Caratteristiche
Il frutto della vite è una “bacca” ossia un frutto polposo, detto acino, costituito dalla buccia sottile (epicarpo), dalla polpa (mesocarpo ), che è un tessuto molle e succoso e dal tessuto membranoso (endocarpo), in cui sono contenuti i semi (vinaccioli). Gli acini sono posti sui “pedicelli” (supporto filiforme del fiore), che con le ramificazioni del grappolo, formano il raspo. La forma, la dimensione, il colore ed il sapore variano a seconda della varietà. La vite, sebbene quella coltivata è detta europea, proviene dall’Asia, dalle terre comprese tra il Mar Nero, il Mar Caspio e l'Iran settentrionale. L'Italia è il maggior produttore mondiale d’uva da tavola.
Quando si trova
La stagione dell'uva è la tarda estate e l'autunno, nelle altre stagioni si trova uva d’importazione (California e Cile).
Varietà
Nel contesto italiano ci sono più di 300 varietà di uve da vino. Tra i vitigni da uve bianche ricordiamo: Albana, Bombino Bianco, Catarratto; Insolia Bianca, Malvasie, Moscati, Pinots, Prosecco, Rieslings, Tocai Friulano, Trebbiani e Vernacce. Tra i vitigni da uve rosse citiamo: Aglianico, Barbera, Cabernets, Canaiolo, Cannonau, Dolcetto, Lambrischi, Marzemino, Melot, Nebbiolo, Pinot Nero e Sangiovese. I principali vitigni ad uva da tavola sono: Alphonse Lavaleé, Baresana, Cardinal, Conegliano, Isabella, Italia, Matilde, Michele Palieri, Moscato d’Adda, Moscato d’Amburgo, Moscato di Terracina, Noah, Perla di Csaba: Pizzutello Bianco, Regina, Regina dei Vigneti, S. Anna di Lipsia, Sultanina Bianca, Victoria, Zibibbo (varietà a duplice attitudine dalla quale si ottengono i famosi passiti di Pantelleria e Siciliani), Schiava, Pause Precoce, Don Mariano, Moscato Giallo, Delizia di Vaprio, Pizzutello Nero. Le uve destinate all'essiccazione devono essere bianche, ad acini uniformi e a grappolo spargo. Tra le varietà di questo gruppo ricordiamo: Perlette, Flame Seedless, Maria Pirovano, Sultanina Bianca e Ruby Seedless.
Come sceglierla e conservarla
Bisogna verificare che gli acini siano ben attaccati al raspo e che siano sodi.
Perché fa bene alla salute
L’uva è ricca in Sali minerali, specialmente calcio e potassio e zuccheri facilmente digeribili, soprattutto fruttosio e glucosio. L'uva passa è ancora più dolce, perché grazie all'eliminazione di gran parte dell'acqua, gli zuccheri sono ancora più concentrati, ma è più calorica. La buccia ed i semi facilitano il passaggio dei cibi nell'intestino e sono utili a chi soffre di stitichezza.
Nel Lazio
Nel Lazio ne esiste un’enorme produzione sia per quel che riguarda l’uva da tavola che per quella da vino. Zone produttive per l’uva da tavola sono Cerveteri, San Cesareo, Mentana o Tivoli (Roma), Aprilia e Castelforte (Latina), Magliano Sabina (Rieti) ed in provincia di Frosinone Boville Ernica o Monte San Giovanni Campano. Mentre per la coltivazione di uve da vino, spadroneggiano i Colli Albani in provincia di Roma (Frascati, Marino, Rocca di Papa), Montefiascone, Vignanello e Castiglione in Teverina (Viterbo), Terracina e Formia (Latina), Poggio Catino (Rieti), Cassino, Espera e Gallinaro (Frosinone).
