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20 Gennaio 2017

Cappasanta

CappasantaCappasanta

Caratteristiche
La Cappasanta è un mollusco bivalve (cioè ha una conchiglia formata da due parti, una concava e un’altra convessa) a forma circolare di ventaglio, la cui colorazione esterna è bruna o rossiccia. Appartenente alla famiglia dei Pettinidi (come il Canestrello v.) la Cappasanta o Conchiglia di San Giacomo si nutre di detriti e placton e se raggiunge 13 cm. di diametro, la taglia più frequente si aggira sui 10. Le due valve sono tenute chiuse da un muscolo adduttore gommoso. Gli individui giovani vivono ancorandosi ai fondali con filamenti, mentre gli adulti sanno muoversi sul fondo “a reazione” e cioè spostandosi a scatti all’indietro con aperture e chiusure delle valve per espellere l’acqua sfruttandone la forza di uscita. La Cappasanta é diffusa nel Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, ma è molto comune nei mari italiani, specie nell’Alto Adriatico, dove viene anche allevata. Le sue carni sono gustose e sono apprezzate a livello gastronomico (e commerciale) sia consumandole cotte in una infinità di ricette regionali diverse, sia mangiandole crude.

Nomi dialettali
Pellegriné (Liguria); Santarela, Pelegrina (Veneto); Cappa santa, Capète, Pellegrina di S. Giacomo (Friuli e Venezia G.); Pellegrina (Toscana, Abruzzi); Cappa pellegrina (Marche); Capasanta (Lazio); Capa Pellerina, Pellegrina, Cocciola pellerina, Cozza di San Giacomo, Cap’e sant’ (Campania); Canestriello, Pelegrine, Cozza pellegrino, Cozza S. Giacheme, Cozza gignàcula (Puglie); Cocciula pellegrina, Pellegrinu, Pettini (Sicilia); Cocciula pilligrina, Cocciula de pellegrinu, Cozzula de pellegrinu (Sardegna).

Quando si trova
La cappasanta si pesca tutto l’anno e specie in inverno prima della riproduzione quando è più richiesta in quanto ha le gonadi (organo produttore di cellule sessuali) evidenti; queste si riconoscono dai due colori diversi, arancio corallino la parte femminile e bianco avorio la parte maschile. Si tratta dunque di una specie ermafrodita, perché lo stesso individuo ha al contempo gli organi sessuali maschili e femminili.

Come sceglierla e conservarla
Non sopravvive a lungo fuori dall’acqua, perciò spesso si sbaglia comprandole morte. Gli individui senza vita hanno le valve delle conchiglie aperte e che non si richiudono al tatto. Per tenerle in vita più a lungo protraendone la freschezza per successivi usi gastronomici, si mettano vive in un secchio d’acqua salata.

Perché fa bene alla salute
E’ un mollusco ricco di sali minerali (Fosforo, Calcio e Ferro: importanti per ossa, sangue e tessuti), proteine, vitamine (A e B) e con pochi grassi.

Come trattarla
Aprire la conchiglia dalla parte piatta con la lama di un coltellino ed eliminare la membrana lasciando la parte bianca e la lingua rossa delle uova. È opportuno lavarle bene perché a volte nelle conchiglie rimane della sabbia. Per farle aprire più rapidamente immergerle in acqua bollente o esporle al calore del vapore.

Ricetta: Cappasanta alla marinara (4 persone)
Aprire 12 Cappesante, staccarle dal guscio, sciacquare, eliminare la valva piatta e riporre da parte quella concava. Scottare 2 pomodori in acqua bollente, privarli della pelle, dei semi, dell’acqua di vegetazione e farli a pezzetti. Porre i molluschi nelle valve accantonate e cospargerli con un trito di prezzemolo e aglio, poi aggiungere i pomodori, pangrattato, pepe. Infine irrorare le cappesante con olio extravergine e farle gratinare qualche minuto nel grill del forno.

Nel Lazio
Sebbene non si tratti di una tipica specialità del Lazio, si pescano Cappesante anche nei fondali sabbiosi e fangosi del Basso Lazio: Terracina, Formia, Gaeta.

