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20 Gennaio 2017

Quelli locali e di stagione non ti lasciano al “verde”: per combattere la crisi, dal CAR, broccoletti, carciofi e lattughe.

Quelli locali e di stagione non ti lasciano al “verde”: per combattere la crisi, dal CAR, broccoletti, carciofi e lattughe.20130308Quelli locali e di stagione non ti lasciano al “verde”: per combattere la crisi, dal CAR, broccoletti, carciofi e lattughe.broccoletti

Guidonia, 8 marzo 2013. Da Anguillara, Bracciano e da tutta l’area di produzione dell’Aurelia, arrivano tutti i giorni sulle nostre tavole i Broccoletti del Lazio (Cime di Rapa). A prezzi interessanti, sono ottimi alleati per la salute dell’uomo perché ricchi di vitamina A e C ( per l'alto contenuto di vitamina C e di beta-carotene sono indicati per la prevenzione dei tumori), e di minerali come calcio e fosforo.
Li consigliamo insieme ai carciofi e alle lattughe locali.
Questa settimana, al Centro Agroalimentare Roma i quantitativi di prodotti ortofrutticoli freschi e freschissimi hanno, in generale, mantenuto costante e di buona qualità l’offerta. La domanda ha avuto un picco ad inizio settimana ed è stata frizzante nella giornata di ieri.
Prezzi in leggero aumento per il Tarocco, proveniente sia dalla Sicilia, sia dalla Calabria, specialmente per i calibri medio-piccoli, per le fragole nazionali, di buona qualità, vista la scarsa reperibilità di prodotto estero, specialmente spagnolo. Restano poche le quantità di cavolfiore Romanesco che mantiene alti i suoi prezzi.
In calo la quotazione degli Asparagi verdi nazionali, quella delle cime di rapa di provenienza locale ed iniziano a farsi largo con buone disponibilità di prodotto i carciofi Romaneschi del Lazio (cv C3)  di ottima qualità e aspetto invidiabile. Ottimo il mercato del Romanesco sardo che è disponibile in quantità importanti e che spunta prezzi più bassi del prodotto locale.
Una new entry locale al Centro Agroalimentare Roma: la zucchina verde scura del Lazio coltivata in serra, che così mette all’angolo la concorrente siciliana. Se le condizioni climatiche continueranno ad essere favorevoli, la produzione tenderà ad aumentare.
 

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20 Gennaio 2017

Latterino o Lattarino

Latterino o LattarinoLatterino

Caratteristiche
Il latterino è un piccolo pesce (da 12 cm. fino a 15) dal corpo affusolato e dal ventre tondeggiante, dalla pelle ricoperta da piccole squame. La colorazione è grigiastra e punteggiata di nero sul dorso, mentre è biancastra sul ventre. Sui fianchi c’è una linea orizzontale argentea. I lattarini vivono in branchi nei fondi sabbiosi poco profondi e sono una specie “eurialina” perché sopportando bene sbalzi di salinità si trovano sia in acqua salata che dolce. Penetrano infatti nelle lagune e negli estuari per riprodursi in primavera- estate. Spesso si trovano anche nei porti e alla foce dei fiumi. Molto comuni lungo le coste di tutto il Mediterraneo, specie nel Mar Tirreno, abbondano pure nell’Adriatico, specie nelle lagune venete. In acqua dolce si trovano con facilità in alcuni laghi dell'Italia centrale tra i quali il Trasimeno e quello di Bracciano. Le carni sono buone e di gusto sapido, ma con un retrogusto leggermente amarognolo.

Nomi dialettali
Abrì, Occiouni, Cabasou, Cabassun, Cabassou, Chauneri, Cheunao, Corano, Mellet, Aggiou, Panscatta, Pascatta (Liguria); Aquadella, Anguela, Agonada, Anguela di canali, Anguela agonà, Jaral, Garal, Gerao, Geral, Javal (Veneto); Agon, Agonada, Angudelo, Anguèllo, Anguela de mar, Jaral, Garal, Geral, Gieral, Zero (Venezia G.); Latterino sardaro, Crògnolo sardinaio (Toscana); Agone, Aquadella, Latterino (Marche); Acquatella, Alicetta, Latterino (Lazio); Lagone sardaro, Lavone, Lavone sardaro, Cicinielli (Campania); Curnale, Grugnale, Grugnaletta, Grignaletto, Minoscia (Puglie); Guarnina vera (Calabria); Corinedda, Curunedda, Curunedda marzoja, Curinella di sciumi, Curinedda di mari, Curinedda vera, Curunedda lattara, Corinelli, Minoscia, Minosa, Testazza (Sicilia); Latterinu, Musciona, Muscioni di mari, Muxioni, Segretu (Sardegna).

Quando si trova
Si pesca tutto l'anno.

Varietà
Con il nome di acquadelle o latterini si indicano due specie: il latterino (Atherina boyeri), e il latterino sardaro (Atherina hepsetus).

Come sceglierlo e conservarlo
Le carni si gustano soprattutto fritte; ma alcune preparazioni ne consentono la lonservazione in barattolo.

Perché fa bene alla salute
E’ un pesce ricco di sali minerali (Calcio e Fosforo), di proteine e di vitamine (A).

Come trattarlo
Con un coltellino raschiare le squame e poi togliere la testa e le interiora.

Ricetta: Lattarino in carpione alla lariana (4 persone)
Pulite e lavate 1 kg di latterini, asciugateli, passateli nella farina bianca e friggeteli in olio bollente, salandoli appena saranno pronti. In seguito mettete i latterini fritti in una terrina, copriteli con aceto di vino rosso bollente e cospargeteli di prezzemolo tritato. Poi aggiungete spicchi d'aglio, erbe aromatiche e posate sui latterini un piatto, che eserciti su di loro una leggera pressione. Teneteli in questa marinata sei ore prima di servire.

