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20 Gennaio 2017

Mercato Ittico: poca disponibilità di prodotti pescati freschi e prezzi alti

Mercato Ittico: poca disponibilità di prodotti pescati freschi e prezzi altiarticolo20130521Mercato Ittico: poca disponibilità di prodotti pescati freschi e prezzi altiGuidonia, 21 Maggio 2013. La settimana di riferimento è stata caratterizzataPannocchie

Guidonia, 21 Maggio 2013. La settimana di riferimento è stata caratterizzata da quantitativi di pesca ridotti rispetto ai soliti volumi commercializzati all’interno del Mercato Ittico del Centro Agroalimentare Roma e, il livello medio dei prezzi, a causa della leggera contrazione dei consumi e da battute di pesca poco fruttuose, ha subito un leggero rialzo.

Secondo il bollettino meteo, sul Mediterraneo centrale e' presente un flusso di correnti sud-occidentali in parte umide e instabili con nuvole alternate al sole in risalita dal Nord Africa. Da martedì le bande nuvolose più' consistenti associate anche a qualche pioggia potranno interessare il Tirreno, i mari intorno alle Isole e il medio Adriatico; altrove tempo più soleggiato e sicuramente asciutto. Mari: mossi i canali delle Isole e, localmente, il Ligure e il Tirreno sud-occidentale, in prevalenza calmi o poco mossi gli altri mari. Il bollettino in questione preannuncia una condizione di pesca favorevole con un quasi sicuro aumento dei quantitativi di cattura di pesci e dunque un probabile taglio dei prezzi.

In questi ultimi sette giorni, si è assistito ad un aumento di prezzo della frittura che si attesta intorno agli 8 €/kg (↑), del nasello grande (testa-coda) che sale a 9 €/kg  (↑) e di quello di taglia medio/piccola che arriva a 6 €/kg  (↑). La seppia locale torna leggermente al di sopra del suo consueto prezzo, 11  €/kg  (↑) , il pesce S. Pietro sale a 18 €/kg  (↑) ed il polpo verace arriva a 11  €/kg  (↑).

L’aumento più cospicuo è stato senz’altro quello della spigola del Mediterraneo con pezzatura superiore ai 2 kg che si attesta intorno ai 30  €/kg  (↑).  Si vuole specificare la pezzatura poiché è un carattere molto importante per distinguere le spigole di allevamento da quelle di mare.

A causa della scarsa offerta le alici grandi e piccole hanno subito un ulteriore rialzo rispetto la passata settimana arrivando rispettivamente 6.40 e 4.40 €/kg (↑).

Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi relativo ai crostacei, il costo degli scampi e dei gamberi rossi è leggermente superiore alla passata settimana, rispettivamente 30-38 €/kg(↑) e 35-40 €/kg(↑), mentre la mazzancolla scende di prezzo attestandosi sui 30 €/kg(↓) , prezzo che nonostante tutto continua ad essere elevato. La commercializzazione della pannocchia si aggira intorno ai 6-8 €/kg.

Suggerimento della settimana: Pannocchia
La canocchia o pannocchia (Squilla mantis) è un crostaceo di medie dimensioni, raggiunge i 20/25 cm di lunghezza, ha una colorazione bianco-grigiastra madreperlata, con due caratteristiche macchie ovali bruno-violacee sulla coda che assomigliano a un paio di occhi. La pannocchia ha carni di notevole pregio, molto apprezzate, è reperibile tutto l'anno ma i mesi migliori in cui trovare e consumare questo prodotto sono: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre e novembre.
Le pannocchie sono molto gustose ed inoltre hanno un basso contenuto di grassi.
In 100 g di prodotto si trovano:

Proteine - 13,6 grammi
Carboidrati - 2,3 grammi
Grassi - 0,6 grammi
Calorie - 69 kcal

È preferibile consumare la pannocchia ancora fresca perchè dopo poco tempo dalla pesca inizia un processo di disidratazione che svuota la corazza. Per evitare ciò, basta assicurarsi che durante l’acquisto questo piccolo crostaceo sia ancora vivo. Nel caso in cui fossero presenti degli esemplari morti, condizione in cui è ancora possibile consumare la pannocchia,  basta osservare il guscio che deve essere compatto, non presentare parti sciupate e ingiallite,  e non essere asciutto e screpolato.  Infine, deve emanare un lieve odore di salmastro.

