Ultimi ritocchi a Piazza Damiano Sauli a Garbatella per le quattro giornate di festa e incontri dedicati alla cultura del baccalà, pronti i cinque osti di Roma con i loro piatti della tradizione e innovazione, creati per la manifestazione.
Dietro ad ogni piatto che emoziona ci sono sempre prodotti che si raccontano attraverso la creatività, c’è un produttore, un agricoltore o pescatore, un artigiano e Roma Baccalà sceglie Garbatella anche per riflettere sul lavoro artigianale e il ruolo sociologico delle botteghe di quartiere e dei mercati, da sempre protagonisti di aggregazione e memoria storica di un luogo.
Ecco che durante l’appuntamento: Le botteghe storiche di Garbatella, 100 anni di quartiere, 100 anni di comunità in programma Sabato 12 settembre alle ore 19 ascolteremo la voce dei personaggi della vita locale attraverso la narrazione di Gianni Rivolta, scrittore e storico di Garbatella che stimolerà il dibattito anche su una visione trasversale su un mondo che cambia velocemente come quello del mercato di quartiere, coinvolgendo l’esperienza del Direttore Generale del Centro Agroalimentare Roma Fabio Massimo Pallottini: «Come CAR – dichiara il dg di CAR – abbiamo sempre sottolineato l’importanza che per noi rivestono i mercati rionali nel tessuto economico e anche sociale della nostra città. Non a caso sono stati proprio questi luoghi, che fanno da intermediari fra il nostro Mercato all’ingrosso e la cittadinanza, che abbiamo scelto di aiutare con la nostra “Operazione Mercati” una volta finito il lockdown per contribuire alla loro ripartenza. Così come non è un caso che l’altro settore che abbiamo maggiormente sostenuto in questi mesi difficili è stato quello dell’ittico, che in questa manifestazione viene rappresentato da un prodotto che da sempre è protagonista di tantissime ricette della tradizione italiana e romana. Siamo perciò molto contenti di prendere parte e di sostenere questa manifestazione».
Tra i tanti appuntamenti in programma, Roma Baccalà intreccia antropologia e storia attraverso momenti di racconto come: Roma, aprile 1536 a tavola con Carlo V con Sandra Ianni storica del cibo e Stefano Aldreghetti patron di Barkalá di Venezia che insieme ci faranno rivivere le atmosfere rinascimentale dove il baccalà viene interpretato in maniera molto ma molto diversa da come lo apprezziamo oggi, in programma venerdi 11 settembre alle ore 20 o durante l’appuntamento Baccala vs Aringa, giorni di magro al tempo della controriforma curato dall’antropologa Lucia Galasso, sabato 12 settembre alle ore 17 per capire come e quando questo prodotto si sia intersecato fatalmente nella cultura popolare.
A cura dell’Ambasciata di Norvegia il momento di cucina nordica sabato 12 alle 21, con ospiti e testimonianze dalle Isole Lofoten, durante il quale sarà possibile entrare nell’affascinate cultura della cucina norvegese e assaggiare un piatto di stocco preparato dallo chef Vegard Følstad, ma poi per tutti i quattro giorni,cucina veneta dove saranno le scuole di pensiero di Venezia e Vicenza a raccontarci e farci assaggiare piatti entrati nel mito della cucina tradizionale italiana come il baccalà mantecato e alla vicentina, con un focus dedicato venerdì 11 settembre alle ore 21.
L’evento si svolgerà in pieno rispetto delle indicazioni come da decreto governativo per la prevenzione COVID 19.
Programma completo su www.romabaccala.it