La gestione delle utenze (energia, gas, acqua) è un argomento delicato e sensibile. Una frontiera da presidiare con oculatezza e senso della norma. La trasparenza e la correttezza nella definizioni dei consumi di ogni singolo operatore devono essere i piloni portanti di ogni singola rilevazione. In particolare l’energia, nella sua differente modulazione, rilevazione a contatore e a tabelle millesimali deve tenere conto delle continue modifiche che vengono apportate alle norme regolatrici della materia e nello stesso tempo avere la capacità di comunicare agli operatori utenti le motivazioni alla base della differenziazione di calcolo, alcune volte mensile.
Ancora oggi la rilevazione dei consumi viene fatta manualmente, stiamo approntando un programma di tele lettura, che eviterà errori di tra scrittura dei valori. Il programma analizzerà altresì la congruenza dei dati, sulla base del consolidato storico di ogni singolo consumo permettendo di emettere fatture prive di imprecisioni. Lo stesso discorso non è riproponibile per il gas ed in termini diversi per l’acqua. Per lo più il consumo del gas è direttamente legato al funzionamento delle centrali termiche, predisposte per ogni singolo comparto funzionale (MOF EST, MOF OVEST, C:D:, C.I., Magazzini, etc). La ripartizione del consumo avviene sulla base di una ripartizione a tabelle millesimali per ogni singolo settore, sempreché non vi siano linee di erogazione dedicate, ad esempio CIR, Bar , Circolo del Buongustaio) dove viene ribaltato il costo così come si desume dalla fattura del fornitore. Per l’acqua vale parzialmente il metodo adottato per l’energia elettrica avendo, nella maggior parte dei casi, a disposizione dei contatori di rilevazione del consumo per utenza. La rilevazione in questo caso è trimestrale seguendo la fatturazione dell’erogatore principale.
Su questi argomenti, che incidono sui bilanci di ogni singola azienda presente all'interno del CAR, non c’è mai limite alla varietà di opinioni prevalgono:
- il desiderio di avere una garanzia dei valori;
- il bisogno di comprensione della natura del proprio consumo;
- il senso del timore di essere in qualche modo raggirato da sistemi complessi ed incomprensibili;
- l’impotenza e la paura nei confronti di chi applica in maniera acefala regolamenti e norme;
- il tentativo, a volte, di fronteggiare in maniera standardizzata situazioni reputate non coerenti;
- l’attivazione simbolica di archetipi collettivi contro un presunto potere disgregatore della vera intelligenza non in grado di valutare le situazioni negative e penalizzanti.
La certezza è che tutto il nostro operato è e sarà sempre più orientato a garantire la massima correttezza e la massima trasparenza. La gara pubblica, indetta ultimamente per scegliere il migliore offerente di energia elettrica ne è un esempio quanto mai evidente; il continuo studio e l’applicazione per migliorare le modalità di erogazione e di utilizzo delle cabine ne fanno un contorno ideale che dovrebbero restituire fiducia e comprensione.