Caratteristiche
Sono “drupe” (frutti con la parte esterna sottile, la media carnosa e l’interna, che contiene il seme, legnosa) di forma ovale o tonda, con polpa filamentosa, di colore giallo o rosso. Ce ne sono diversi tipi, che si differenziano per forma, colore, dimensione e consistenza. In alcuni esemplari la polpa risulta essere ben attaccata al nocciolo. Il susino è rappresentato da numerose specie botaniche ed è originario per alcune dell'Asia, per altre dell'Europa e per altre ancora dell'America, oggi è coltivato in tutto il mondo specialmente in Europa. In Italia le principali regioni produttrici sono l’Emilia Romagna la Campania, il Piemonte ed il Trentino.
Quando si trovano
Le susine si trovano da giugno ad ottobre, le prugne tutto l'anno.
Varietà
Le specie di Prunus sono raggruppate in tre categorie. 1) asiatico-europee, con i gruppi: susini europei (Prunus domestica) facenti capo ai tipi delle Regine Claudie, Prugne Vere, Goccie d’Oro, Diamantine Blu e Lombarde; susini siriaci (Prunus insititia) che comprendono i gruppi delle Damaschine ovali, Damaschine sferiche, Mirabelle, Sangiuliane; mirabolani (Prunus cerasifera), specie spontanea dell'Asia Minore; altre specie selvatiche utilizzate sia per la coltura che come materiale per il miglioramento genetico (Prunus spinosa, prunus cocomilia). 2) cino-giapponesi, con i gruppi: giapponese puro (Prunus salicina) specie originaria dell'Estremo Oriente; cino-giapponesi di minor interesse (Prunus simonii); altre specie di minor interesse, quali il Prunus platysepala, Prunus bokhariensis, originario dell'India orientale; 3) americani con i gruppi: americane pure (Prunus americana); nigra (Prunus nigra); Van Buren (Prunus americana mollis).
Come sceglierle e conservarle
La polpa, priva di tagli e ammaccature, deve essere morbida, ma non molle ed il colore della buccia deve essere quello tipico della singole varietà. La conservazione in frigorifero deve essere breve, perché sono frutti soggetti all'imbrunimento della polpa, a causa di basse temperature sottoportate per lunghi periodi.
Perché fanno bene alla salute
Contengono molti zuccheri e sali minerali come potassio, fosforo e calcio ed una discreta quantità di vitamina A. Per la gran quantità di acqua hanno proprietà rinfrescanti e lassative, quindi sono efficaci per regolarizzare l’attività intestinale.
Nel Lazio
Nella nostra regione numerose varietà vengono coltivate e commercializzate nell’Agro Pontino, in zone come Fondi, Gaeta e Terracina (Latina).
Caratteristiche
I ribes sono delle piccole “bacche” aromatiche (frutti polposi, con buccia sottile, strato intermedio e più interno, carnosi e succosi), raccolte in grappoli e di colori diversi. In Italia si coltiva il ribes rosso, mentre nei paesi dell'Europa centro-settentrionale è più diffuso il ribes nero e l’uva spina. Il ribes è originario dell'Europa settentrionale.
Quando si trova
La raccolta va da giugno ad ottobre, con picchi in luglio-agosto.
Varietà
Il ribes rosso è di colore variabile dal rosso al rosa e dal giallo al biancastro ed ha forma sferica. Tra i ribes è il più asprigno e quello con il sapore più intenso. Il ribes nero ha grappoli sparsi e brevi, un aroma molto forte ed è meno acidulo. L’uva spina, facente parte anch’essa dei ribes, ha frutti più grandi, che crescono in piccoli grappoli su fusti spinosi, con un sapore più dolce rispetto al ribes comune. Ha un colore verde pallido, giallastro, rosato o violetto. Per l’uva spina ci sono diverse varietà: Careless (inglese, grosse bacche verdi); Poorman (statunitense, frutti rossi, non molto grandi, l'industria dei frutti sciroppati); White Smith (inglese, bacche giallognole); Winham Industry (inglese, frutti grossi, oblunghi, violacei); Leveller (inglese, frutti grossi, gialli); Pax (varietà senza spine).
