Guidonia, 13 dicembre 2012. Il nuovo appuntamento settimanale con l'Indicatore di Convenienza del Centro Agroalimentare Roma, rivela, il calo di 2 prodotti e l'aumento di altri 3 su i 5 monitorati nel loro andamento giornaliero.
All' interno del mercato ortofrutticolo del C.A.R., per quanto riguarda il settore della frutta, ed in particolar modo quello degli agrumi, in calo sia il prezzo delle arance, varietà Tarocco, provenienza Sicilia, sia quello delle clementine, provenienti dalla Calabria, a motivo di una flessione generale dei quantitativi domandati rispetto a quelli offerti. Per quanto riguarda gli ortaggi, l'ondata di gelo che ha investito la penisola, ha determinato un calo dell' offerta della maggior parte delle tipologie di prodotto presenti sul mercato. Tale calo, ha portato ad un aumento delle quotazioni di mercato, sia relative al prodotto ottenuto in campo aperto, sia per quello di serra. In aumento, ad esempio, il prezzo dei cavolfiori, bianco e romanesco, dei carciofi, presenti principalmente con il Violetto senza spine proveniente dalla Sicilia, ma anche quello delle melanzane, provenienza Sicilia.
Caratteristiche
Quel che si mangia del carciofo sono i capolini fiorali, ossia i futuri fiori colti prima della fioritura. Il carciofo è una pianta di origine mediterranea.
Quando si trova
La raccolta dei capolini è scalare, perciò va dalla prima decade di ottobre, per cultivar precoci, fino a giugno, per quelle tardive.
Varietà
Le varietà si distinguono in base: al capolino, facendo riferimento alla forma (allungata o tondeggiante), al colore (brattee verdi o violette), al margine delle brattee (allungate, ovoidali, rotondeggianti, con apice a punta o meno), alla grandezza od alla spinosità (varietà spinose od inermi); oppure rispetto alla precocità, precoci, medio-precoci, medio-tardive o tardive. Le varietà maggiormente diffuse in Italia sono quattro: il Catanese (capolino cilindrico, mediamente compatto, di media pezzatura, con brattee verdi sfumate di viola), lo Spinoso Sardo (capolino conico, compatto, di media pezzatura, con brattee verde-violetto), il Romanesco (compatto, con un caratteristico foro all’apice, capolino sferico di grossa pezzatura, con brattee verdi e rosso-violaceo), il Violetto di Toscana (capolino ellittico, di media pezzatura, compatto, con brattee violette esfumature verde scuro). A livello locale ci sono: il Violetto di Palermo, l’Empolese, l’Ascolana, il Bianco Tarantino, il Mazzaferrata.
Come sceglierlo e conservarlo
Deve essere sodo e senza macchie, con le punte ben chiuse, mentre il gambo deve essere duro e senza parti molli od ingiallite. Se il gambo è lungo ed ha ancora delle foglie attaccate, bisogna controllare che siano fresche, nel qual caso i carciofi si possono mettere nell'acqua come i fiori recisi, mentre per metterli in frigorifero si tolgono le foglie esterne più dure e dopo averli lavati ed asciugati si pongono in un sacchetto di plastica od un contenitore a chiusura ermetica: si conserveranno per almeno 5-6 giorni. Per congelarli, si devono prima sbollentare e solo dopo si sistemano in contenitori rigidi.
Come trattarlo
Per arrivare al cuore dei carciofi, si elimina il gambo fino a circa 4 cm dalla base, le foglie esterne e la punta. Poi si raschia la base del gambo per eliminare i filamenti e si asporta il fieno all'interno, facendo attenzione a non eliminare anche la delicata polpa chiara. Con un coltellino da cucina si tornisce la base dei fondi, procedendo come se si sbucciasse una mela, così si elimineranno del tutto eventuali parti dure.
Perché fa bene alla salute
La parte edule del capolino corrisponde al 40-50% del totale; è ricco di acqua ed ha una piccola percentuale di proteine grezze, ma un’alta di carboidrati (energetico). Il carciofo è pieno di fibre, che favoriscono la peristalsi intestinale, di vitamine, di minerali, specialmente ferro e, di inulina nel capolino, che è consigliabile per i diabetici. Stimola il fegato, fortifica il cuore, depura il sangue e disintossica, ma le donne che allattano lo devono evitare perché diminuisce la secrezione del latte.
Nel Lazio
Nel Lazio le zone meglio organizzate per la produzione sono quelle di Cerveteri-Ladispoli (Roma) e di Sezze-Priverno-Sermoneta (Latina). Le varietà prevalenti sono il "romanesco" e quella detta "Castellammare", con frequenti ibridi. Non bisogna dimenticare il carciofo di Tarquinia o della Maremma (Viterbo).
Guidonia, 21 gennaio 2013. Nella settimana di riferimento la avverse condizioni climatiche hanno influito negativamente sull’offerta di prodotto ittico pescato. Le imbarcazioni che hanno preso il largo sono state di numero nettamente inferiori alla media. Per la maggior parte dei prodotti si è confermato il prezzo della scorsa settimana, mentre per alcuni si sono registrate notevoli variazioni, in particolare le alici riscontrano un aumento pari quasi al doppio.
Il graduale allontanamento della perturbazione che ha interessato la penisola italiana determinerà un generale miglioramento del tempo e un'attenuazione delle precipitazioni, favorirà anche un indebolimento dei venti su tutti i mari. Sui mari occidentali e al sud soffieranno ancora moderati da ovest-sudovest, mentre saranno deboli o assenti nei rimanenti settori; di conseguenza resteranno mossi Ligure, medio e basso Tirreno, Canali delle isole maggiori, Ionio, mentre gli altri bacini diverranno poco mossi o quasi calmi. Si presumono buoni quantitativi di prodotto ittico pescato con un relativo abbassamento dei prezzi di commercializzazione.
Nel comparto del pescato fresco si è osservata una sostanziale stabilità a seguito anche del calo della domanda di prodotto ittico. Stabile il prezzo dei crostacei tranne per la mazzancolla del Mediterraneo, il cui prezzo cresce di poco e tocca i 16,00 €/Kg. Per il granciporro atlantico il costo si attesta intorno ai 14.50-16 €/Kg. Tra i molluschi cefalopodi il prezzo del calamaro del Mediterraneo è salito notevolmente fino a toccare quota 22,00 €/kg, mentre il polpo 2kg+ rimane sui 15 €/kg. La seppia invece, arriva fino a 14 €/kg ed il totano medio sale a 8 €/kg. Forti aumenti per le alici grandi che si attestano sugli 8,00 €/kg.
Il prezzo della frittura aumenta lievemente raggiungendo i 5 €/kg. Il nasello di I taglia giunge a 13 €/kg, mentre il dentice mediterraneo sale a 20 €/kg. Aumenta anche il prezzo dello scorfano atlantico 0.700+ kg che si attesta intorno ai 20 €/kg. La stabilità dei prezzi ha interessato tutto il settore dell’allevato come anche il settore del congelato.