Nel Lazio
I lattarini fritti sono un piatto tradizionale nei Comuni intorno al Lago di Bracciano, tant’è che verso il 15 maggio a Bracciano si svolge un Cottio con pesci lacustri fritti in caldare e offerti gratuitamente ai turisti.

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20 Gennaio 2017

Fava

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Caratteristiche
Dai fiori della pianta della fava (leguminosa), si sviluppano i baccelli, lunghi anche 30 cm, che contengono i semi verdi Quest’ultimi sono la parte edule. La pianta veniva già coltivata nell'età del bronzo, mentre nell'antichità era conosciuta ed apprezzata come alimento commestibile.

Quando si trova
Dalla fine di gennaio alla fine di giugno.

Varietà
La Vicia Faba Maior è quella che viene destinata all'alimentazione umana.

Come sceglierla e conservarla
I baccelli devono essere croccanti e pieni, privi di macchie e screpolature. Se non vengono consumati subito si possono essiccare o congelare dopo averli sbollentati per pochi minuti.

Perché fa bene alla salute
Le fave esercitano un’azione di drenaggio sull’apparato urinario, sulla tosse, sui calcoli renali e sulla dissenteria. Sono ricche di proteine, fibra, vitamine e sali minerali, tra i legumi risultano essere le meno caloriche. In soggetti predisposti (perchè privi di un determinato enzima), possono far insorgere il favismo, che provoca gravi anemie.

Nel Lazio
Si trovano po’ in tutta la regione, ma in particolar modo a Monterotondo (Roma).
 

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20 Gennaio 2017

Finocchio

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Caratteristiche
Esistono due specie: quello dolce, di cui si mangia la guaina (ortaggio da fusto) a grumolo bianco, che si sviluppa alla base; quello amaro o selvatico, di cui si utilizzano le foglioline aromatizzanti. Per finocchio, tuttavia, gli orticoltori, intendono la varietà per la quale, mediante selezione, è stato favorito lo sviluppo della guaina. Il finocchio è una pianta mediterranea, nota fin dall'antichità per i suoi semi e l'aroma. Il suo sapore, simile a quello dell'anice, si usava per insaporire cibi o per coprirne i difetti. Da questo deriva il verbo infinocchiare: nel passato, i venditori di vino offrivano del finocchio ai loro clienti, che sembra renda accettabile il sapore del vino anche se scadente.

Quando si trova
Varietà a raccolta estiva od invernale.

Varietà
Fra le specie più diffuse ricordiamo: il Bianco Perfezione (la raccolta avviene in luglio e agosto), il Gigante di Napoli, il finocchio di Sicilia e il finocchio di Parma (varietà invernale, raccolta da settembre a dicembre).

Come sceglierlo e conservarlo
Le guaine devono essere bianche, carnose, sode e compatte; la parte costituita dalle foglioline deve essere fresca. Si usa distinguere i finocchi in maschi e femmine: non c'è nulla di scientifico in questo, si fa solo riferimento alla forma che, nel caso del maschio è tondeggiante, nella femmina più allungata. Si conservano al fresco, per una decina di giorni, in sacchetti forati. Si surgelano solo dopo averli cotti.

Come trattarlo
Si toglie la base e le guaine nel punto in cui diventano tubolari e si tagliano a spicchi. Se si cuociono, è meglio aggiungere del succo di limone nell’acqua, per evitare che si anneriscano.

Perché fa bene alla salute
Il finocchio contiene sali minerali, vitamine ed oli essenziali, che lo rendono molto digeribile (per la presenza di anetolo), inoltre è diuretico e quindi disintossica l'organismo, è carminativo, perché agisce sul sistema digerente grazie alla sua abilità di rilasciare i gas dal tratto intestinale ed è ricco di acqua

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20 Gennaio 2017

Fiore di zucca

Fiore di zuccaFiore di zuccaFiore di zucca

Caratteristiche
Crescono sulle piante delle zucche e delle zucchine, soprattutto di quelle cosiddette “romanesche”. Sono di forma allungata con i petali verdi alla base e gialli all'interno. All'interno della corolla gialla si trova un filamento vegetale che va eliminato prima delle eventuali preoparazioni alimentari.

Quando si trova
Primavera-estate.

Varietà
Esistono quelli maschili (con peduncolo lungo e sottile), e quelli femminili (più piccoli, che crescono sulla punta dei frutti).

Come sceglierlo e conservarlo
Quando si acquistano è bene che siano gonfi, sodi, integri, di colore vivo, con i margini dei petali non arricciati ed il calice appena aperto. Prima di cucinarli bisogna aprirli delicatamente con le mani, tagliare gli stimmi con le forbici, passarli sotto l’acqua e tamponarli con carta assorbente. Per conservarli, mentre i fiori maschili si possono mettere in un vasetto acqua, come i fiori recisi, i fiori femminili vanno in frigorifero senza staccarli dalla zucchina.

Perché fa bene alla salute
Sono diuretici e rinfrescanti, ricchi di vitamine e risultano anche molto digeribili, ovviamente se si evita di cucinarli ripieni di mozzarella ed alici, oppure fritti con gli stessi ingredienti.

Nel Lazio
La maggior parte dei fiori di zucca proviene dalle zucchine coltivate a Fondi, Gaeta, Formia e Terracina (Latina), ma anche da zone del reatino come Fabrica di Roma

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