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4 Novembre 2021

Conosciamo meglio i cachi…

CachiCachiCachi

Caratteristiche
I cachi sono “bacche” (frutti tondeggianti, polposi, con più semi) globose, a quattro lobi più o meno marcati, di colore arancio, con la buccia fine, membranosa, liscia e lucida, gialla od arancione. La polpa è più o meno molle, dolce e di color arancio. La pianta di Kaki (cachi nel linguaggio comune) originaria della Cina, si è dapprima diffusa in Giappone, mentre in Europa, fa la sua comparsa alla fine del’700, come pianta ornamentale. L'interesse nei suoi confronti, come albero da frutta, risale al 1860 circa, prima in Francia e poi in Italia (il primo albero piantato in Italia fu nel giardino di Boboli nel1871).

Quando si trova
La raccolta si esegue nel periodo tra ottobre e novembre, ma il frutto prima di essere commestibile deve subire una maturazione fisiologica, che visibilmente corrisponde all’imbrunimento della buccia, processo detto “ammezzimento”. Acerbo, il cachi è ricco di tannino, che conferisce un sapore fortemente astringente, per questo si mangia solo a completa maturazione.

Varietà
Per le “cultivar” (diverse varietà coltivate), si fa riferimento alla classificazione secondo l'astringenza dei frutti, per cui si hanno 4 gruppi. 1) Costanti alla fecondazione Non astringenti: eduli fin dalla raccolta; detti kaki dolce, Jiro, e Fuyu Gosho. 2) Costanti alla fecondazione Astringenti: devono post-maturare; Hachiya e Yokono. 3) Variabili alla fecondazione Non astringenti: anche questi richiedono l’ammezzimento; Nishimura e Vainiglia. 4) Variabili alla fecondazione Astringenti: eduli solo nella parte intorno al seme; Hiratanenashi.

Come sceglierlo e conservarlo
Bisogna scegliere frutti sodi, integri, con la buccia sottile, quasi trasparente e la polpa tenera. I frutti, se duri e di colore giallo, sono immaturi ed in questo caso, si devono porre su di un vassoio di cartone, distanziati gli uni dagli altri e conservati in un luogo asciutto e senza luce, finché non avranno raggiunto il giusto grado maturazione. Invece, i frutti maturi vanno posti nella parte meno fredda del frigorifero, dove si mantengono non oltre 3 giorni.

Perché fa bene alla salute
Il cachi è ricco di sali minerali, soprattutto potassio ed è fonte di vitamine, beta-carotene e criptoxantina (sostanza che da il colore arancione). Ha proprietà lassative e diuretiche, mentre si raccomanda a chi soffre di fegato, perché il fruttosio che contiene ha effetti epatoprotettivi; inoltre essendo un frutto energetico, è sconsigliato a chi soffre di diabete ed è affetto da obesità o soffre di disturbi alla digestione.

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29 Ottobre 2021

Moscata di Provenza, Mantovana, Violina e di Halloween: al CAR ce n’è per tutti i gusti

Moscata di Provenza, Mantovana, Violina e di Halloween: al CAR ce n'è per tutti i gustiarticolo20141022Moscata di Provenza, Mantovana, Violina e di Halloween: al CAR a ognuno la propria zucca.Zucca

