L’ARIA CHE TIRA ….

In questi primi giorni di freddo sopraggiunge la voglia di cambiare menù. I colori dell’autunno si ripropongono negli stand del Mercato Ortofrutticolo. Vi dobbiamo confessare che è uno spettacolo davvero bellissimo. Tanto prodotto, mille sapori e mille colori e prezzi che ci consentono anche di sperare di accaparrarci un minimo di provviste.

Normalmente in questo periodo cominciano a scarseggiare fagiolini e melanzane ed invece al Centro Agroalimentare ancora se ne trovano e di ottima qualità insieme alle zucchine. Se vi siete stancati e volete mettere in archivio queste specialità sappiate che stanno facendo il loro trionfante ingresso broccoli, cavolfiori, cicoria, spinaci, broccoletti, bietole e finocchi. Le zucche sono molto saporite, in specie la “Zucca Mantovana”, riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT, che si presta ad essere consumata in tanti modi diversi, non da ultimo unita alla vostra zuppa settimanale fatta con tutte le verdure avanzate ma ancora fresche.

Non dimenticate di assaggiare il cavolfiore viola che, appartenente alla famiglia delle crucifere, è ricco di carotenoidi e antociani, la cui funzione è notoriamente antiossidante. Si presta ad essere consumato allo stesso modo del suo parente stretto ossia per contorni o zuppe ma anche come puree.

Una novità le patate rosse che con la loro polpa soda e compatta ed il loro gusto salino e saporito, mantengono la consistenza anche se lessate. Si prestano tuttavia ad essere consumate anche al forno o fritte. La varietà più pregiata è toscana ed è conosciuta come la “Rossa di Cetica”, un piccolo comune nel Casentino toscano a circa 1000 metri di altezza.

Tra i cosiddetti “odori” abbiamo il sedano, il porro, la cipolla, lo scalogno, il topinambur. Sempre più frequentemente ci troviamo ad usare ortaggi d’oltralpe. Questo, in particolare, è originario d’America. Il suo aspetto è molto simile alla patata ma a differenza dell’amica non contiene amidi, è ricco di sali minerali e vitamina c ed ha proprietà diuretiche. Può essere consumato sia crudo, dopo essere stata grattata via la “buccia” e fatto a fettine sottilissime in aggiunta all’insalata, che cotto quale componente speciale delle vostre minestre.

UFFICIO SVILUPPO DI CAR