Nella presente sezione è possibile visualizzare e scaricare le tariffe di accesso al Centro Agroalimentare Roma.
Caratteristiche
Il calamaro è un mollusco pelagico, cioè vive in mare aperto nelle profondità degli oceani, ma non è raro trovarlo in acque costiere in estate ed autunno per la riproduzione. Il corpo è allungato (in media di 15 cm, ma raggiungere anche i 30-40 cm), cilindrico e di colore rosa-violaceo, con punti scuri. Sul suo dorso, in posizione laterale, si trovano due pinne, che formano un rombo, la testa sporge dal mantello, gli occhi sono laterali ed intorno alla bocca, ci sono otto braccia e due lunghi tentacoli muniti di ventose. All’interno del corpo, c’è una conchiglia, detta gladio, pennetta o calamo (lunga, appiattita e trasparente), ma anche una sacca, con un liquido nero, che rilascia in caso di pericolo, per oscurare la visione ai predatori e per minare il loro olfatto. Si trova nel Mediterraneo (in tutti i mari italiani) e nell'Atlantico orientale. Le carni sono buone, delicate e gustose. Spesso viene confuso con il totano: nel primo, le pinne coprono metà della lunghezza del mantello; nel secondo, sono inserite all’estremità inferiore.
Nomi dialettali
Caamà, Totano gentile (Liguria); Calamàr, Calamaretto (Veneto); Calamarello, Totano del riso (Venezia G.); Tòtano, Totanino (Toscana); Trufèllo, Calamaretti (Marche); Calamare (Abruzzi); Calamaio (Lazio); Calamaro verace, Calamaio, Calamarielli (Campania); Calamàre, Calamaricchie (Puglie); Calamàru (Calabria); Cadamàru, Calamaricchiu (Sicilia); Tòtanu, Toutinus, Calamarèddus, Toutinèddus (Sardegna).
Quando si trova
E' reperibile durante tutto l'anno.
Varietà
Ne esistono oltre 300 varietà; una caratteristica di riconoscimento della specie, può essere data dalla variazione dei colori del corpo, che dipende dall'habitat in cui cresce, anche se di norma il colore è chiaro.
Come sceglierlo e conservarlo
Per riconoscerne la freschezza, deve avere un colore vivo ed intenso, la carne deve essere bianca, la pelle umida, ma non bagnata, i tentacoli integri e sodi, che non si spezzano tirandoli, il colore della sacca metallico e la sua consistenza oleosa. Per la conservazione, come tutto il pesce è preferibile consumarlo fresco oppure congelarlo dopo averlo pulito. Viene commercializzato fresco e congelato.
Perché fa bene alla salute
E’ un mollusco ricco di sali minerali (Fosforo, Calcio e Ferro utili per ossa, sangue e tessuti), di proteine, di vitamine (A e B) e con pochi grassi.
Come trattarlo
Il calamaro va lavarto sotto acqua corrente strofinando i tentacoli per eliminare i residui di sabbia. Dopo averlo asciugato si stacca la testa dal corpo, si eliminano occhi e bocca (la protuberanza simile a un becco di pappagallo), si tolgono conchiglia e interiora, via pure la pelle dai molluschi più grossi e per spellarli più facilmente si mettono mezzo minuto in acqua bollente e si passano in acqua fredda. In alcune ricette la testa va lasciata attaccata alla sacca e si apre la sacca con un taglio verticale, per estrarre le interiora.
Ricetta: Calamari alla Toscana (4 persone)
Mondate e lavate 1 kg di spinaci, indi scottateli in pentola con un pizzico di sale, quindi strizzateli e ripassateli con olio ed uno spicchio d’aglio, quindi metteteli da parte. Pulite i calamari, svuotandoli ed eliminando gli occhi, lavateli ed asciugateli, tenendo da parte i sacchetti dell’inchiostro. Poi, usando la stessa padella degli spinaci, con altro olio ed un altro spicchio d’aglio, rosolate i calamari a fuoco vivace. Versate 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro, sciolto in un mestolo d’acqua; eliminate l’aglio, salate, pepate e lasciate cuocere per 1 ora, coperto. Infine unitevi gli spinaci ed i sacchetti d’inchiostro, fate addensare e servite caldo.
