Il ruolo del Pubblico nei Mercati all’ingrosso è tema caldo, nel settore: l’atteso Decreto del Ministro Madia, il cui varo è stato prorogato al 30 giugno 2017, prevede infatti un processo di razionalizzazione delle società partecipate dagli enti pubblici e c’è chi teme ripercussioni negative sui Centri agroalimentari.
Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italimercati, Rete che raggruppa dieci tra le più rilevanti strutture del territorio nazionale, vedrebbe di buon occhio la nascita di un modello analogo a quello spagnolo, sulla scia di Mercasa, con l’azionista pubblico che partecipa economicamente e strategicamente all’attività dei principali Mercati.
“Nel dibattito tra favorevoli e contrari alla presenza del Pubblico – commenta Pallottini – io dico sì a patto che sia un ruolo consapevole e attivo, che fornisca un servizio di qualità e omogeneo, controllando, investendo e assicurando che i Centri agroalimentari di primo piano svolgano quella funzione pubblica per la quale sono preposti”.
“Se si vuole esprimere una politica economica agricola all’altezza – aggiunge il manager – serve un’ossatura robusta, adottando un sistema in cui i principali Mercati abbiano come interfaccia un interlocutore pubblico nazionale forte, a fronte di una possibile riduzione del peso specifico degli enti locali. A coronamento del progetto potrebbe essere attivata una cabina di regia che si avvalga di un riferimento, quale ad esempio Ismea. Il tutto per valorizzare un sistema che ha grande rilevanza e sempre più ne avrà in futuro, anche sotto forma di presidio per la sicurezza alimentare“.
Per Pallottini, infine, “i grandi Centro agroalimentari sono chiamati a elaborare un ragionamento di sistema: il nostro mondo deve interrogarsi per capire come svolgere al meglio il proprio ruolo”.
Fonte: Italiafruit News Mirko Aldinucci