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20 Gennaio 2017

Orotfrutta 6 marzo

Orotfrutta 6 marzo20130306Orotfrutta 6 marzoPUBLIC1.0a.deamicis2013030616023520130306160235
20 Gennaio 2017

Oltre alla disponibilità di frutta, ortaggi e primizie, l’aumento delle temperature favorisce il calo dei prezzi.

Oltre alla disponibilità di frutta, ortaggi e primizie, l’aumento delle temperature favorisce il calo dei prezzi.articolo20130503Oltre alla disponibilità di frutta, ortaggi e primizie, l’aumento delle temperature favorisce il calo dei prezzi.Verdure CAR

Guidonia, 3 maggio 2013. Anche se la prima ondata di caldo, è stata interrotta ancora da qualche pioggia, le temperature sembrano oramai destinate ad un continuo aumento.

Ed è proprio il caldo che in questo periodo dell’anno favorisce la maturazione di molti ortaggi. Nell’arco di qualche giorno, questo fenomeno ha portato ad un calo generale delle quotazioni, ad un anticipo dell’offerta delle nuove primizie,  ed ha incoraggiato gli acquisti di frutta ed ortaggi freschi e freschissimi, tanto che la domanda si è mantenuta attiva nell’arco di tutta la settimana, anche nelle giornate di apertura festiva del Centro Agroalimentare Roma.

Tra i prodotti facenti parte del paniere che, settimanalmente il CAR monitora e segue nel loro andamento di mercato, persistono le fragole, con prezzi molto instabili di giorno in giorno in funzione della domanda e dell’offerta, specialmente del prodotto locale, ma che si mantengono comunque costanti rispetto la settimana precedente. In calo i fagiolini raccolti a mano provenienti principalmente dalla Campania,  anche se sono presenti, ma in minor quantità, quelli di Terracina. In diminuzione anche i pomodori tondi lisci verdi  siciliani, che iniziano a temere l’arrivo dei primi colli di verde insalataro locale. Oltre a ciò, parlando di prezzi in discesa, non si possono non nominare le insalate, le indivie e le lattughe, che grazie all’aumento dei quantitativi offerti, mostrano una continua tendenza al ribasso. Mostrano invece stabilità nelle loro quotazioni, le fave locali, gli asparagi verdi di calibro medio (i più richiesti dal mercato), ed i carciofi romaneschi. In lieve aumento, a causa della minore quantità disponibile sul mercato, le zucchine romanesche con fiore di provenienza locale. Da segnalare tra le new entry, i meloni retati siciliani di buona qualità.

Indicatore 3 maggio
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20 Gennaio 2017

Sedano

SedanoSedanoSedano

Dove cresce
Il sedano (Apium graveolens) cresce spontaneo in alcune regioni particolarmente umide come in Europa, Asia, Africa e America del Sud; i Greci già lo coltivavano per il valore curativo dei suoi semi.

Da dove viene
Il sedano (Apium graveolens L.) è un ortaggio noto fin dall'antichità; viene già citato, ad esempio, nell'Odissea, ma come erba medicinale. Le prime notizie sull'uso del sedano in cucina risalgono al 1623. Il cuore del sedano si può consumare fresco in insalata o in pinzimonio, mentre le costole esterne possono essere impiegate nella preparazione di zuppe e minestre.

Varietà
Questa pianta si suddivide in due grandi gruppi: la varietà dulce e la rapaceum.
La prima varietà quella dolce è la più diffusa e viene coltivata prevalentemente per la parte aerea, più precisamente per il gambo, detto anche costa. La seconda varietà quella rapaceum è più comunemente conosciuta come sedano rapa e viene coltivata per la radice e le parti basali del fusto. Questa varietà non è molto diffusa in Italia a differenza del resto del Europa, dove se ne consuma una maggiore quantità.

Come sceglierlo e conservarlo
All’acquisto il sedano si deve presentare di bell’aspetto, mentre, per un corretta conservazione basta coprirlo e riporlo nello scomparto meno freddo del frigorifero che così lo mantiene croccante per 4/5 giorni.