Guidonia, 22 ottobre 2014. Nel Centro Agroalimentare Roma l’autunno porta con se i prodotti tipici del periodo. E noi cogliamo l’occasione per parlare della zucca. Un prodotto poco consociato se non per halloween, ma che ha origini lontane nelle tradizioni culinarie di molti Paesi.
Sono originarie dell'America centrale ed sono piante, appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae,  note fin dai tempi antichi, coltivate sia per il consumo del frutto maturo che per la raccolta di frutti immaturi, cioè le classiche zucchine verdi.
Per secoli ha rappresentato una riserva alimentare nelle zone più povere, la zucca è’ comunemente usata nella cucina di diverse culture ed è molto diffusa anche in Italia. Inizialmente utilizzata e consumata più al nord, ora anche nella nostra regione  (zone del reatino, del viterbese e dell’agro pontino) ci sono delle importanti zone di produzione che commercializzano zucche di elevata qualità.
Sicuramente,  ha contribuito alla diffusione di questo prodotto l’arrivo anche in Italia della festa di Halloween e della sua immagine simbolo Jack O' Lantern, il leggendario morto vivente del folklore irlandese, che in antico diede origine all'usanza di trasformare gigantesche cucurbitacee in veri e propri fantasmi per illuminare la notte del terrore secondo un ciclo di racconti folkloristici. Tanto è vero che fino a qualche  anno fa non esisteva a Roma una domanda commerciale di zucche giganti, mentre oggi la quella di Halloween è molto diffusa e commercializzata anche nel Centro Agroalimentare Roma. E’ da ricordare però, che in questo caso, le zucche utilizzate non sono destinate al consumo alimentare.
Tornando su quest’ultime, ricordiamo che tra le varietà più conosciute e diffuse nel nostro Paese troviamo: la zucca comune,  Provenzale o Moscata di Provenza di forma tonda, più o meno schiacciata, di dimensioni diverse, costoluta con buccia dal giallo all'arancione, polpa gialla, soda, compatta e dolce; la Zucca Piena di Napoli, anche detta Napoletana dalla forma allungata, buccia verde con polpa arancione, filamentosa e ricca di acqua, ha sapore eccellente, dolce e col gusto che caratterizza questo prodotto; la Mantovana e Delica che è una varietà ibrida che risulta oggi tra le più utilizzate in Italia, grazie alle sue qualità gastronomiche (dolce e poco filamentosa) ed alla sua maturazione molto precoce; la zucca Berettina con polpa gialla, fibrosa e ricca di acqua; alter sono la Zucca marina di Chioggia, la Zucca quintale, la Lagenaria, la Butternut, la Banana pink e molte altre tra le quali persino una giapponese, quella di Hokkaido.
Per scegliere una buona zucca, si possono dare dei colpetti sul frutto e se sordi e cupi, è matura e soda, il picciolo, inoltre, deve essere morbido e ben ancorato. Date le dimensioni si può acquistare tagliata a tranci, tenendo a mente che la buccia ed i semi rappresentano uno scarto del 30-35%, e bisogna fare attenzione che la parte affettata ed esposta all'aria non sia asciutta.
Le zucche intere possono essere conservate per tutto l’inverno in ambiente buio, fresco ed asciutto, mentre I pezzi di zucca si conservano in frigorifero, avvolti in una pellicola trasparente, e vanno consumati nel giro di pochi giorni, poiché si disidratano con facilità.
Tolta la buccia e tagliata a dadini, la zucca può essere anche congelata. Infine La zucca è un ortaggio che in cucina si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, contribuendo positivamente anche sullo stato della nostra salute perché Contiene molta acqua (94%), vitamine A, B e C, sali minerali, in particolare calcio, fosforo e potassio, e fibre.
Pensate che per 100 gr. di prodotto fresco si possono assumere solo pochissime Calorie, 35! Sono ricche di Sali minerali e vitamine. La zucca è ricca di proprietà benefiche ed è utile per controllare la glicemia nel sangue e il sovrappeso, un’importante ricerca sulle virtù antidiabetiche della zucca è stata pubblicata sulla rivista "Chemistry and Industry". Questo secondo studio arriva alla conclusione che la zucca, grazie alla sua proprietà di riparare le cellule pancreatiche danneggiate dal diabete, potrebbe in futuro essere utilmente impiegata, in forma di estratto, come un efficace sostituto dell'insulina.

 

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8 Aprile 2021

A primavera, le mille qualità  degli asparagi

A primavera, le mille qualità degli asparagiarticolo20160330A primavera, le mille qualità degli asparagiAsparagi_new

Guidonia, 30 marzo 2016.  In questo periodo, nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, tra i prodotti di stagione disponibili, primeggiano senza dubbio gli asparagi. Ma che siano verdi, viola o bianchi, tranne che per il sapore, non ci sono differenze. Tutti i tipi di asparagi, condividono le medesime (e tante) proprietà benefiche per il nostro organismo. Infatti gli asparagi, sono ricchi di fibre, vitamina A, B1, B2, C e PP, sali minerali (calcio, fosforo, magnesio e potassio, importanti per ossa, sangue e tessuti), proteine, asparagina (costituente di sostanze proteiche), zuccheri ed elementi antiossidanti. Sebbene diano uno scarso apporto di calorie (circa 25 per 100 gr di prodotto), hanno la caratteristica di stimolare l'appetito. Sono depurativi e diuretici, perciò sconsigliati a chi soffre di disturbi renali, di calcoli, prostatiti e cistiti.
Tra gli ancora tanti altri effetti benefici, sembra che questi ortaggi abbiano anche una funzione antidepressiva! Infatti alcuni studi dimostrerebbero che proprio la loro azione disintossicante e diuretica, influisca positivamente su questo disturbo oggi così diffuso.

Gli asparagi, sono ortaggi le cui parti commestibili sono dei germogli, detti turioni, che si sviluppano alla base di rizomi interrati (fusti), detti zampe. I turioni hanno forma allungata, sono carnosi e di tonalità: verde, bianca o violetta. L’asparago originario dell'Asia, era già conosciuto, come pianta spontanea (asparagina), al tempo degli Egizi, che ne diffusero la coltivazione nell’area del Mediterraneo.

