II porto di Civitavecchia punta a diventare hub del settore agroalimentare per trasportare le merci dalla Regione in tutto il Mediterraneo. E’ a questo che mira il protocollo d’intesa firmato ieri mattina a Molo Vespucci tra il presidente dell’Autorità di sistema portuale Francesco Maria di Majo, il presidente del Centro Agroalimentare di Roma (Car) Valter Giammaria e il direttore generale Fabio Massimo Pallottìni. Un protocollo che sarà la base di partenza per incrementare i volumi delle merci in transito e in import/export dei prodotti ortofrutticoli laziali dal porto di Civitavecchia verso il Car, oltre che per generare possibili ricadute positive per l’economia in termini fiscali e occupazionali.
Il nome scelto per l’accordo la dice lunga: il protocollo si chiama infatti “Portunus – Porti e Mercati di Roma insieme nel Mediterraneo”, dal nome del Dio romano dei porti al quale è dedicato un tempio in prossimità del porto fluviale antico. «L’Italia ha delle eccellenze che per problemi di logistica non riescono a emergere: oggi invece mettiamo a sistema due realtà importanti del Lazio – ha spiegato di Majo – per far diventare la regione sempre più internazionale».
Nel protocollo (alla cui firma erano presenti tra gli altri anche il responsabili delle relazioni esterne del gruppo Grimaldi Paul Kiprianou e rappresentanti del governo egiziano e marocchino) si prevedono una serie di attività congiunte come la stesura di un calendario annuale di iniziative nei settori fieristico, espositivo, congressuale e culturale. Ma non solo.
L’intesa Adsp-Car punta a intemazionalizzare le imprese laziali nei mercati del Mediterraneo (come l’export dei kiwi), allo sviluppo della logistica per l’ortofrutta, all’attrazione e gestione di investimenti internazionali, fino al trasporto a basso impatto ambientale dell’ortofrutta fresca del Lazio per valorizzare le produzioni territoriali. Fondamentali saranno le linee merci del gruppo Grimaldi, come il nuovo collegamento con Valencia che consentirà ai prodotti regionali di arrivare velocemente nella penisola iberica.
Fonte: Messaggero Civitavecchia