Perché fa bene alla salute
Stimola la produzione di urina (utile in caso di problemi alle articolazioni, come la gotta, che dipendono dalla ritenzione di sostanze di rifiuto). Gli olii essenziali e i semi contengono agenti tranquillizzanti, alcuni dei quali sono presenti anche nel gambo, anche se non se ne conosce la quantità esatta. Il sedano tonifica il sistema nervoso e stimola le ghiandole endocrine, in particolare le surrenali; ha anche proprietà digestive. Grazie all’abbondante contenuto di sodio, potassio e calcio, svolge un’azione rimineralizzante e, per la presenza di nitrati, favorisce la depurazione del sangue ed è consigliato contro i reumatismi e le coliche renali. Il sedano più verde è più ricco di vitamina C, folato e carotene. Per abbassare la pressione, bastano 4 gambi al giorno.

Nel Lazio
Il Lazio vanta un ampia zona di produzione situata nella Provincia di Latina dove il sedano di Sperlonga ha ottenuto l’IGP. Grazie al clima laziale il sedano è costantemente presente sui banchi dei mercati di tutta la Regione.
 

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20 Gennaio 2017

Una delegazione del Centro Agroalimentare Roma visita lo European Seafood Exposition di Bruxelles

Una delegazione del Centro Agroalimentare Roma visita lo European Seafood Exposition di Bruxelles20130424Una delegazione del Centro Agroalimentare Roma visita lo European Seafood Exposition di BruxellesSeafood logo

Bruxelles, 24 aprile 2013. In occasione della European Seafood Exposition di Bruxelles, la più importante fiera europea del settore ittico (1600 espositori da 70 Paesi diversi), Cargest, insieme ad una rappresentanza del Mercato Ittico del CAR, hanno visitato questa primaria fiera di settore anche in considerazione delle attività di promozione e di internazionalizzazione che il  Centro Agroalimentare Roma sostiene. “Questa manifestazione – dichiara l’Amministratore Delegato di Cargest, Massimo Pallottini – rappresenta l’appuntamento internazionale più prestigioso nel settore ittico. Infatti – conclude Pallottini – questa trasferta è stata molto utile per prendere in considerazione, e valutare insieme agli operatori del Mercato Ittico del CAR, di partecipare direttamente già dal prossimo anno con un proprio stand all’interno del padiglione Italia”. In un’ottica sempre più incentrata alla promozione ed alla internazionalizzazione, quella di Bruxelles è senz’altro una tappa fondamentale  per il Centro Agroalimentare Roma e i suoi operatori.

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20 Gennaio 2017

Ittico 3 maggio

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20 Gennaio 2017

Lampuga

LampugaLampuga

Caratteristiche
Per le forti differenze morfologiche visibili tra adulti e giovani (che hanno il muso tondo), o tra femmine e maschi (riconoscibili dalla forma gibbosa della testa), in passato si pensò che fossero molte le specie della famiglia dei Corifenidi alla quale viceversa la Lampuga appartiene da sola. L’unico esemplare che vive nel Mediterraneo (arriva fino a 1 m. e a 15 kg) è infatti la "Coryphaena hippurus” e ai Tropici la “Coryphaena equiselis” è un po’ più piccola della prima. La pinna dorsale della Lampuga è alta e lunga: va dalla testa a poco prima della coda. Quelle pettorali sembrano piccole falci. Quella anale è lunga la metà di quella dorsale. La pelle è coperta di piccole squame, gli occhi sono piccoli e tondi, la bocca obliqua, le mandibole prominenti paiono segnalare l’indole aggressiva e mordace di questo pesce pelagico, che assale prede a galla e a mezz’acqua. Oltre ad essere lunga, la coda è biforcuta, il corpo compresso e oblungo, mentre il colore è l’aspetto più strano di questo pesce bellissimo. Va dal blu all’azzurro e dal verde al giallo con toni dorati. Ma perde questa fantsmagorica pigmentazione subito dopo la morte e la vivacità cromatica sfuma nel grigio. Le Lampughe vivono in branchi in mare aperto lontano dalle coste, hanno acrobatiche capacità natatorie e amando l’ombra i pescatori le cercano sotto i corpi galleggianti (tronchi, relitti, boe, altro). Ma con foglie, canne, cassette, creano gli appositi nascondigli artificiali (cannizzi) per trovarle a colpo sicuro.

