Gennaio

20 Gennaio 2017

Al CAR Innovazione e sperimentazione per migliorare produzione e commercializzazione dell’ortofrutta

Al CAR Innovazione e sperimentazione per migliorare produzione e commercializzazione dell’ortofruttaarticolo20150907Al CAR Innovazione e sperimentazione per migliorare produzione e commercializzazione dell’ortofruttamercato

Guidonia, 7 settembre 2015. Il prossimo 14 settembre, si svolgerà il secondo appuntamento su ‘’Innovazione e sperimentazione per migliorare la produzione e la commercializzazione di ortaggi e frutta nel CAR’’. Nel primo incontro, avvenuto presso il Centro Direzionale del Centro Agroalimentare Roma il 27 Luglio scorso fu convocato dal direttore generale di CAR Fabio Massimo Pallottini e dall’ Amministratore Unico dell’ARSIAL Antonio Rosati che aveva come oggetto’’ La costituzione di uno o più gruppi operativi presso il CAR, secondo le modalità previste nel PSR 2014-2020’’.

Alla riunione, oltre a Pallottini e Rosati, parteciparono il direttore operativo del CAR Mauro Ottaviano, Flavio Pezzoli Ufficio Marketing del CAR, Roberto Bellardini consulente del CAR, Patrizia Minischetti funzionario Arsial, Massimo Biagetti Direttore CIA, Marco Cerboni Responsabile sviluppo locale Coldiretti Roma, Camilla Barcarini Fedagro Nazionale, Federico Nicolai  Laica - Fedagro Roma, Luigi Perini Direttore dell’Unità di Ricerca per la Climatologia e la meteorologia applicate all'agricoltura, Elisabetta Raparelli ricercatrice dell’Unità di Ricerca per la Climatologia e la meteorologia applicate all'agricoltura, Corrado Costa Ricercatore dell’ Unità di Ricerca per l'Ingegneria Agraria, Federico Pallottino Ricercatore dell’ Unità di Ricerca per l'Ingegneria Agraria, Rosanna Epifani Ricercatrice del Centro di Ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo, Carbone Katia Ricercatrice del Centro di Ricerca per la Frutticoltura, Elena Orban Direttore del  Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Enzo Marinelli  Ricercatore del Centro di Ricerca di Patologia Vegetale e Alisea Sartori Ricercatrice del Centro di Ricerca per la Frutticoltura.

L’incontro è stato aperto da Massimo Pallottini esprimendo piena soddisfazione rispetto alla costituzione di un tavolo con gli attori della filiera ortofrutticola. Nelle conclusioni, il direttore generale di CAR, ha voluto risaltare la sinergia con l’ARSIAL ed i Centri di Ricerca perché può favorire l’elaborazione di progetti diretti a migliorare sia la qualità e quantità della produzione agricola sia la razionalizzazione e miglioramento dei processi di confezionamento, conservazione e commercializzazione dei prodotti.
Nel suo intervento, Roberto Bellardini, ha presentato il contenuto del documento nel quale sono stati riassunti gli obiettivi del progetto, le attività svolte da Marzo a Luglio 2015, i risultati raggiunti e le attività a realizzarsi correlate alla costituzione (per il momento) di un G.O denominato ‘’Innovazione e sperimentazione per migliorare la produzione e la commercializzazione di ortaggi e frutta nel CAR’’.
Per quanto concerne i risultati quantitativi, Bellardini ha riferito che la lettera di intenti per la costituzione del succitato gruppo è stata sottoscritta al momento da; 87 produttori dei quali 72 aderenti alla cooperativa La Romanesca, i Direttori di sei Centri di Ricerca, il Presidente di Fedagro Mercati (che ha aderito anche come impresa privata), il Rappresentante del Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia, il Direttore della la CIA ed il Presidente della Coldiretti di Roma.

