Prezzi in aumento per le condizioni atmosferiche, ma ancora nella media stagionale

    Prezzi in aumento per le condizioni atmosferiche, ma ancora nella media stagionalearticolo20131203Prezzi in aumento per le condizioni atmosferiche, ma ancora nella media stagionalezucchine

    Guidonia, 3 dicembre 2013. La quantità di prodotti disponibili sul mercato è stata influenzata dall’andamento climatico di quest’ultimo periodo. Infatti, il maltempo ha interessato particolarmente le coltivazioni all’aperto e in serra fredda.

    Il prodotto che ha manifestato l’incremento di prezzo più netto è stato la zucchina con un raddoppio delle quotazioni dell’ultima settimana. Il prezzo così elevato non è da ascriversi esclusivamente alle condizioni climatiche, ma anche da una produzione siciliana non ancora elevata e dalla forte contrazione della produzione spagnola causata dall’estendersi di una patologia virale che ha colpito la zona di Almerìa.

    Aumenti dei prezzi sono stati riscontrati anche per bietole, cicorie, finocchi, lattughe, spinaci e cime di rapa, con un incremento dei prezzi che va dal 20 al 40% e non sono esclusi ulteriori aumenti per le prossime settimane. Si consideri che, nonostante le piogge, i cali delle temperature e le gelate, la dimensione dei fenomeni non ha arrecato danni particolarmente ingenti. Un altro prodotto normalmente danneggiato dalle ondate di gelo è il carciofo: si è avuto, infatti, un incremento delle quotazioni, anche se non molto consistente. Complessivamente i prezzi si mantengono ancora in linea con la media degli anni passati. Infatti l’andamento climatico particolarmente mite del periodo autunnale ha determinato un incremento produttivo con conseguente calo delle quotazioni.

    Forte aumento del prezzo anche per la fragola poiché alcune delle aree produttive attive in questo periodo sono state direttamente interessate da forti precipitazioni e sommersioni del terreno. L’incremento del prezzo si aggira attorno al 30% e potrebbe aumentare ulteriormente.

    L’offerta piuttosto bassa, dovuta probabilmente ad una programmazione non ottimale della produzione, ha causato un incremento delle quotazioni anche per la melanzana.

    “I livelli complessivi dei prezzi dei prodotti interessati dall’ondata di freddo si mantengono su quotazioni non particolarmente elevate - sottolinea Massimo Pallottini, amministratore delegato di Cargest. Gli incrementi, per quanto forti, partono infatti da un livello di  quotazioni inferiori alle medie stagionali”.

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    Guidonia, 3 dicembre 2013. La quantità di prodotti disponibili sul mercato è stata influenzata dall’andamento climatico di quest’ultimo periodo. Infatti, il maltempo ha interessato particolarmente le coltivazioni all’aperto e in serra fredda.

    Il prodotto che ha manifestato l’incremento di prezzo più netto è stato la zucchina con un raddoppio delle quotazioni dell’ultima settimana. Il prezzo così elevato non è da ascriversi esclusivamente alle condizioni climatiche, ma anche da una produzione siciliana non ancora elevata e dalla forte contrazione della produzione spagnola causata dall’estendersi di una patologia virale che ha colpito la zona di Almerìa.

    Aumenti dei prezzi sono stati riscontrati anche per bietole, cicorie, finocchi, lattughe, spinaci e cime di rapa, con un incremento dei prezzi che va dal 20 al 40% e non sono esclusi ulteriori aumenti per le prossime settimane. Si consideri che, nonostante le piogge, i cali delle temperature e le gelate, la dimensione dei fenomeni non ha arrecato danni particolarmente ingenti. Un altro prodotto normalmente danneggiato dalle ondate di gelo è il carciofo: si è avuto, infatti, un incremento delle quotazioni, anche se non molto consistente. Complessivamente i prezzi si mantengono ancora in linea con la media degli anni passati. Infatti l’andamento climatico particolarmente mite del periodo autunnale ha determinato un incremento produttivo con conseguente calo delle quotazioni.

    Forte aumento del prezzo anche per la fragola poiché alcune delle aree produttive attive in questo periodo sono state direttamente interessate da forti precipitazioni e sommersioni del terreno. L’incremento del prezzo si aggira attorno al 30% e potrebbe aumentare ulteriormente.

    L’offerta piuttosto bassa, dovuta probabilmente ad una programmazione non ottimale della produzione, ha causato un incremento delle quotazioni anche per la melanzana.

    “I livelli complessivi dei prezzi dei prodotti interessati dall’ondata di freddo si mantengono su quotazioni non particolarmente elevate – sottolinea Massimo Pallottini, amministratore delegato di Cargest. Gli incrementi, per quanto forti, partono infatti da un livello di  quotazioni inferiori alle medie stagionali”.

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