Ovviamente le punte sono la parte migliore dell’asparago, perché senza scarto, mentre dal gambo va tolta la parte finale fibrosa. Per cuocerli si riuniscono in mazzetti, legandoli con filo bianco da cucina, per eliminare più facilmente l’acqua di scolatura. Meno diffuso, ma non meno squisito, è l’utilizzo a crudo. Infatti, tagliandoli a fettine piccole e unendoli all'insalata, daranno un tocco originale e gustoso ad una semplice preparazione.

Per scegliere gli asparagi, prima di acquistarli, verificate che i turioni siano dritti, sodi, integri, senza ammaccature e con i gambi che devono risultare poco legnosi. Si conservano in frigorifero, avvolti in un panno umido, per circa 4 giorni, oppure si possono immergere anche in acqua fredda, ma non durano più di un giorno. In ultimo, ma non ultimo, bisogna tenere presente che la stagione degli asparagi va dalla fine di marzo fino a maggio-giugno. Questo ci aiuterà senz’altro ad acquistare un prodotto dalle caratteristiche organolettiche migliori e pure a risparmiare non pochi euro.

Esistono molte varietà di asparago, come i tipici turioni bianchi di Bassano e di Cesena, l'asparago verde di Altedo (Bo) ad Indicazione Geografica Protetta, gli asparagi verdi Mary Washington e gli asparagi violetti Napoletani, ma nel Lazio, l’asparago verde di Canino e di Montalto di Castro ha raggiunto in poco tempo un posto di primo piano nel panorama dei prodotti agricoli di qualità della Tuscia Viterbese. La sua caratteristica primaria è che si può mangiare senza scarti.

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6 Aprile 2021

Depurante, drenante e diuretico il daikon, illustre sconosciuto.

Depurante, drenante e diuretico. Dopo il fritto, il daikon, illustre sconosciutoarticolo20160430Depurante, drenante e diuretico. Il daikon, illustre sconosciutoDaikon

Guidonia, 30 aprile 2016. Il daikon, chiamato anche ravanello cinese, ravanello giapponese, o ravanello invernale, è una varietà del ravanello comune originaria dell'Asia orientale.

Anche se ne esistono molte varietà, la più diffusa nelle cucine del Giappone (ma è molto noto ed utilizzato anche in Cina, India, Vietnam e in altri paesi asiatici), la aokubi daikon, ha la forma di una grossa carota, di circa 20–35 di lunghezza, e di 5–10 cm di diametro. Spesso, viene servito crudo in insalata, o come guarnizione per piatti di sashimi, oppure marinato in aceto. Grattugiato, conosciuto come daikon oroshi (consigliato alla fine di pasti a base di frittura o ad elevato contenuto di grassi perché favorisce la digestione di fritture e alimenti pesanti), è popolare come guarnizione per piatti come lo yakizakana o il natto. Il daikon cotto è spesso servito come ingrediente nelle zuppe di miso o in stufati come l'oden.

Anche in Italia esistono però produzioni del daikon. Infatti nel Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, vengono commercializzati daikon prodotti a Sabaudia, in provincia di Latina. La maggior parte di questa produzione (nata addirittura sul finire degli anni ’70!), viene esportata verso la Germania e i paesi del nord Europa, dove se ne fa uso comune anche nelle cucine casalinghe. Il prodotto commercializzato nella Capitale, è acquistato maggiormente dalle tante comunità straniere residenti a Roma e dintorni, mentre una piccola percentuale (circa il 20%) dai pochi romani che lo conoscono. Il daikon viene coltivato nelle nostre campagne agricole da ottobre fino a maggio, mantenendo un prezzo costante all’ingrosso di circa 50/60 centesimi di Euro al kg.

Il daikon è un vero concentrato di effetti benefici per il corpo umano. Infatti, contiene alti quantitativi di vitamina C e l'enzima mirosinasi. Viene, inoltre, ritenuto un valido aiuto per la salute del fegato e vanta proprietà diuretiche, depurative e drenanti ed è considerato un buon mucolitico. È anche indicato in caso di inappetenza, digestione lenta, meteorismo e gonfiore intestinale. Inoltre, è consigliato contro nausea e vomito e può dunque essere un prezioso alleato anche delle donne in gravidanza quando, soprattutto durante il primo trimestre, subentrano questi disturbi.

L’utilizzo del daikon in cucina, è indicato per la preparazione di minestre, stufati e zuppe, anche nella versione secca. In questo caso però, prima di usarlo, bisogna metterlo a bagno.

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10 Gennaio 2021

Un carico di salute con il Cavolfiore viola