A conclusione del suo intervento ha poi proposto di:
• Definire un programma di attività del GO per i prossimi due mesi;
• raccogliere e sistematizzare le informazioni sulle caratteristiche aziendali degli aderenti al GO;
• ideare e condividere una pagina WEB del GO;
• presentare il GO ai rappresentanti delle Istituzioni a livello Regionale e Comunale;
• realizzare riunioni sulle problematiche e possibili soluzioni all’interno del CAR e nei Comuni;
• elaborare il regolamento di funzionamento del GO;
• continuare a raccogliere le adesioni al GO;
• verificare se nei mercati all’ingrosso esistono esperienze simili a quella che si sta realizzando nel Centro Agroalimentare di Roma.

Nel corso della riunione sono intervenuti poi Marco Cerboni che ha sottolineato il grave ritardo della Commissione Europea ad approvare il PSR, stigmatizzato l'esiguità delle risorse previste nella misura 16, per l'elaborazione e realizzazione dei progetti e raccomandato al Consulente una maggiore coordinazione con i rappresentanti delle organizzazioni. Massimo Biagetti invece ha espresso piena soddisfazione degli iscritti alla CIA per i risultati fin ora raggiunti e per la presenza di tutti i Centri di Ricerca che operano nel Lazio, e ha proposto che il G.O sia aperto a tutti quei soggetti sociali che operano nell’orbita del CAR. Alisea Sartori, ricercatrice dell’Istituto di Frutticoltura, ha ricordato che presso l’Istituto si sta’ costituendo un gruppo operativo sul Kiwi e che l’esperienza acquisita potrebbe essere messa a disposizione del G.O CAR. Patrizia Minischetti funzionario Arsial ha sottolineato l’Interesse dell’Agenzia alla realizzazione del programma ed ha raccomandato di elaborare progetti che non siano improntati alla pura ricerca, ma all’applicazione dei risultati ottenuti nei progetti innovativi realizzati sia a livello nazionale che internazionale. Corrado Costa, dell’Unità di Ingegneria Agraria ha raccomandato d’informare le autorità Regionali in particolare l’Assessorato all’ Agricoltura della Regione Lazio sulle attività che si stanno realizzando per la costituzione del GO, e dichiarato la piena disponibilità dell’Istituto a collaborare alla costituzione del GO e alla elaborazione dei progetti.  Elena Orban Direttore del  Centro di Ricerca per gli Alimenti e la nutrizione ha illustrato le attività che potrebbe realizzare il Centro, mentre che  il Dottor Luigi Perini ha sottolineato l’importanza di una coordinazione  del Gruppo operativo nella persona del Consulente del CAR che fin ora ha mantenuto i contatti con tutti gli attori sociali della filiera. Enzo Marinelli rappresentante dell’ Istituto di Patologia Vegetale ha ricordato che l’Istituto aveva inviato delle domande da inserire nel formulario predisposto dal Consulente diretto a rilevare le problematiche riscontrate dagli agricoltori.

Luigi Perini Direttore dell’Unità di Ricerca per la Climatologia e la meteorologia applicate all'agricoltura, (CRA), ha sottolineato l’azione positiva fin ora portata avanti dal consulente del CAR nella veste di coordinatore del gruppo operativo in via di costituzione.
Il Direttore operativo del CAR, Mauro Ottaviano, ha concluso la riunione, invitando tutti i partecipanti anche chi non ha per ora aderito alla costituzione del gruppo operativo a dare il proprio contributo di idee e di esperienza alla realizzazione del progetto. Ha ribadito altresì che si è potuto considerare l’avvio di un lavoro comune che nei prossimi mesi dovrà condurre attraverso diversi incontri a predisporre tutti gli atti necessari per presentare un progetto rappresentativo di interessi diversi ma convergenti.