Nel Lazio
La cattura di calamari nel Lazio è facile nelle acque intorno ad Anzio-Nettuno, a Terracina-Sabaudia, a Formia-Gaeta, ma pure più a nord, a Santa Severa-Santa Marinella.
In questa sezione è possibile visuliazzare i bilanci socetari.
Il Centro Agroalimentare Roma sceglie un marchio identitario
Il Centro Agroalimentare Roma, in attuazione della sua mission e coerentemente al proprio Piano Industriale, ha iniziato la fase operativa di sviluppo di una delle più importanti azioni strategiche basate su “sviluppo” e “crescita” e finalizzate all’aumento del giro d’affari degli operatori del CAR. Frutto di un approccio multi stakeholder il marchio è il risultato di un’analisi dei principali bisogni della struttura e degli Operatori che scelgono il CAR quale sede della propria attività.
Finalmente il CAR si dota di un proprio marchio identitario di garanzia che si candida ad essere espressione riconoscibile di qualità e genuinità del prodotto acquistato/venduto. Un simbolo di grande valore commerciale rivolto a grossisti, dettaglianti e consumatori con l'intento di comunicare qualità, sicurezza e identità territoriale.
Identità territoriale come concetto chiave che valorizza la freschezza dell'offerta anche attraverso la scelta di prodotti stagionali in relazione al loro territorio di provenienza.
Il cuore è l'elemento fondante del marchio, simbolo di generosità e amore, ma anche parte centrale della vitalità, il cuore delle cose appunto, la parte essenziale e quindi metaforicamente la prima scelta. Si è deciso di puntare alla “persona” quale elemento fondante delle relazioni e caratterizzante per l’attenzione che il CAR mette sempre nelle cose che fa.
Il logotipo è un'allitterazione tra le parole CUORE e CAR. Ci è parso importante che il nome del CAR fosse presente in questa soluzione, fin dalla denominazione stessa del marchio. Il payoff suggerisce la territorialità e la consuetudine nel rifornirsi al Car evidenziando tre keywords fondamentali: il meglio, la scelta, per voi.
Con questa esperienza il CAR conferma il desiderio di spingersi sempre più tra una massa indefinita di soggetti promotori di se stessi, e andando invece a presentare il meglio del nostro territorio, del nostro Paese e caratterizzandolo senza finzioni, senza intermediazioni semplicemente appunto “il meglio scelto per voi”.
In questa sezione è possibile visualizzare i numeri del CAR.
Guidonia, 31 ottobre 2014. La maratona di New York è una corsa annuale di 42.195 metri che si snoda attraverso i cinque grandi distretti di New York City. È la maratona più partecipata al mondo, con i suoi 43.545 atleti arrivati al traguardo nel 2009. Insieme alla maratona di Boston e quella di Chicago, è una delle più importanti corse degli Stati Uniti e fa parte delle World Marathon Majors. L'evento si tiene ogni prima domenica di novembre e attrae sia gli atleti professionisti che quelli amatoriali, provenienti da tutto il mondo.
Tra gli oltre 60.000 partecipanti all’edizione di quest’anno, ci sarà Danilo Osimani, trentaduenne di Tivoli, con dei risultati alle spalle notevoli: 65° posto su 20.000 partecipanti, 30° italiano su 15.000 connazionali alla Maratona di Roma 2012 e 3 volte sul gradino più alto in 16 gare tra corse di fondo e su strada svolte nel 2013. “Uno dei ricordi più belli – dichiara Danilo – riguarda il primo posto alla RUN ADS nel novembre 2013. In quell’occasione ha avuto l’onore di essere premiato da Sara Simeoni, ex- atleta della nazionale italiana, campionessa olimpica e medaglia d’oro elle Olimpiadi di Mosca del 1980 e ha ricevuto in premio la targa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”.