Come sceglierlo e conservarlo
E’ bene scegliere grappoli con bacche lucide, gonfie e sode. In frigorifero si possono conservare più a lungo le loro proprietà.
Perché fa bene alla salute
I ribes sono dei piccoli frutti carici di preziose vitamine (A, B1 e C) e minerali (potassio, sodio, fosforo, cloro, calcio, magnesio e ferro). Sono ricchi di fibre, proteine e zuccheri. Il ribes nero ha un’azione benefica nel fegato e nella milza ed è indicato contro l’artrite, la gotta e la dissenteria.
Caratteristiche
E’ un “agrume” (frutto dalla buccia rugosa, diviso in spicchi e di sapore acido) molto grosso, tondo, con una buccia ed una parte interna piuttosto spessi, la polpa è succosa ed amarognola-acidula, normalmente gialla o rosa-rosso in alcune varietà. Il pompelmo è l’agrume di più recente scoperta, originario delle isole Barbados, cominciò ad essere coltivato in Florida a metà Ottocento e da qui si diffuse in Argentina, Sudafrica ed Israele. In Italia è stato introdotto intorno alla fine degli anni '60. Oggi è coltivato in tutti i paesi a clima caldo, ma soprattutto in Israele ed in Algeria. In Italia si coltiva per lo più in Liguria, Campania e Sicilia.
Quando si trova
Il pompelmo si trova facilmente tutto l’anno.
Varietà
La classificazione commerciale è fatta in base all’epoca di maturazione: precoci, di mezza stagione e tardivi; in base al colore della polpa: a polpa chiara e pigmentata, tipo Star Ruby e Pink Marsh (polpa di colore rosa-rosso); in base alla presenza di semi: con semi (più idonee per l'industria) od apireni tipo Marsh a polpa chiara (più adatte al consumo fresco).
Come sceglierlo e conservarlo
I pompelmi più maturi e saporiti sono quelli non troppo duri, con la scorza lucida e senza ammaccature. Si conservano bene anche a temperatura ambiente, ma è meglio mangiarli presto, perché la vitamina C si deteriora in fretta.
Perché fa bene alla salute
E’ un frutto che contiene molte fibre e vitamine A, B e C.
Caratteristiche
Il frutto è una “drupa” profumata (frutto con la parte esterna, sottile, la media carnosa e l’interna, che contiene il seme, legnosa), tondeggiante, solitamente con una polpa soda, bianca o gialla e di sapore dolce. Conosciute in Cina già 3000 anni fa, le pesche si diffusero ovunque. In Europa giunsero dalla Persia, ed è per questo, che i romani antichi chiamavano le pesche "mala persica", che significa "mele persiane". Oggi vengono coltivate nei paesi del Mediterraneo, in Asia, in America ed in Australia. In Italia le maggiori produzioni sono concentrate in Emilia-Romagna, Campania, Veneto e Lazio.
Quando si trova
A seconda delle cultivar tra maggio e settembre.
Varietà
Le pesche si possono distinguere in vellutate a pasta gialla ( June Gold, lSpring Crest, Red Haven, Sun Crest), o bianca (Michelini e K2.), pesche glabre dette nettarine (pesca noce) e percoche frutti tomentosi gialli con polpa gialla, adatti alla sciroppatura. Un altro modo per distinguerle fa capo alla polpa: le pesche duracine sono quelle che hanno la polpa molto aderente al nocciolo; le pesche spiccagnole, invece, hanno la polpa che si stacca facilmente.
Come sceglierla e conservarla
Bisogna scartare i frutti molli e con ammaccature, meglio sodi. E’ necessario saper che è un frutto che continua a maturare anche dopo la raccolta, per questo è meglio conservarlo in frigo, mentre per farle maturare prima, basta tenerle a temperatura ambiente per due o tre giorni, chiuse in una busta di carta.
Perché fa bene alla salute
Contengono buone quantità di fibre, vitamina A e C, potassio e sono povere di calorie. Stimolano l'attività dei reni e dell'intestino e la secrezione dei succhi gastrici, che favoriscono la digestione.