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20 Gennaio 2017

Ortofrutta 04 Settembre 2015

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20 Gennaio 2017

Tavola rotonda a Matera: l’Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescita

Tavola rotonda a Matera: l'Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescitaarticolo20150905Tavola rotonda a Matera: l'Italia importa il 40% delle fragole che consuma, la Candonga vede spazi di crescitaLogo Candonga

Guidonia, 4 settembre 2015. Tra i dati emersi in occasione di una Tavola rotonda organizzata lo scorso 3 settembre 2015 dal Club Candonga a Matera, risulta che l'Italia produce fragole di qualità ma continua a importarne – da paesi come la Spagna, la Grecia e Maghreb  - nella misura del 40%. "Questo valore è eloquente e illustra bene quanto spazio ancora offra il mercato", ha sottolineato Carmela Suriano, CEO del Club Candonga, nel suo intervento introduttivo.
Negli ultimi anni, la produzione italiana di fragole si sta "meridionalizzando"; ad emergere è proprio la regione Basilicata, dove la Candonga Fragola Top Quality ® ha attecchito in modo eccellente. Ora però, per essere in grado di rispondere a tutta la domanda, occorre aumentarne la produzione.

Nicola Vallinoto, agronomo responsabile della qualità per il Club Candonga ha sottolineato: "Non bisogna cercare di vendere ciò che si produce, ma produrre ciò che si vende. E la Fragola Candonga vende, anche grazie alle garanzie che offre al consumatore. I soci del Club osservano uno specifico manuale di qualità e le aziende aderenti sono certificate GlobalGAP".

A intervenire nella tavola rotonda sono stati chiamati anche Giorgio Mercuri (presidente Fedagri Confcooperative), Flavio Pezzoli (marketing manager del "Centro Agroalimentare Roma" una delle aziende del gruppo Italmercati Rete Imprese), Hans-Christoph Behr (Agrarmarkt Informations), Fabrizio De Giacomi, (responsabile rete rilevamento mercati all'ingrosso - Borsa Merci telematica Italiana).

In particolare, Mercuri ha ricordato come il 40% della produzione ortofrutticola nazionale sia commercializzata da cooperative, una forma societaria che rende possibile fare massa critica e mettere in campo tutte quelle strategie di marketing e comunicazione che consentono di identificare un prodotto.
Behr ha fornito alcuni dati sul consumo di fragole in Germania, un frutto che costituisce la sesta referenza frutticola maggiormente acquistata. Peccato che le importazioni dall'Italia non siano in aumento; crescono solo Belgio e Olanda, come fornitori sul mercato tedesco. Inoltre, il consumatore di quel paese è abituato al consumo stagionale e ama le fragole morbide e non quelle croccanti (come è, appunto, la Candonga)

Sul mercato all'ingrosso italiano, invece, la Candonga spunta prezzi interessanti, avendo superato in media di 1,50–2,00 euro una fragola normale di buona qualità (periodo di riferimento gennaio – maggio 2015). Il dato è stato fornito da De Giacomi, mentre a sua volta Pezzoli ha ricordato che "un prodotto non parla da solo, va comunicato".
L'intervento conclusivo è stato affidato all'assessore regionale all'agricoltura della Basilicata, Luca Braia (in foto qui sotto), il quale ha ribadito i concetti dell'aggregazione e della comunicazione e ha annunciato il progetto di una piattaforma logistica dell'agroalimentare nell'area di Ferrandina (MT), che vedrà la sinergia delle regioni Basilicata e Puglia e del Ministero competente.

Fonte: Fresh Plaza

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20 Gennaio 2017

Avviso di aggiudicazione procedura aperta per l’affidamento dei servizi di vigilanza, sicurezza e accoglienza presso il Centro Agroalimentare Roma

Avviso di aggiudicazione procedura aperta per l’affidamento dei servizi di vigilanza, sicurezza e accoglienza presso il Centro Agroalimentare Romaarticolo20160209Avviso di aggiudicazione procedura aperta per l’affidamento dei servizi di vigilanza, sicurezza e accoglienza presso il Centro Agroalimentare Roma

Guidonia, 9 febbraio 2016. Siamo lieti di comunicare che è stata aggiudicata la gara relativa all’affidamento dei servizi di vigilanza, sicurezza e accoglienza presso il Centro Agroalimentare Roma

Per conoscerne tutti i dettagli, cliccare sul link di seguente.

GUCE 30 01 2016.pdf
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20 Gennaio 2017

Ortofrutta 11 febbraio 2016

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