Praticamente tutti in ribasso i prezzi dei prodotti ittici. Il polpo alla metà della settimana precedente

    Praticamente tutti in ribasso i prezzi dei prodotti ittici. Il polpo alla metà della settimana precedentearticolo20141003Praticamente tutti in ribasso i prezzi dei prodotti ittici. Il polpo alla metà della settimana precedentepesce misto

    Guidonia, 3 ottobre 2014. Il termine del fermo pesca nell’Adriatico, ha influenzato positivamente il mercato. Infatti nel Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma, si è osservata una buona disponibilità di prodotto proveniente da questo mare, con cali di prezzi generalizzati su molti prodotti. Nel comparto dei crostacei pescati, invece, si è osservata una limitata disponibilità di prodotto, proveniente perlopiù dall’estero.

    Nel comparto dei crostacei, si è registrata una variazione per la pannocchia, il cui prezzo è passato da 3,00-9,00 €/kg della scorsa settimana a 4,00-7,00 €/kg, mentre in quello dei molluschi bivalvi i prezzi hanno confermato i livelli della scorsa settimana.

    Per quanto riguarda i molluschi cefalopodi, nel comparto si sono osservati cali fino a 1,50 €/kg per il calamaro dell’Atlantico Nord-orientale (10,00-11,50 €/kg per la pezzatura 300-400 gr) e di 2,00 €/kg per la seppia del Mediterraneo (11,00-13,00 €/kg). Il prezzo del polpo dell’Atlantico Nord-orientale ha mostrato un calo di 1,00 €/kg, attestandosi su 10,00-12,00 €/kg; maggiori sono state le contrazioni fino a 4,00 €/kg registrate dal polpo del Mediterraneo di pezzatura 250-500 gr (9,00-12,00 €/kg), mentre il prezzo della pezzatura maggiore ha accusato cali fino a 9,00 €/kg, passando da 20,00-22,00 €/kg della scorsa settimana a 11,00-14,00 €/kg di quella attuale.

    Nel settore dei pesci pescati freschi, le acciughe dell’Adriatico hanno fatto registrare cali fino a 0,50 €/kg (2,50-3,00 €/kg per la pezzatura maggiore). Ribassi tra 1,00-2,00 €/kg hanno interessato la cernia dell’Oceano Pacifico (11,00-12,50 €/kg), la frittura mista dell’Adriatico (5,00-7,00 €/kg), il pesce San Pietro del Mediterraneo (16,50-18,00 €/kg), il pesce spada del Mediterraneo (11,00-13,00 €/kg) e la pezzatura maggiore dello scorfano atlantico (17,00-18,50 €/kg). Il prezzo del nasello 120-250 gr dell’Adriatico ha presentato un calo maggiore, passando da 10,00-11,00 €/kg a 6,00-8,00 €/kg. Si è osservata la presenza in mercato di latterino dell’Adriatico con prezzi nella media (6,00-8,00 €/kg). Ribassi tra 3,00-6,00 €/kg si sono registrati per la spigola di tutte le provenienze: nello specifico, il prezzo della pezzatura maggiore proveniente dal Mediterraneo è scesa a 24,00 €/kg. Più accentuate sono state le contrazioni fino a 7,00 €/kg registrate dall’orata sia dell’Atlantico Nord-orientale (18,00-20,00 €/kg) che del Mediterraneo (20,00-21,00 €/kg).

    Riguardo ai prodotti di allevamento, i prezzi hanno mostrato una sostanziale stabilità, ad eccezione dell’astice americano, la cui richiesta è buona e il cui costo è passato da 14,50-16,50 €/kg a 15,50-18,50 €/kg.

    Nel comparto del congelato non si sono osservate variazioni di rilevo rispetto alla scorsa settimana.

    PUBLIC2.0a.deamicis2014100611014220141028172247


    Praticamente tutti in ribasso i prezzi dei prodotti ittici. Il polpo alla metà della settimana precedentearticolo20141003Praticamente tutti in ribasso i prezzi dei prodotti ittici. Il polpo alla metà della settimana precedentepesce misto

    Guidonia, 3 ottobre 2014. Il termine del fermo pesca nell’Adriatico, ha influenzato positivamente il mercato. Infatti nel Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma, si è osservata una buona disponibilità di prodotto proveniente da questo mare, con cali di prezzi generalizzati su molti prodotti. Nel comparto dei crostacei pescati, invece, si è osservata una limitata disponibilità di prodotto, proveniente perlopiù dall’estero.

    Nel comparto dei crostacei, si è registrata una variazione per la pannocchia, il cui prezzo è passato da 3,00-9,00 €/kg della scorsa settimana a 4,00-7,00 €/kg, mentre in quello dei molluschi bivalvi i prezzi hanno confermato i livelli della scorsa settimana.

    Per quanto riguarda i molluschi cefalopodi, nel comparto si sono osservati cali fino a 1,50 €/kg per il calamaro dell’Atlantico Nord-orientale (10,00-11,50 €/kg per la pezzatura 300-400 gr) e di 2,00 €/kg per la seppia del Mediterraneo (11,00-13,00 €/kg). Il prezzo del polpo dell’Atlantico Nord-orientale ha mostrato un calo di 1,00 €/kg, attestandosi su 10,00-12,00 €/kg; maggiori sono state le contrazioni fino a 4,00 €/kg registrate dal polpo del Mediterraneo di pezzatura 250-500 gr (9,00-12,00 €/kg), mentre il prezzo della pezzatura maggiore ha accusato cali fino a 9,00 €/kg, passando da 20,00-22,00 €/kg della scorsa settimana a 11,00-14,00 €/kg di quella attuale.

    Nel settore dei pesci pescati freschi, le acciughe dell’Adriatico hanno fatto registrare cali fino a 0,50 €/kg (2,50-3,00 €/kg per la pezzatura maggiore). Ribassi tra 1,00-2,00 €/kg hanno interessato la cernia dell’Oceano Pacifico (11,00-12,50 €/kg), la frittura mista dell’Adriatico (5,00-7,00 €/kg), il pesce San Pietro del Mediterraneo (16,50-18,00 €/kg), il pesce spada del Mediterraneo (11,00-13,00 €/kg) e la pezzatura maggiore dello scorfano atlantico (17,00-18,50 €/kg). Il prezzo del nasello 120-250 gr dell’Adriatico ha presentato un calo maggiore, passando da 10,00-11,00 €/kg a 6,00-8,00 €/kg. Si è osservata la presenza in mercato di latterino dell’Adriatico con prezzi nella media (6,00-8,00 €/kg). Ribassi tra 3,00-6,00 €/kg si sono registrati per la spigola di tutte le provenienze: nello specifico, il prezzo della pezzatura maggiore proveniente dal Mediterraneo è scesa a 24,00 €/kg. Più accentuate sono state le contrazioni fino a 7,00 €/kg registrate dall’orata sia dell’Atlantico Nord-orientale (18,00-20,00 €/kg) che del Mediterraneo (20,00-21,00 €/kg).

    Riguardo ai prodotti di allevamento, i prezzi hanno mostrato una sostanziale stabilità, ad eccezione dell’astice americano, la cui richiesta è buona e il cui costo è passato da 14,50-16,50 €/kg a 15,50-18,50 €/kg.

    Nel comparto del congelato non si sono osservate variazioni di rilevo rispetto alla scorsa settimana.

    PUBLIC2.0a.deamicis2014100611014220141028172247