Guidonia, 6 ottobre 2015. Questo è il periodo delle noci fresche. E’ un prodotto di stagione che rimane sul mercato poche settimane. Rispetto alle normali noci, quelle fresche vengono raccolte poco prima della naturale caduta con il mallo (la parte verde, il vero frutto) ancora fresco o non completamente distaccato. Questo le rende piacevolmente amaragnole, poiché la pellicina che avvolge il gheriglio e che sparirà solo dopo l’essicazione, dona questo particolare sapore. Durante l’acquisto, è meglio assicurarsi che abbiano picciolo e foglie, vuol dire che sono state raccolte di recente e quindi meno trattate e se strofinando la scorsa, questa emette un profumo caratteristico, si attesta la sanezza del frutto.
Come per le normali noci, i nutrienti rimangono inalterati. Però il loro maggiore contenuto di acqua, e quindi di umidità, le rende facilmente soggette a muffe, dunque meglio conservarle in frigo.
Essendo ricche di sali minerali, le noci sono consigliate durante la terapia da malattie nervose o dell'apparato scheletrico, inoltre rafforzano le difese immunitarie dell’organismo, mentre gli acidi grassi, che contengono (grassi polinsaturi fra cui i celebri omega 3 e omega 6), sono efficaci per la riduzione del colesterolo nel sangue. Un consumo costante e moderato di noci (come anche dei semi oleosi in genere) per tutta la vita (tra le tre e le quattro al giorno) hanno una potentissima azione protettiva su cuore e vasi sanguigni, senza contare le altre eccellenti qualità, fra cui l’antiossidante tocoferolo (vitamina E).
La nota noce di Sorrento è la varietà più diffusa in Italia, è a duplice attitudine (frutto e legno) e produce frutti medi, di forma ovale. La varietà Franquette è anch’essa a duplice attitudine e produce frutti grossi, di forma ovale. La varietà Hartley è da frutto e produce frutti grossi, di forma subovale. Altre varietà sono la Malizia, la Feltrina, la Bleggiana, il Cerreto e la Midland.
Guidonia, 14 luglio 2015. L’attività di vendita nel Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma è stata buona, con quantità e qualità del prodotto pescato discrete. Si sono registrati ribassi per alcune specie di molluschi cefalopodi, alici e triglie di fango. In forte calo orate e spigole dell’Atlantico Nord-orientale. In controtendenza le mazzancolle, che si attestano su alti livelli di prezzo.
PESCATO
Crostacei – Si è registrato rispetto alla scorsa settimana un rialzo di 1,00 €/kg per il gambero rosa (7,00-8,00 €/kg) e di 4,00 €/kg per la pannocchia (8,00-10,00 €/kg), entrambi del Mediterraneo. Si è osservata la presenza in mercato della mazzancolla su livelli di prezzo alti (28,00 €/kg).
Molluschi bivalvi – I prezzi non hanno presentato particolari variazioni rispetto alla scorsa settimana.
Molluschi cefalopodi – Cali di 0,50 €/kg hanno interessato il moscardino bianco dell’Adriatico (4,00-5,00 €/kg). In flessione anche il prezzo del calamaro di pezzatura minore dell’Atlantico Nord-orientale, passato da 16,00-20,00 €/kg a 15,00-18,00 €/kg. Al contrario, si sono registrati incrementi tra 1,00-2,00 €/kg per il polpo sia dell’Adriatico che del Mediterraneo (10,00-12,00 €/kg) e per i totani dell’Adriatico (7,00-8,00 €/kg per la pezzatura media).
Pesci – Le acciughe hanno mostrato rispetto alla scorsa settimana cali di 0,20 €/kg per tutte le pezzature e provenienze (3,20-3,40 €/kg per le grandi del Tirreno). Ribassi generalizzati tra 1,00-2,00 €/kg per la sogliola (21,00-23,00 €/kg per la pezzatura più grande dell’Atlantico Nord-orientale). Contrazioni fino a 5,00 €/kg hanno interessato l’orata, per la quale era presente molto prodotto in mercato (23,00 €/kg per la pezzatura più grande dell’Atlantico Nord-orientale) e le triglie di fango (10,00 €/kg per le medie del Mediterraneo). La spigola ha subìto forti ribassi fino a 12,00 €/kg per le tutte le provenienze e pezzature, attestandosi sui 23,00-25,00 €/kg per la pezzatura maggiore dell’Atlantico Nord-orientale. Al contrario, rialzi di circa 1,00 €/kg hanno interessato la frittura mista sia dell’Adriatico che del Tirreno (8,00-10,00 €/kg).
ALLEVATO
Non si sono osservate variazioni di rilievo nei prezzi dei prodotti allevati.
CONGELATO
I prezzi si sono mantenuti sostanzialmente stabili, confermando i livelli della scorsa settimana.