Bruxelles 26 Aprile 2017.
L’Ufficio Sviluppo di CAR è stato chiamato ad organizzare i tre giorni a Bruxelles del THE GLOBAL SEAFOOD MARKETPLACE Edizione 2017. Lo stand – ubicato nel bellissimo spazio azzurro FISH ITALY – lo ha voluto il CAR per poter ospitare gli operatori ittici del Centro Agroalimentare che hanno risposto numerosi. Non potevamo avere un’occasione migliore per riuscire finalmente a fare la nostra intervista al Presidente dell’Associazione Ittica Romana Fabrizio Rauco, dopo mesi di inutili e ripetuti tentativi.
Oggi ha finalmente “capitolato” e noi siamo felici due volte, avendo potuto fare la conoscenza di suo padre GOFFREDO, un giovanotto che ha confidato di aver compiuto quest’anno i suoi 64 anni …. di attività !
BENVENUTO PRESIDENTE AL “SUO” STAND E GRAZIE PER AVER ACCOLTO L’INVITO A QUESTA TRE GIORNI DI TUTTO FISH. SAPPIAMO CHE PER LEI NON E’ LA PRIMA FIERA. RITIENE CHE QUESTE MANIFESTAZIONI RAPPRESENTINO REALMENTE PER GLI IMPRENDITORI UN’OPPORTUNITA’ DI CRESCITA E DI SVILUPPO COMMERCIALE?
Senza dubbio. Sono circostanze utili che possono tradursi in opportunità. Partecipare a questi momenti di confronto alimenta esperienze e competenze. Si comprende la direzione in cui vanno i mercati, per stare al passo e, quando possibile, anticipare le “nuove mosse”. Qui passano i desideri dei grandi e dei piccoli operatori ma, ed ancor di più, quelli del consumatore finale che è e resta l’ultimo tassello della catena in quanto ai diversi passaggi della filiera, ma il primo in quanto ad importanza e valore. Sono le sue esigenze ad imporre la rotta. Una fiera come questa, con imprenditori che vengono da tutto il mondo, consente di incontrare nuovi fornitori e di rincontrare i vecchi, in una dinamica concentrica.
LEI PENSA CHE I NUOVI CENTRI AGROALIMENTARI SIANO ANCORA IN GRADO DI RISPONDERE ALLE SEMPRE RINNOVATE ESIGENZE DELLA CATEGORIA? SIAMO PASSATI DA UN MILLENNIO AD UN ALTRO…
Certamente. Anche se nell’immaginario del legislatore, nel lontano 1986, non era ben chiaro quali fossero esattamente tutti i tasselli della “mission” , il modello è ancora valido, in quanto in grado di intercettare efficacemente, mettendole in rete in modo adeguato, domanda ed offerta. I controlli sull’osservanza delle buone regole possono aiutare. Nonostante che il mercato sia molto variegato, data la molteplice compresenza di imprenditori tanto simili ma anche diversi, vi è sempre un denominatore comune: il consumatore finale. Nei suoi confronti i Centri Agroalimentari forniscono un importantissimo servizio.
GLI OPERATORI ITTICI CONTINUANO A LAVORARE LA NOTTE E QUESTO, E’ INDUBBIO, COMPORTA QUALCHE DIFFICOLTA’ IN PIU’. LEI RITIENE CHE LE ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO MESSE IN CAMPO SIANO SODDISFACENTI?
Ai controlli sul prodotto necessariamente devono affiancarsi i controlli sulle procedure. Se l’intenzione di chi stabilisce le regole è buona anche le regole saranno buone. I due aspetti, quello dei controlli e del libero mercato, sono in contrasto solo apparentemente.
SIAMO TUTTI ABILI AL RAGGIUNGIMENTO DELLA PERFEZIONE, MA SI TRATTA DI UN PERCORSO LUNGO E DIFFICILE. CI PUO’ AIUTARE ? COSA SI SENTE DI PROPORRE, IN UNA SCALA DI VALORI DA UNO A TRE (cerchiamo di essere modici), ALLA SOCIETA’ PER MIGLIORARE LE PERFORMANCE DEL CENTRO?
Non è facile e mi cogli di sorpresa. La prima questione, mi sento di dire, riguarda il “caro affitti”. In un momento difficile come questo poter avere un contenimento di questa voce, molto incisiva sui nostri bilanci, sarebbe un bene. La seconda riguarda gli orari di apertura, in alcuni mercati h24. Non sono d’accordo perché vorrebbe dire perdere in qualità, in tutto, anche nella vita. Il terzo aspetto riguarda ancora le regole che debbono essere rispettate anche quando una nuova azienda si candida a prendere in conduzione uno spazio: si può avallare solo se sono rispettati i requisiti stabiliti dal Regolamento. Invito la Società a continuare ad essere presente durante le ore di attività. Si tratta di un momento di incontro e confronto, di contatto diretto con i singoli e con le associazioni: è importante per la governance del CAR constatare “sul campo” eventuali problematiche e provare a dare risposte più o meno immediate.
QUALE TRA QUESTE VIRTU’ TIPICAMENTE UMANE LE PIACE DI PIU’: FORTEZZA, GIUSTIZIA, PRUDENZA, TEMPERANZA ? LA PRIMA LOTTA PER LA VERITÀ SEMPRE, LA SECONDA TIENE CONTO IN UN RAPPORTO DELL’IMPORTANZA DELL’ALTRO, LA TERZA REPLICA ALL’EFFICIENTISMO DEL VOLER RIUSCIRE A TUTTI I COSTI, LA QUARTA TIENE CONTO DELL’IMPORTANZA DELLA RINUNCIA DI UN BENE INFERIORE PER UNO SUPERIORE.
(Ci pensa un po’) Se ne posso dirne due cito quelle che ogni giorno cerco di coltivare: la fortezza e la giustizia. Nella vita e nella professione amo la verità e la correttezza nei rapporti.
AI PRESIDENTI, LO ABBIAMO DECISO QUI ED ORA, FACCIAMO SEI DOMANDE INVECE DELLE NOSTRE CLASSICHE CINQUE. LA NOSTRA SESTA E ULTIMA DOMANDA E’ QUESTA: QUANTO E’ STATO DETERMINANTE PAPA’ GOFFREDO?
Tantissimo, non c’è misura (si commuove e fa commuovere anche noi). Senza papà sarebbe stata un’altra vita, certamente avrei fatto un altro mestiere. La mia esperienza l’ho fatta tutta sul campo. A 15 anni ho deciso che applicarmi sullo studio non faceva per me. Seguire papà ai Mercati Generali, con tutto il sacrificio che questo comportava, invece mi piaceva. Vicino a lui ho imparato molto, tutto.
Ci ha fatto aspettare ma ne è valsa la pena, perché ci ha ricambiato con generosità. Dopo averci raccontato di Giordano e di Leonardo, i suoi figli di 22 e di 17 anni che, ancora studenti, vorrebbe vedere un giorno al suo fianco e di sua moglie Sonia, che forse invece vorrebbe altro, lo lasciamo andare.
Ci guardiamo contenti e soddisfatti.
Grazie Presidente Rauco, è stato davvero un piacere parlare con lei.
Bruxelles 26 Aprile 2017
UFFICIO SVILUPPO DI CAR