Nonostante un palmarès (la lista è ancora lunga, ha disputato ben 18 gare nel 2014, classificandosi cinque volte al primo posto e in altre otto occasioni andando a podio), Danilo rimane un ragazzo semplice, un lavoratore che fa della maratona una passione. Forte di una preparazione specifica, una disciplina alimentare particolare (dove ovviamente frutta e verdura la fanno da padrone) e di una media sui 30 km di 3/21 Danilo punta a realizzare un’ottima prestazione nella prossima maratona di New York che si svolgerà il 2 novembre prossimo.
E’ per questo che Cuor di Car, marchio identitario e di Sistema del Centro Agroalimentare Roma, sinonimo di garanzia, qualità, sicurezza, genuinità e territorialità dei migliori prodotti ortofrutticoli, ha creduto in questo atleta che vive appunto nel nostro territorio. Sulla sua maglietta di gara è stato apposto il cuore rosso di Cuor di Car, il grande Cuore che ci tiene tutti insieme e che speriamo possa lasciare la sua impronta anche sulla Grande Mela.
Guidonia, 30 ottobre 2014. Corri per il Verde è un modo di vivere gli spazi urbani attraverso lo sport, condividendo con la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni la sfida di una città a misura di chi la vive. Il filo conduttore di questa edizione sarà l’acqua. Un bene pubblico, un diritto di tutti, da garantire a tutti. Le nostre abitudini alimentari e i nostri stili di vita inducono ad uso eccessivo dell’acqua.
L’UISP è da sempre impegnata nella sensibilizzazione dei propri soci e dell’opinione pubblica per un consapevole utilizzo dell’acqua nello sport, nell’alimentazione e negli stili di vita. Ha condividere questa filosofia è anche il Centro Agroalimentare Roma, impegnato sin dalla sua nascita, nella sensibilizzazione di uno stile di vita sano e nell’educazione alimentare, che prevede un consumo di frutta e verdura superiore a quello a cui siamo abituati. Infatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un consumo adeguato ortofrutta cambierebbe la mappa mondiale delle malattie cardiovascolari. Si stima che con 600 grammi di frutta e verdura al giorno si eviterebbero oltre 135 mila decessi, si eviterebbero un terzo delle malattie coronariche e l’11 per cento degli ictus. Le famose 5 porzioni al giorno arrivano in media a 400 grammi, la quantità minima consigliata, dunque, per un menu salutare.
E’ in questo contesto che Cuor di Car si è voluto inserire sponsorizzando i quattro eventi, in ognuno dei quali omaggerà a fine gara, ogni partecipante con un frutto diverso per ogni competizione, sensibilizzando con schede informative e personale esperto, ad uno stile alimentare corretto. Molti ortaggi infatti, contengono sostanze protettive che hanno una azione di contrasto all’aumento dei rischi di patologie cardiache e tumorali. Nella frutta e nella verdura, invece, oltre alle fibre, troviamo vitamine e antiossidanti, carotenoidi, selenio e zinco, capaci di neutralizzare i radicali liberi che sappiamo dannosi per l’organismo.
Il programma delle quattro gare prevede:
2 NOVEMBRE: IL FIUME
Riserva Naturale della Valle dell’Aniene. L’area naturale protetta si trova nella periferia nord-est di Roma, 650 ettari lungo il corso urbano del fiume Aniene. La diffusione dello sport lungo le aree fluviali deve diventare uno strumento privilegiato per la loro e fruibilità e la loro salvaguardia.
23 NOVEMBRE: L’ACQUEDOTTO
Il parco di Tor Tre Teste. L’acquedotto che attraversa il Parco è stato teatro di numerose edizioni di Corri per il Verde. Ogni anno, nel nostro Paese, si stima che la dispersione di acqua potabile attraverso gli acquedotti sia di oltre il 30%.