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20 Gennaio 2017

Cozza Pelosa

Cozza PelosaCozza Pelosa

Caratteristiche
La cozza pelosa è un mollusco bivalve dalla conchiglia solida, la cui parte posteriore esterna è pelosa e mostra dei filamenti più o meno lunghi e fitti, che possono essere presenti anche sulla parte anteriore. La colorazione esterna è bruno-rossastra, quella interna è madreperlacea, con riflessi violacei. Al massimo raggiunge una lunghezza di 6 cm, ma è frequente di 4.5 cm; rispetto alle altre specie è di dimensioni minori. E’ presente in tutto il Mediterraneo. E’ una specie pregiata con carni gustose e saporite.

Nomi dialettali
Mussolo peloso, Muzzolo, Peocio peloso, Pedocchio peloso (Veneto); Pidocchio barbato, Mussolo col pel, (Venezia G.); Dattero peloso (Toscana); Peocio pelosom Pidocchio barbato (Marche); Cozzeca pelosa (Campania, Puglie); Catacuzzulu pilusa, Cossa pilusa (Sicilia); Cocciola pilosa, Musculu pilusu (Sardegna).

Quando si trova
La specie allevata presenta maggiore accrescimento nei mesi primaverili, durante i quali viene raccolta in notevoli quantitativi.

Varietà
Cozza spagnola; Cozza comune.

Come sceglierla e conservarla
Deve essere commercializzata ancora viva per assicurarne la freschezza ed il prodotto deve essere obbligatoriamente accompagnato dall’etichetta, che riporta la data di confezionamento e la provenienza. Per conservarle possono essere messe in un recipiente, con acqua fredda e salata.

Perché fa bene alla salute
E’ ricco di sali minerali, soprattutto di Zinco, Ferro e Magnesio, indispensabili per la formazione delle ossa, per l’attività nervosa e muscolare. Inoltre ha molte vitamine (A, B, C ed E).

Come trattarla
Raschiare le cozze con un coltello per togliere le incrostazioni e passarle sotto l'acqua corrente. Staccare il residuo del filamento che spunta da ogni conchiglia, metterle in una larga pentola, a fuoco vivo, sino a che si aprono le valve, ricordandosi che se alcune cozze non si aprono sono da buttare via perché il mollusco all'interno può essere nocivo.

Ricetta: Cozze al sugo (4 persone)
Lavate 2 kg di cozze, raschiatele e privatele delle “barbe”, soffrigete uno spicchio d’aglio in un tegame con dell’olio, unite 500 g di pomodori pelati a pezzetti e cuoceteli per 5 minuti. Unitevi le cozze, coprite e fatele aprire a fuoco vivo. Aggiungete sale, pepe e del prezzemolo tritato.

Nel Lazio
I fondali sabbiosi laziali, come Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio e Latina accolgono una vasta quantità di questi molluschi.

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20 Gennaio 2017

Ortofrutta 21 marzo

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20 Gennaio 2017

Ortofrutta 13 maggio

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20 Gennaio 2017

Nonostante il clima, al CAR è arrivata la primavera!

Nonostante il clima, al CAR è arrivata la primavera!20130322Nonostante il clima, al CAR è arrivata la primavera!Frutta di primavera home

Guidonia, 22 marzo 2013. Nonostante il clima ancora incerto….é arrivata la primavera! Ad affiancare agrumi, frutta ed ortaggi tipicamente invernali, tra cui molti ad elevato potere antinfluenzale (arance, mandarini, actinidia etc.), con le prime temperature miti torna la voglia di scoprirsi e di iniziare la prima dieta. Crescono i consumi di insalate, pomodori, finocchi, prodotti disponibili in quantità apprezzabile sul mercato, venduti a prezzi irrisori.
Domanda frizzante, specialmente per quei prodotti che vedono il termine del ciclo produttivo, con prezzi in aumento (es. per il Tarocco e per le pere nazionali), oppure molto richiesti in prossimità delle festività pasquali, in primis i carciofi,varietà Romanesco, cimaroli e braccioli di ottima qualità provenienti dalla Sardegna e dal Lazio.  In equilibrio domanda ed offerta per molti altri prodotti, che grazie a temperature favorevoli, vedono accrescere di giorno in giorno i quantitativi disponibili sul mercato, mantenendo costante oppure in calo le quotazioni di mercato. Alcuni esempi: buona la disponibilità di insalate, cavolfiore bianco, finocchi, melanzane, ma anche di bieta, cicoria, spinaci…. insomma non manca nulla!
 

Indicatore 22 marzo
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