Nomi dialettali
PAPPAGALLO (Liguria), CAPONE (Puglia), CAPUNI (Calabria), CAVAGLIA (Sardegna), CANTALUZZO o OMBRINA STELLA (Lazio), CATALUSSO (Veneto), LAMPUCA (Campania), CORIFENA (Toscana);

Quando si trova
Si pesca tutto l’anno al largo della Sicilia e della Sardegna, nelle acque dell’Elba e nel Basso Adriatico. La Lampuga vive in alto mare e a primavera, soprattutto gli individui più giovani, si avvicina alle coste, dove si trattiene a lungo da fine estate ad inizi autunno inseguendo i branchi dei piccoli pesci dei quali si nutre. Ma si riproduce in mare aperto con uova galleggianti labbandonate alle correnti.

Come sceglierla e conservarla
La freschezza di queste carni bianche, morbide e sapide, seppure un po’ asciutte secondo chi ritenendole poco delicate le sfiletta o le prepara in carpacci con olio, si riconosce dal colore vivo della pelle, dalla soda polpa compatta, dalla tendenza dell’occhio alla convessità. Specie in Sicilia e Toscana chef e buongustai apprezzano la Lampuga (compatta quasi come il “pesce azzurro”), mentre in altre regioni c’è difformità di giudizi sul sapore di questo pesce (da alcuni affumicato), amato dagli appassionati di pesca con lenza a traino per la caparbia resistenza che oppone alla cattura. Per mantenere le caratteristiche organolettiche della Lampuga si consiglia di tenerla il meno possibile in frigorifero (e comunque sviscerata e ben lavata).

Perché fa bene alla salute
Al giorno d’oggi specie nei mari più inquinati dei paesi industriali, la Lampuga come tutti i “pesci pelagici” è esposta al pericolo di accumulare metalli pesanti (mercurio, piombo, cadmio) in concentrazioni tali da insidiare la salute di persone (specie giapponesi) con l’alimentazione basata su consumi regolari di pesce crudo. Nel Mediterraneo, gli organismi scientifici non hanno rilevato questi rischi e secondo studi recenti i benefìci dati dal consumo di pesci come le Lampughe (acidi grassi polinsaturi, vitamine, proteine, fosforo) restano assai superiori ai rischi molto teorici e solo eventuali di contaminazioni da metalli pesanti.

Come trattarla
Si desquama, si pulisce, si eviscera ed a seconda delle ricette si può sfilettare o anche “aprire a libro” per ricavarne due porzioni, ma togliendo la grossa lisca, cercando di spinare le porzioni e senza dimenticare di lavare il pesce, che soprattutto dalle interiora può essere stato frequentato da vermi parassiti.

Ricetta: Lampuga ai ferri (4 persone)
Il sapore deciso e la consistenza compatta delle carni di Lampuga consentono di preparare i piatti a base di questo pesce impropriamente considerato “azzurro” da alcuni (per il colore della pelle nel mare) con la più fantasiosa abbondanza di condimenti e contorni vegetali saporiti come pomodorini, cipolle, capperi. E’ più da intenditori, però, preparare la Lampuga ai ferri per esaltarne le caratteristiche peculiari di sapore. Si puliscano dunque due Lampughe eviscerandole e lavandole per condirle con sale, pepe e olio, lasciarle in queste condizioni per circa 2 ore in luogo fresco. La cottura va effettuata su una graticola oliata, senza dimenticare di ungerla e girarla con continuità. Al termine della cottura i due pesci vanno messi nel piatto e spolverati di prezzemolo tritato per essere serviti con spicchi di limone e ciuffi di prezzemolo.

Nel Lazio
Catture frequenti avvengono al largo del Golfo di Gaeta nelle acque fuori da Monte Orlando, ma anche nei flutti di Ponza; la presenza della Lampuga è più rara e più episodica verso Civitavecchia e verso Montalto.

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20 Gennaio 2017

Dentice

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Caratteristiche
Il dentice è un pesce di mare, che ha un corpo ovale, alto e compatto, la testa grossa, gli occhi piccoli, la pinna dorsale lunga, la coda possente a forma di mezza luna e le pinne pettorali strette e lunghe. Il dorso è di color grigio azzurro con numerose macchie scure e riflessi argentati lungo i fianchi. La testa è inoltre caratterizzata da due denti sporgenti da entrambe le mascelle. Come dimensioni, può superare il metro di lunghezza e i dieci kg di peso. Il dentice, che predilige le acque profonde, è comune nel Mediterraneo e pure nell'Atlantico orientale, sebbene qualche volta arrivi fino alle coste meridionali della Gran Bretagna. I buongustai apprezzano entusiasticamente le pregiate carni del dentice, che sono bianche, sode, compatte e saporite, ancorché magre e salutari.

