Aprile

8 Aprile 2021

A primavera, le mille qualità  degli asparagi

A primavera, le mille qualità degli asparagiarticolo20160330A primavera, le mille qualità degli asparagiAsparagi_new

Guidonia, 30 marzo 2016.  In questo periodo, nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, tra i prodotti di stagione disponibili, primeggiano senza dubbio gli asparagi. Ma che siano verdi, viola o bianchi, tranne che per il sapore, non ci sono differenze. Tutti i tipi di asparagi, condividono le medesime (e tante) proprietà benefiche per il nostro organismo. Infatti gli asparagi, sono ricchi di fibre, vitamina A, B1, B2, C e PP, sali minerali (calcio, fosforo, magnesio e potassio, importanti per ossa, sangue e tessuti), proteine, asparagina (costituente di sostanze proteiche), zuccheri ed elementi antiossidanti. Sebbene diano uno scarso apporto di calorie (circa 25 per 100 gr di prodotto), hanno la caratteristica di stimolare l'appetito. Sono depurativi e diuretici, perciò sconsigliati a chi soffre di disturbi renali, di calcoli, prostatiti e cistiti.
Tra gli ancora tanti altri effetti benefici, sembra che questi ortaggi abbiano anche una funzione antidepressiva! Infatti alcuni studi dimostrerebbero che proprio la loro azione disintossicante e diuretica, influisca positivamente su questo disturbo oggi così diffuso.

Gli asparagi, sono ortaggi le cui parti commestibili sono dei germogli, detti turioni, che si sviluppano alla base di rizomi interrati (fusti), detti zampe. I turioni hanno forma allungata, sono carnosi e di tonalità: verde, bianca o violetta. L’asparago originario dell'Asia, era già conosciuto, come pianta spontanea (asparagina), al tempo degli Egizi, che ne diffusero la coltivazione nell’area del Mediterraneo.

Ovviamente le punte sono la parte migliore dell’asparago, perché senza scarto, mentre dal gambo va tolta la parte finale fibrosa. Per cuocerli si riuniscono in mazzetti, legandoli con filo bianco da cucina, per eliminare più facilmente l’acqua di scolatura. Meno diffuso, ma non meno squisito, è l’utilizzo a crudo. Infatti, tagliandoli a fettine piccole e unendoli all'insalata, daranno un tocco originale e gustoso ad una semplice preparazione.

Per scegliere gli asparagi, prima di acquistarli, verificate che i turioni siano dritti, sodi, integri, senza ammaccature e con i gambi che devono risultare poco legnosi. Si conservano in frigorifero, avvolti in un panno umido, per circa 4 giorni, oppure si possono immergere anche in acqua fredda, ma non durano più di un giorno. In ultimo, ma non ultimo, bisogna tenere presente che la stagione degli asparagi va dalla fine di marzo fino a maggio-giugno. Questo ci aiuterà senz’altro ad acquistare un prodotto dalle caratteristiche organolettiche migliori e pure a risparmiare non pochi euro.

Esistono molte varietà di asparago, come i tipici turioni bianchi di Bassano e di Cesena, l'asparago verde di Altedo (Bo) ad Indicazione Geografica Protetta, gli asparagi verdi Mary Washington e gli asparagi violetti Napoletani, ma nel Lazio, l’asparago verde di Canino e di Montalto di Castro ha raggiunto in poco tempo un posto di primo piano nel panorama dei prodotti agricoli di qualità della Tuscia Viterbese. La sua caratteristica primaria è che si può mangiare senza scarti.

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6 Aprile 2021

Depurante, drenante e diuretico il daikon, illustre sconosciuto.

Depurante, drenante e diuretico. Dopo il fritto, il daikon, illustre sconosciutoarticolo20160430Depurante, drenante e diuretico. Il daikon, illustre sconosciutoDaikon

Guidonia, 30 aprile 2016. Il daikon, chiamato anche ravanello cinese, ravanello giapponese, o ravanello invernale, è una varietà del ravanello comune originaria dell'Asia orientale.

Anche se ne esistono molte varietà, la più diffusa nelle cucine del Giappone (ma è molto noto ed utilizzato anche in Cina, India, Vietnam e in altri paesi asiatici), la aokubi daikon, ha la forma di una grossa carota, di circa 20–35 di lunghezza, e di 5–10 cm di diametro. Spesso, viene servito crudo in insalata, o come guarnizione per piatti di sashimi, oppure marinato in aceto. Grattugiato, conosciuto come daikon oroshi (consigliato alla fine di pasti a base di frittura o ad elevato contenuto di grassi perché favorisce la digestione di fritture e alimenti pesanti), è popolare come guarnizione per piatti come lo yakizakana o il natto. Il daikon cotto è spesso servito come ingrediente nelle zuppe di miso o in stufati come l'oden.

Anche in Italia esistono però produzioni del daikon. Infatti nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, vengono commercializzati daikon prodotti a Sabaudia, in provincia di Latina. La maggior parte di questa produzione (nata addirittura sul finire degli anni ’70!), viene esportata verso la Germania e i paesi del nord Europa, dove se ne fa uso comune anche nelle cucine casalinghe. Il prodotto commercializzato nella Capitale, è acquistato maggiormente dalle tante comunità straniere residenti a Roma e dintorni, mentre una piccola percentuale (circa il 20%) dai pochi romani che lo conoscono. Il daikon viene coltivato nelle nostre campagne agricole da ottobre fino a maggio, mantenendo un prezzo costante all’ingrosso di circa 50/60 centesimi di Euro al kg.

Il daikon è un vero concentrato di effetti benefici per il corpo umano. Infatti, contiene alti quantitativi di vitamina C e l'enzima mirosinasi. Viene, inoltre, ritenuto un valido aiuto per la salute del fegato e vanta proprietà diuretiche, depurative e drenanti ed è considerato un buon mucolitico. È anche indicato in caso di inappetenza, digestione lenta, meteorismo e gonfiore intestinale. Inoltre, è consigliato contro nausea e vomito e può dunque essere un prezioso alleato anche delle donne in gravidanza quando, soprattutto durante il primo trimestre, subentrano questi disturbi.

L’utilizzo del daikon in cucina, è indicato per la preparazione di minestre, stufati e zuppe, anche nella versione secca. In questo caso però, prima di usarlo, bisogna metterlo a bagno.

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2 Aprile 2021

LA BORSA DELLA SPESA DEL 2 APRILE 2021