Già nel 1939 esisteva un Regio decreto che distingueva i marroni dalle castagne.
La castagna è il frutto della pianta selvatica, nota anche come “albero del pane” mentre il marrone è quello della pianta coltivata e migliorata con successivi innesti. La distinzione commerciale tra castagna e marrone si basa su caratteristiche tecnologiche e gustative dei frutti, tipicamente autunnali.
Si conoscono circa 650 varietà di castagne censite in Italia mentre circa 350 varietà di marroni. Da menzionare la Castagna della Madonna di Canale d’Alba, la Bracalla, Garrone rosso, Pistoiese, Reggiolana, la Castagna di Montella, la N’Zerta, la Riggiola e la Gabbiana, oltre ai numerosi ibridi euro-giapponesi e giapponesi, mentre tra i marroni spicca il Marrone Fiorentino, il Marrone di Caprese, il Michelangelo, il Marrone di Viterbo, quello di Marradi, di Castel del Rio, di Susa, di San Mauro di Saline, Chiusa Pesio, il Marroncino di Borgo Velino, il Marrone Comballe, di Bouche Rouge, Goujounac, Belle Epine (Francia).
Sono fonte di sali minerali (potassio, fosforo, calcio, ferro), acido folico, fibre, ma anche un concentrato di energia!