Nomi dialettali
Dentisgiu (Sardegna), Lentici (Sicilia), Dotto (Puglia), Denticuozzo (Campania), Dental (Veneto).

Quando si trova
Si pesca tutto l’anno.

Varietà
Specie di aspetto simile sono il dentice corazziere (Dentex gibbosus), che ha i primi due raggi della dorsale molto piccoli e i restanti lunghi e filamentosi; il dentice occhione (Dentex macrophthalmus) è invece riconoscibile per i grandi occhi e per il colore del corpo rossastro e privo di macchie.

Come sceglierlo e conservarlo
Esemplari congelati, pescati nel versante atlantico dell'Africa, vengono regolarmente immessi sul mercato, ma osservando attentamente la lucentezza dei colori e dell'occhio, che non deve essere incavato, potrete fare un'ottima scelta. E’ venduto fresco e congelato, ma si trova facilmente anche conservato sott’olio.

Perché fa bene alla salute
Come tutti i pesci ha buon un valore nutritivo, è ricco di vitamine (A e B), di sali minerali (Fosforo, Calcio e Ferro: importanti per ossa, sangue e tessuti), proteine e carboidrati.

Come trattarlo
Si presta bene per essere cucinato lesso, ma anche al forno od alla griglia.

Ricetta: Dentice alla casalinga (4 persone)
Acquistate 4 tranci di dentice, di 250 g ognuno, lavateli, asciugateli e sistemateli in un piatto, indi spargetevi sopra un trito composto da 1 cipolla, qualche foglia di alloro, sale e pepe. Bagnateli con olio ed il succo di un limone e lasciateli marinare per un’ora. Nel frattempo preparate la pastella; sbattete 1 uovo con un pizzico di sale e 2 cucchiai di olio, poi diluite 100 g di farina con questo miscuglio, sbattete per eliminare i grumi ed allungate il composto con dell’acqua, per ottenere una pastella semifluida, nella quale si immergono i tranci di pesce, dopo averli sgocciolati dalla marinata. In una padella con l’olio soffriggete, per qualche minuto, una cipolla, un peperone in salamoia a dadini, 30 g di capperi e qualche cetriolino sotto aceto. Infine, dopo aver fritto i tranci si ricoprono di questo composto.

Nel Lazio
Nel Lazio è presente soprattutto nelle Isole Pontine, al largo di Terracina e Sabaudia, sulle secche del Circeo, ad Anzio, a nord tra Santa Marinella e Civitavecchia. Tutta l’area rocciosa delle Secche di Tor Paterno (solo nelle aree esterne alla riserva ove la pesca è consentita…) è una zona di caccia dei dentici.

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20 Gennaio 2017

Scarola

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Caratteristiche
La scarola è un ortaggio da foglia. Appartiene alla stessa famiglia della cicoria ed è un cespo d’insalata con foglie ampie, ondulate ed i bordi che si accartocciano verso il centro, è croccante, di colore verde e bianco ed ha un tipico sapore amarognolo. E’ originaria dell'Europa.

Quando si trova
Ci sono varietà invernali ed estive.

Varietà
Le varietà più diffuse sono: Scarola a cornetto (le foglie si ripiegano sulla costolatura a forma di cornetto, autunno-invernale); Bionda a cuore pieno (foglie di colore biondo, cespo espanso, estiva.

Come sceglierla e conservarla
E’ bene sceglierla con foglie carnose e turgide, bordi integri, privi di parti molli od annerite Se l’insalata è troppo umida, significa che non è fresca. E’ delicata, perciò si conserva in frigorifero per pochi giorni, un accorgimento per prolungare la sua freschezza è quello di avvolgerla in un panno di cotone inumidito. Dopo che si è cotta si può anche congelare.

Come trattarla
Si può consumare fresca in insalata oppure cotta per minestroni o torte rustiche.

Perché fa bene alla salute
Ha proprietà toniche, depurative e diuretiche ed è indicata per le diete dimagranti, inoltre è ricca di potassio ottimo in caso d’ipertensione. Il succo, che rimane dopo la cottura, è un toccasana per l’organismo, anche se amaro.

Nel Lazio
Zone dell’Agro Pontino e del reatino.

 

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20 Gennaio 2017

Ortofrutta 2 maggio

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20 Gennaio 2017

Ortofrutta 5 marzo

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20 Gennaio 2017

Ittico 5 marzo

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