Nel Lazio
Una buona produzione è concentrata a Scandriglia e nei paesi vicini (Rieti), ma anche in provincia di Roma, come Palombara Sabina ed a Latina, in zone come Fondi e Terracina.
Caratteristiche
La pera è un falso frutto detto “pomo”; infatti, il frutto. vero è il torsolo, che contiene i semi e che è circondato dalla polpa, derivante dall’ingrossamento del “ricettacolo” (parte dell’asse fiorale, su cui sono inseriti sepali, petali, stami e pistilli). La pera ha la buccia di colori diversi e polpa generalmente biancastra. L’origine della pianta è discussa; infatti, si distinguono specie occidentali, Pyrus Communis principale, e specie orientali. I paesi produttori più importanti sotto il profilo delle quantità e delle varietà sono Cile, Australia, Nuova Zelanda, Argentina e Canada. In Italia la prima regione produttrice di pere è l’Emilia Romagna.
Quando si trova
La raccolta va da giugno ad ottobre, anche se ormai in ogni momento dell'anno, il sistema distributivo garantisce ai consumatori la disponibilità della varietà di pera preferita.
Varietà
Fra le “cultivar” (diverse varietà coltivate) ci sono: Etrusca, Coscia, Santa Maria (estiva dotata d’alta produttività, buccia liscia di colore giallo-verde con toni rossi, polpa bianca e succosa), William (buccia giallastro-verde chiaro e polpa fine e dolce color bianco-avorio, succosa), Highland, Conference (polpa fondente bianco-giallastra, dolce, succosa e buccia verde-giallo bronzato o ruggine), Abate fetel (forma allungata, buccia giallastra soffusa di rosso e color ruggine, polpa bianca e profumata, densa e succosa), Harrow sweet, Decana del comizio (grossa e tondeggiante, buccia giallo-verde screziata di rosso, polpa bianca, succosa e compatta, di sapore dolce-acidulo, si presta alla cottura), Kaiser (buccia rugginosa e marrone con sfumature giallo-bronzee e polpa granulosa bianco-giallastra un po’ granulosa di sapore aromatico e dolce-acidulo), la William Rossa (buccia liscia, giallastra, screziata di rosso, rugginosa attorno al peduncolo, polpa chiara, succosa e di sapore dolce-acidulo) e la Guyot (estiva, buccia gialla, polpa granulosa, succosa e zuccherina, bianco giallastra).
Come sceglierla e conservarla
Per capire se le pere sono mature, basta sentire se la loro consistenza è morbida, se risultano dure, significa che non sono ancora mature, ed allora si possono porre in sacchetti di carta a temperatura ambiente per qualche giorno.
Perché fa bene alla salute
Le pere sono fonte di fibre e vitamine, specialmente la C, inoltre hanno poche calorie e non contengono grassi. Contribuiscono ad una buona digestione ed a mantener sani i polmoni, migliorando la funzionalità delle vie respiratorie.
Nel Lazio
Ci sono produzioni di pera Spadona Castel Madama (Roma).
Caratteristiche
La nocciola è una “ghianda”, ossia un frutto secco, “indeiscente” (a maturità non si apre per far uscire il seme), contenente un solo seme, dolce ed oleoso (nocciola), protetto alla base da un involucro legnoso. La pianta è originaria dell'Asia Minore ed è una delle più antiche coltivate dall'uomo. Il nocciolo ha trovato il suo habitat naturale nel bacino del mediterraneo; infatti, i principali produttori sono la Turchia, la Spagna, l'Italia e la Francia. Le regioni, più importanti in Italia, sono la Sicilia, la Campania, il Lazio, il Piemonte e la Liguria.
Quando si trova
La raccolta è effettuata in agosto-settembre.
