Caratteristiche
Il lampone è un frutto multiplo, composto da tante piccole “drupe” (frutti con la parte esterna sottile, la media carnosa e l’interna, che contiene il seme, legnosa), piene di succo e dalla superficie pelosa e polposa, ognuna di queste è provvista di un minuscolo seme. La forma varia da tonda a conica, più o meno allungata, il colore varia dal rosa pallido, al rubino, fino al rosso carico quasi violaceo, ma esistono anche frutti di colore giallo ambrato, generalmente di sapore scialbo. E' una pianta originaria dell'Europa continentale e dell'Asia Minore, mentre oggi viene coltivata principalmente nel Nord America, Italia (Nord), Svizzera, Germania, Francia e Scozia. In Italia si trova sia sugli Appennini che sulle Alpi.
Quando si trova
I lamponi sono raccolti due volte l'anno: in estate ed in autunno, quest’ultimi spesso più piccoli, ma più succosi.
Varietà
Ci sono varietà: unifere (producono una volta l’anno, prevalentemente sui tralci dell’anno precedente), tipo Glen Moy (precoce), Canby (senza spine per l’industria), Fairview (con frutti conici, rustica), Glen Prosen e Summer (per la surgelazione), Titan (con frutti di grossa pezzatura, conici); varietà bifere o rifiorenti (producono sia sui rami dell’anno precedente in giugno-luglio che sui polloni – germogli che si sviluppano dal tronco della pianta - dell’anno in settembre-ottobre, anche se si preferiscono per la produzione autunnale), tipo Ruby (adatta a tutti gli ambienti), Heritage (molto produttiva), Rossana (tardiva e con frutti resistenti).
Come sceglierlo e conservarlo
E’ un frutto delicato, morbido e deperibile, quindi è bene conservarlo in frigorifero, ma sarebbe meglio, per preservare le sue caratteristiche, mangiarlo in uno o due giorni.
Perché fa bene alla salute
I lamponi sono ricchi di fibre, di vitamine, specialmente la C e di preziosi minerali, possiedono un’azione rinfrescante delle vie intestinali e del tratto urinario e sono diuretici, diaforetici (favoriscono la sudorazione) e proteggono sia i vasi che i capillari.
Caratteristiche
Il limone è un “agrume” (frutto dalla buccia rugosa, diviso in spicchi e di sapore acido), con frutti ovali oppure oblunghi, con apici appuntiti. La buccia è gialla, ma ci sono varietà variegate di verde o di bianco, la polpa è divisa in 8-10 spicchi, generalmente è aspra e succosa e molte varietà sono prive di semi. Il limone è originario dell'India e probabilmente fu introdotto in Europa dagli Arabi, circa 1000 anni fa. La regione italiana che produce più limoni è la Sicilia. Forti produttori sono la Spagna, Israele, Argentina ed America.
Quando si trova
I limoni, con condizioni climatiche favorevoli, sono prodotti tutto l'anno. Il limone è una specie rifiorente ed i flussi principali di fioritura sono in inverno, in primavera (nuovi frutti detti maiolini) ed in estate ( detti frutti verderelli).
Varietà
Le “cultivar” (differenti varietà coltivate) di limone, di maggior interesse, sono sia italiane che straniere: tra le prime annoveriamo il Femminello (rifiorente e con fiori violacei), il Monachello (non rifiorente), la Zagara Bianca (rifiorente con fiori bianchi); tra le seconde Eureka e Lisbon in U.S.A, Verna e Fino in Spagna e Genoa in Argentina. Il limone di Sorrento è quasi del tutto privo di semi.
Come sceglierlo e conservarlo
I limoni, con la buccia di colore giallo intenso, sono di solito più maturi e meno acidi di quelli più verdini o chiari. Questi frutti si conservano abbastanza bene anche a temperatura ambiente, anche se in frigorifero rimangono succosi e mantengono più a lungo la carica di vitamina C.
Perché fa bene alla salute
Il limone è ricco di vitamina C; infatti, un limone contiene il 35% della vitamina C di cui il nostro corpo ha bisogno quotidianamente ed ha anche una buona quantità di potassio.
Nel Lazio
Non poche limonaie, nella nostra regione, si concentrano nell’area Pontina a sud della Capitale, come a Formia, a Gaeta e a Terracina (Latina).
Caratteristiche
La mela è un “pomo”, ossia un falso frutto. Quello vero è il torsolo, che contiene i semi e che è circondato dalla polpa, derivante dall’ingrossamento del “ricettacolo” (parte dell’asse fiorale, su cui sono inseriti sepali, petali, stami e pistilli). La mela originaria di una zona sud caucasica, oggi è coltivata in Cina, Stati Uniti, Russia ed Europa (soprattutto in Italia e Francia). In Italia la produzione è concentrata nel settentrione: Trentino-Alto Adige (46%), Emilia-Romagna (17%) e Veneto (14%). Altre aree di una certa importanza sono Piemonte, Lombardia e Campania.
Quando si trova
Le mele del gruppo Fuji si trovano da fine ottobre a metà febbraio; le Gala da ottobre a marzo; le Golden da novembre agli inizi di settembre; le Stayman da fine ottobre a fine marzo; le Granny Smith da fine ottobre a metà febbraio; la Renetta da metà ottobre a metà marzo; la Stark da metà ottobre a metà giugno; l’Annurca da metà ottobre a metà marzo.
