersicum Esculentum” – è una “solanacea” (piante con petali saldati insieme ed i frutti a forma di bacca o di capsula comea la patata, il peperone e la melanzana) originaria dell'America Latina per secoli coltivata in Europa a soli scopi ornamentali giacché i frutti non erano ritenuti commestibili. Soltanto nel XVI secolo, in Italia, iniziò la coltivazione intensiva e la trasformazione alimentare del prodotto, mentre la conservazione domestica (e ovviamente quella industriale) è successiva. Comunque in Italia questa coltivazione ha una tradizione plurisecolare ed il nostro Paese figura al terzo posto nella graduatoria mondiale per la produzione e l'esportazione.

    Varietà
    Le varietà sono molte e con forme diverse (tonda, appiattita, ovale, allungata) possono essere divise in tre gruppi: pomodori costoluti (Costoluto fiorentino, Pantano, Samar), pomodori tondi lisci (Ace, Montecarlo, Sunrise), pomodori allungati (Maremma, Romarzano, San Marzano). Riguardo agli usi alimentari, il pomodoro viene distinto invece in pomodoro da salsa e pomodoro da insalata.

    Perché fa bene alla salute
    Nutrienti e ricchi di vitamina C, nell’alimentazione, i pomodori sono fonte primaria di un pigmento rosso detto “licopene”, che ha rivelato effetti antiossidanti e anticancerogeni molto efficaci. Un alto tasso di “licopene” nel sangue è infatti associato dagli studiosi alla bassa incidenza dei tumori e in particolare del cancro alla prostata. Ma la sua assimilazione dipende anche dalla varietà consumata. L’apporto di “licopene” nel plasma sanguigno è infatti più rilevante quando esso deriva da prodotti a base di pomodoro cotto rispetto alla stessa quantità di pomodori freschi, così come la percentuale di “licopene” nel succo di pomodoro lavorato a caldo è superiore a quella del succo lavorato fresco.

    Nel Lazio
    Le varietà di pomodori laziali sono molte, ma emergono: la Pantano (prodotta solo nel Lazio, specie nella campagna romana), la Casalino o Spagnoletta (tipica di Terracina e Gaeta attende la D.O.P.), la Cuore di bue, pomodoro da salsa detto “Roma”, nonché varietà di produzione più convenzionale con masse produttive maggiori, che spaziano dai pomodori tondi, S.Marzano verdi e rossi, ciliegini (o pomodori a grappoli), pomodori Colonna detti “Pomovo” per la loro tipica forma.
     

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    Dove cresce
    Il pomodoro è diffuso come coltura ortiva in tutta Italia, ma a “pieno campo” (cioè fuori dalle serre) viene coltivato soprattutto in Puglia, in Campania, in Emilia-Romagna, in Calabria, in Sicilia. Ma a seconda della destinazione del prodotto si distinguono le colture per il consumo fresco o da mensa e quelle da industria per la produzione di pelati, di concentrati e succhi.

    Quando si trova
    Mentre il pomodoro da mensa viene raccolto a maturazione incompleta, quello da industria quando il frutto è maturo. Per l'uso casalingo si raccoglie quand’è in quantità sufficienti per il consumo. La raccolta è fatta ancora soprattutto a mano e si esegue da luglio per le varietà più precoci e si protrae a tutto agosto–settembre. Ma ormai anche in inverno al mercato troviamo i pomodori, perché grazie alla forte richiseta del mercato vengono coltivati anche nelle serre. Nel Meridione, sono soprattutto braccianti extracomunitari ad effettuare la raccolta dei pomodori.

    Da dove viene
    Il pomodoro – scientificamente “Lycopersicum Esculentum” – è una “solanacea” (piante con petali saldati insieme ed i frutti a forma di bacca o di capsula comea la patata, il peperone e la melanzana) originaria dell'America Latina per secoli coltivata in Europa a soli scopi ornamentali giacché i frutti non erano ritenuti commestibili. Soltanto nel XVI secolo, in Italia, iniziò la coltivazione intensiva e la trasformazione alimentare del prodotto, mentre la conservazione domestica (e ovviamente quella industriale) è successiva. Comunque in Italia questa coltivazione ha una tradizione plurisecolare ed il nostro Paese figura al terzo posto nella graduatoria mondiale per la produzione e l'esportazione.

    Varietà
    Le varietà sono molte e con forme diverse (tonda, appiattita, ovale, allungata) possono essere divise in tre gruppi: pomodori costoluti (Costoluto fiorentino, Pantano, Samar), pomodori tondi lisci (Ace, Montecarlo, Sunrise), pomodori allungati (Maremma, Romarzano, San Marzano). Riguardo agli usi alimentari, il pomodoro viene distinto invece in pomodoro da salsa e pomodoro da insalata.

    Perché fa bene alla salute
    Nutrienti e ricchi di vitamina C, nell’alimentazione, i pomodori sono fonte primaria di un pigmento rosso detto “licopene”, che ha rivelato effetti antiossidanti e anticancerogeni molto efficaci. Un alto tasso di “licopene” nel sangue è infatti associato dagli studiosi alla bassa incidenza dei tumori e in particolare del cancro alla prostata. Ma la sua assimilazione dipende anche dalla varietà consumata. L’apporto di “licopene” nel plasma sanguigno è infatti più rilevante quando esso deriva da prodotti a base di pomodoro cotto rispetto alla stessa quantità di pomodori freschi, così come la percentuale di “licopene” nel succo di pomodoro lavorato a caldo è superiore a quella del succo lavorato fresco.

    Nel Lazio
    Le varietà di pomodori laziali sono molte, ma emergono: la Pantano (prodotta solo nel Lazio, specie nella campagna romana), la Casalino o Spagnoletta (tipica di Terracina e Gaeta attende la D.O.P.), la Cuore di bue, pomodoro da salsa detto “Roma”, nonché varietà di produzione più convenzionale con masse produttive maggiori, che spaziano dai pomodori tondi, S.Marzano verdi e rossi, ciliegini (o pomodori a grappoli), pomodori Colonna detti “Pomovo” per la loro tipica forma.
     

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