30 NOVEMBRE: IL MARE
Fiumicino ospita Corri per il Verde nell’oasi del Porto di Traiano. Per l’UISP il litorale romano può e deve essere un luogo da vivere tutto l’anno. Un patrimonio straordinario dove le aree archeologiche vivono attraverso lo sport, la cultura e la socialità.
14 DICEMBRE: L’ACQUA CHE NON C’E'
Nella sua tappa conclusiva Corri per il Verde sarà ospite dell’Orto Botanico dell’Ateneo di Tor Vergata. L’area è adiacente al complesso che avrebbe dovuto ospitare i mondiali di nuoto. “L’acqua che non c’è e non c’è stata”. Un’opera rimasta incompiuta nelle vicinanze di uno degli spazi fondamentali per la formazione e la ricerca.
Guidonia 18 gennaio 2014. Le condizioni meteorologiche di questa settimana non hanno influito in particolar modo sulla disponibilità dei prodotti ortofrutticoli, la quale è risultata nella media del periodo. Tuttavia il livello delle commercializzazioni presso il Mercato Ortofrutticolo del Centro Agroalimentare Roma, è risultato inferiore agli standard del mercato, poiché ha risentito dei minori consumi derivanti dal periodo post-natalizio. I prezzi sono stati sostanzialmente stabili mantenendosi su bassi livelli.
Il comparto degli agrumi è stato caratterizzato da diminuzioni generali dei prezzi. In particolare, rispetto alla settimana scorsa, le arance Navelina provenienti dalla Calabria subiscono una diminuzione di 0,10 €/kg, portandosi sui 0,30-0,40 €/kg. Anche i mandarini Avana provenienti dalla Sicilia, che oramai sono sostituiti dal mandarino Tardivo di Ciaculli, si attestano con una diminuzione pari a 0,20 €/kg sui 0,80-1,10 €/kg.
Rimangono stabili i clementini comuni delle zone vocate (0,60-1,00 €/kg), come stabili pure i prezzi dei limoni e dei pompelmi. Da segnalare una maggiore offerta di pompelmi rosati.
La stabilità ha interessato anche il comparto della frutta, in particolare per mele e pere i cui prezzi non hanno mostrato particolari variazioni rispetto alla scorsa settimana. Si è registrata stabilità dei prezzi anche per i kiwi, in particolare l’actinidia nazionale è rimasto stabile su 2,30-2,50 €/kg. In diminuzione, invece, il prezzo delle fragole italiane che si attestano sui 4,00-4,50 €/kg. Il livello dei prezzi è rimasto costante anche per i prodotti secchi ed esotici.
La diminuzione generale dei prezzi ha interessato anche il comparto degli ortaggi. In particolare gli ortaggi a foglia hanno subito una diminuzione di circa 0,10 €/kg, il cavolfiore romanesco si è attestato intorno ai 0,60 €/kg, mentre i cavoli broccoli sono scesi notevolmente di prezzo fino ad arrivare ai 0,60-0,80 €/kg. Flessione della medesima entità anche per i carciofi violetto senza spine provenienti dalla Puglia, il cui prezzo oscilla da 0,25 a 0,40 €/cad. Calo consistente di 0,80 €/kg per la cicoria Catalogna a puntarelle, il cui prezzo è sceso a 0,90-1,00 €/kg. Le lattughe cappuccio si attestano intorno a 1,00 €/kg.
Stabile il prezzo di patate, peperoni e pomodori. Un forte rialzo si è invece registrato per le zucchine costolute, che sono passate da 1,30-1,80 €/kg a 4,00-4,50 €/kg. In rialzo, invece, il prezzo del basilico in mazzi locale che arriva a costare dai 0,60-1,00 €/kg.
La temperatura generale leggermente sopra la media di questo periodo, ha influito sui tempi di maturazione portando un aumento esponenziale dell’offerta di prodotto e, a causa del calo della domanda si è generata una diminuzione generale dei prezzi.
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