Il cavolfiore viola è un incrocio tra cavolo broccolo e cavolfiore comune e come i suoi parenti, è un alimento tipicamente invernale. Particolarmente apprezzato e rinomato è il Violetto di Sicilia, regione in cui si concentra la coltivazione di questo ortaggio. Come tutti i prodotti che virano su questo tipo di colore (fichi, frutti di bosco, melanzane, prugne, radicchio, uva nera), il cavolfiore viola è ricco di carotenoidi (ma anche di vitamina C e di vitamina A, fibre e selenio) e antociani, che svolgono la funzione di antiossidanti e rafforzano il nostro sistema immunitario. Questo colore aiuta a prevenire tumori e patologie cardiovascolari, le patologie della circolazione del sangue e migliora la funzione visiva.
Ma il Violetto di Sicilia non è l’unico cavolfiore ad avere questo tipico colore. Infatti, nel mondo, come ad esempio in Sudafrica, si trovano altre varietà di questo ortaggio dal colore viola più o meno intenso. La loro tonalità è dovuta ancora una volta agli antociani, che sono responsabili della colorazione blu, rossa e violetta della frutta e della verdura.
L’utilizzo del cavolfiore viola in cucina, permette (come per la patata viola) preparazioni molto spettacolari, donando il suo tipico colore alle pietanze. Va tenuto conto però, che più il cavolo viene cotto e più il colore viene disperso. Inoltre, come per altri ortaggi, si può consumare crudo, mantenendo così inalterate le sue proprietà organolettiche.
Essendo un prodotto ancora abbastanza di nicchia, non è semplicissimo reperirlo. Nello stesso Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, ne arrivano pochissime quantità che, proprio a causa delle loro benefiche qualità, nonché per il caratteristico colore accattivante, vengono vendute praticamente subito. Al dettaglio, è più facile trovarlo nei negozi specializzati in prodotti biologici.