Prezzi stabili verso il basso. Agrumi ancora in calo

    Prezzi stabili verso il basso. Agrumi ancora in caloarticolo20140209Prezzi stabili verso il basso. Agrumi ancora in caloArance

    Guidonia, 8 febbraio 2014. Questa settimana presso il Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma si è osservata una sostanziale stabilità verso il basso di molti prodotti, tra i quali le arance Navelina, che al termine della loro produzione, il prezzo risulta essere comunque rispetto alla media nazionale, inferiore di circa il 17%. Ancora in calo, questa volta di 0,10 €/kg il prezzo delle arance Tarocco della Sicilia, che si è attestato su 0,50-0,60 €/kg risentendo della concorrenza del prodotto calabrese. Contrazione di pari entità anche per le clementine comuni delle zone vocate, il cui prezzo si è portato sui 0,50-0,80 €/kg. Probabilmente le temperature sopra le medie stagionali, inducono a consumare meno agrumi, indirizzando l’interesse verso altri prodotti.

    Nel comparto della frutta si assiste ad una riduzione di circa 0,30 €/kg del prezzo dell’actinidia Hayward, che si è portato attorno agli 0,60-0,80 €/kg. Al contrario, è aumentato di 0,10 €/kg il prezzo delle pere Abate Fetel provenienti dall’Emilia Romagna, portandosi a 0,90-1,10 €/kg; l’offerta è andata riducendosi a causa del forte deterioramento del prodotto in conservazione. Aumenti anche per le fragole in vaschette 30-40 di provenienza Italia che arrivano a 4,00-5,00 €/kg. Non si sono verificate particolari variazioni di prezzo per la frutta secca ed esotica.

    Gli aumenti nel settore degli ortaggi hanno interessato la cicoria catalogna a puntarelle Italia attestandosi sui 0,50-0,80 €/kg, della cicoria catalogna del Lazio 0,50-0,70 €/kg (ma che comunque costa la metà rispetto alla media nazionale), e dei peperoni quadrati rossi provenienti dalla Spagna 1,40-1,80 €/kg. Per quanto riguarda i peperoni siciliani, il prezzo di quelli gialli è diminuito di circa 0,30 €/kg (1,30-1,50 €/kg) mentre quello dei lunghi rossi di 0,20 €/kg scendendo fino a 1,40-1,60 €/kg.

    Prezzi sostanzialmente stabili invece per i pomodori con alcune contrazioni di 0,10 €/kg per la produzione siciliana; in particolare per i pomodori ciliegini 1,30-1,50 €/kg ed i costoluti verdi 1,00 €/kg. Stabili i prezzi delle melanzane, che rispetto ai mesi scorsi sono su livelli più bassi. Per le zucchine si è registrato un ribasso di 0,10 €/kg per le scure lunghe del Lazio 1,10-1,20 €/kg.

    Verso il fine settimana un discreto incremento dei prezzi ha interessato finocchi, cavoli e carciofi a causa di una riduzione dell’offerta.

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    Guidonia, 8 febbraio 2014. Questa settimana presso il Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma si è osservata una sostanziale stabilità verso il basso di molti prodotti, tra i quali le arance Navelina, che al termine della loro produzione, il prezzo risulta essere comunque rispetto alla media nazionale, inferiore di circa il 17%. Ancora in calo, questa volta di 0,10 €/kg il prezzo delle arance Tarocco della Sicilia, che si è attestato su 0,50-0,60 €/kg risentendo della concorrenza del prodotto calabrese. Contrazione di pari entità anche per le clementine comuni delle zone vocate, il cui prezzo si è portato sui 0,50-0,80 €/kg. Probabilmente le temperature sopra le medie stagionali, inducono a consumare meno agrumi, indirizzando l’interesse verso altri prodotti.

    Nel comparto della frutta si assiste ad una riduzione di circa 0,30 €/kg del prezzo dell’actinidia Hayward, che si è portato attorno agli 0,60-0,80 €/kg. Al contrario, è aumentato di 0,10 €/kg il prezzo delle pere Abate Fetel provenienti dall’Emilia Romagna, portandosi a 0,90-1,10 €/kg; l’offerta è andata riducendosi a causa del forte deterioramento del prodotto in conservazione. Aumenti anche per le fragole in vaschette 30-40 di provenienza Italia che arrivano a 4,00-5,00 €/kg. Non si sono verificate particolari variazioni di prezzo per la frutta secca ed esotica.

    Gli aumenti nel settore degli ortaggi hanno interessato la cicoria catalogna a puntarelle Italia attestandosi sui 0,50-0,80 €/kg, della cicoria catalogna del Lazio 0,50-0,70 €/kg (ma che comunque costa la metà rispetto alla media nazionale), e dei peperoni quadrati rossi provenienti dalla Spagna 1,40-1,80 €/kg. Per quanto riguarda i peperoni siciliani, il prezzo di quelli gialli è diminuito di circa 0,30 €/kg (1,30-1,50 €/kg) mentre quello dei lunghi rossi di 0,20 €/kg scendendo fino a 1,40-1,60 €/kg.

    Prezzi sostanzialmente stabili invece per i pomodori con alcune contrazioni di 0,10 €/kg per la produzione siciliana; in particolare per i pomodori ciliegini 1,30-1,50 €/kg ed i costoluti verdi 1,00 €/kg. Stabili i prezzi delle melanzane, che rispetto ai mesi scorsi sono su livelli più bassi. Per le zucchine si è registrato un ribasso di 0,10 €/kg per le scure lunghe del Lazio 1,10-1,20 €/kg.

    Verso il fine settimana un discreto incremento dei prezzi ha interessato finocchi, cavoli e carciofi a causa di una riduzione dell’offerta.

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