Varietà
Si coltivano oltre 7000 tipi di mele, tutte di sapore caratteristico, con colori tipici e dimensioni particolari. Le varietà fanno riferimento a diversi gruppi. Gala (buccia giallo-rossa, polpa fine, soda e succosa): Sansa, Gala schnizer, Prime red, Summerfree; Red Delicius: Early red one, Red chief, Scarlet spur; Golden (buccia giallo intenso, polpa dolce e profumata): Golden delicious, Smoothee, Tentation; Jonagold: Novajo, Renetta del Canada, Querina; Stayman: Staymared, Superstayman, Stayman winesap Lb 781; Fuji ( buccia che va dal rosso chiaro allo scuro su un fondo giallo-verde e polpa succosa e croccante, di sapore dolce-acidulo e aromatico): Fuji kiku 8, Fuji naga-fu 12; Altre: Imperatore Dallago, Granny Smith (buccia verdissima brillante e lucida), Annurca(buccia rosso-violacea, polpa bianca, di consistenza croccante e succosa), Pink Lady, Renetta (buccia gialla e leggermente verde, polpa tenera e zuccherina, Stark (buccia soprattutto rossa, polpa farinosa).
Come sceglierla e conservarla
E’ bene scegliere mele sode, senza ammaccature od incavi. Si conservano in frigorifero, prestando attenzione a non metterle vicine a verdure a foglia, perché producendo etilene (ormone della senescenza) accelerano la loro maturazione. Si possono conservare anche a temperatura ambiente in un luogo fresco oppure si possono congelare previa cottura.
Perché fa bene alla salute
Le mele sono ricche di fibre, zuccheri, vitamine, minerali, come potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, oltre a tracce di rame, iodio, zinco, manganese, e silicio, proteine ed acqua. Grazie al tannino ed all'acido malico, favoriscono la digestione e prevengono i gonfiori di stomaco. Da studi effettuati le mele aiutano a tenere sotto controllo anche il colesterolo; infatti, la presenza di pectina (una fibra vegetale) limita e ritarda l'assorbimento di grassi "cattivi" nel sangue, mentre fa aumentare quelli buoni, come l'HDL. Inoltre la notevole presenza di polifenoli suggerisce una loro azione sia di difesa dei vasi sanguigni che di prevenzione dell'invecchiamento. I contenuti di questo frutto sono equilibrati e dal punto di vista nutrizionale completi.
Nel Lazio
Nella nostra regione le zone vocate alla produzione di mele sono quelle di Latina e Gaeta con coltivazioni della mela agre; di Viterbo e dei Monti Cimini, con la produzione della mela Ciminella, di sapore acidulo.
Caratteristiche
La nespola è quello che si dice un falso frutto (pomo), perché quello che si mangia in realtà è dato dall'ingrossamento del ricettacolo (parte dell’asse fiorale, su cui sono inseriti sepali, petali, stami e pistilli), attorno ai frutti veri e propri. La nespola ha una forma tondeggiante, con una depressione apicale, coronata da residui del calice, ha inoltre un corto peduncolo ed una buccia coriacea, che va dal giallo pallido all'arancio brillante. I semi normalmente sono cinque, duri e legnosi, mentre la polpa carnosa, assume una colorazione che va dal bianco all'arancio. La nespola comune è originaria del Caucaso, mentre la nespola del Giappone nasce da un albero originario della Cina e del Giapponese. In seguito è stata importata in Europa verso la metà del’700. Il nespolo del Giappone è diffuso negli Stati Uniti e nell'areale mediterraneo, soprattutto per ornamentale, mentre la coltivazione avviene prevalentemente in Spagna, nella Valencia, ed in Italia, in Sicilia ed in Calabria.
Quando si trova
Nella nespola comune, per l'alto contenuto di tannini, i frutti non possono essere consumati alla raccolta, (fine ottobre), ma è necessario l’”ammezzimento” (processo attraverso il quale, si ha la maturazione fisiologica del frutto, il quale, altrimenti, non sarebbe commestibile). Questa fermentazione di maturazione, si compie in un locale fresco, ponendo i frutti in cassette di legno, ricoperte di paglia. In seguito la polpa diventa bruna, molle, zuccherina, pastosa e leggermente acidula. Per la nespola del Giappone la raccolta si ha da fine aprile ai primi di giugno.
Varietà
Per quel che riguarda il nespolo del Giappone, si distinguono due tipi: il tipo cinese con frutto grosso, piriforme e polpa gialla ed il tipo giapponese con frutto piccolo, tondo e polpa giallo pallida. In Italia le “cultivar” (differenti varietà coltivate) utilizzate sono: Nespolo di Ferdinando, Precoce di Palermo, Nespolone di Palermo, Grosso Lungo e Grosso Tondo.
Come sceglierla e conservarla
Le nespole migliori sono quelle con la buccia dal colore più carico, senza ammaccature o macchie. In frigorifero possono conservarsi per 5-12 giorni.
Perché fa bene alla salute
Perché è leggera, zuccherina e ricca di energia, inoltre è ricca di vitamine e sali minerali.