Varietà
Le varietà più diffuse sono: la Tonda di Giffoni (Campania), che ha un frutto medio, con una buona resa in sgusciato ed un’ottima qualità; la Tonda Romana: (Viterbo), che ha un frutto medio-grosso, con una buona resa in sgusciato ed ottime caratteristiche organolettiche; la Tonda Gentile delle Langhe (Piemonte), pregiata per le eccellenti caratteristiche organolettiche, ma poco adattabile a condizioni diverse dalla zona di diffusione.
Come sceglierla e conservarla
Le nocciole fresche deperiscono rapidamente, quindi bisogna evitare di esporle alla luce, al calore ed all'umidità. Le nocciole senza guscio possono essere conservate in frigorifero anche per qualche mese. Quelle col guscio si conservano per circa un mese, a temperatura ambiente ed in luogo asciutto. È anche possibile congelarle, e conservarle per molti mesi.
Perché fa bene alla salute
Le nocciole sono un alimento molto digeribile ed energetico, ricco di grassi monoinsaturi (fonte di grassi buoni), proteine e vitamine, in particolare del gruppo A, B ed E, inoltre sono un concentrato di fitosteroli, sostanze importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Nel Lazio
Tra i prodotti, che tengono alto il prestigio gastronomico del Lazio, la nocciola merita un posto di riguardo. Negli ultimi cinquanta anni, la produzione di questo frutto secco è cresciuta notevolmente in provincia di Viterbo; infatti, nei comuni compresi nell'area dei Monti Cimini (Nepi, Ronciglione, Soriano nel Cimino e Capranica) viene coltivata con successo la Tonda gentile romana.
Guidonia, 21 marzo 2014. La grande ondata di caldo che ha investito la penisola Italiana ha influito negativamente sulla conservabilità degli ortaggi, specialmente su quelli a foglia causando importanti variazioni di prezzo.
Nel comparto degli agrumi si è riscontrata una buona stabilità dei prezzi. Costanti le arance Nave Late mentre le Tarocco siciliane scendono di 0,10-0,30 €/kg. La stabilità ha interessato tutte le varietà di clementine e di pompelmi; per quest’ultimi si è osservata una maggiore presenza sul mercato di prodotto turco e cipriota soprattutto per la varietà rosata.
In calo di 0,10 €/kg il prezzo del limone primo fiore e di 0,20 €/kg il prezzo del mandarino tardivo.
Stabili i prezzi di kiwi, mele e pere. Le uniche variazioni del comparto hanno interessato le fragole, in particolare le Candonga che scendono a 2,80-4,00 €/kg mentre quelle in vaschette 30-40 aumentano di 0,50 €/kg attestandosi sui 2,00-2,70 €/kg. Prezzi invariati per l’uva da tavola, presente in buona qualità e perlopiù proveniente dal Sud Africa.
Nel settore degli ortaggi vista la fase di piena produzione dei carciofi, si segnalano cali fino a 0,25 €/cad per quelli con le spine della Sardegna e per il Romanesco apollo di tutti i calibri; eccezione è fatta per il carciofo Romanesco Apollo 11-13 cm che aumenta di 0.20 €/cad. Il prezzo dei fagiolini di provenienza Italia raccolti a mano scende a 3.20 €/kg circa, mentre quelli alla rinfusa del Marocco arrivano a 3,00-3,50 €/kg. Le temperature particolarmente elevate hanno influito sulla conservabilità della lattuga, il cui prezzo è sceso di 0,30 €/kg portandosi a 1,00-1,10 €/kg. Al contrario, è aumentato di 0,20 €/kg il prezzo dei peperoni lunghi gialli dalla Sicilia 1,50-1,80 €/kg, la cui qualità è buona e la domanda in aumento. Si rileva una buona disponibilità di asparagi provenienti dalla Campania 4,00-4,20 €/kg.
A causa della forte produzione, si sono registrati invece dei cali di 0,10-0,40 €/kg per tutte le varietà di melanzana e di 0,20-0,30 €/kg per le zucchine costolute con fiore e le scure lunghe di tutte le provenienze nazionali ed estere.